La pandemia che stiamo affrontando sta modificando il nostro modo di vivere. Non solo gli studenti ma tutti quanti abbiamo dovuto rivedere le nostre modalità di lavorare e socializzare. Anche la pratica delle attività sportive è stata vietata per fermare o rallentare la diffusione del virus.
Il comune di Corigliano Rossano, visto il perdurare del divieto di apertura di palestre, piscine e di praticare attività ginniche e sportive in spazi chiusi contenute nell’ultimo DCPM ha deciso di porre una deroga al proprio regolamento. Ha quindi deliberato un atto di indirizzo volto ad attenuare gli impatti economici e psicologici delle misure governative di contenimento della pandemia Covid-19 rispetto alle attività sportive. Gli atti di indirizzo rientrano tra le scelte di programmazione della futura attività, che “necessitano di ulteriori atti di attuazione e di recepimento” da adottarsi da parte dei dirigenti preposti ai vari servizi, secondo le proprie competenze.
Il Comune ha, quindi, deciso di concedere alle società e alle associazioni sportive di chiedere di usufruire gratuitamente, degli impianti sportivi in gestione diretta, nonché delle aree verdi e dei parchi pubblici, per organizzare attività sportive e ludico motorie – dopo la verifica dell’idoneità e la disponibilità per tali scopi – ponendo a carico delle società sportive il rispetto delle Linee guida e degli appositi protocolli attuativi delle normative riguardo il rispetto della distanza e delle altre misure anti-contagio, nonché la pulizia e la sanificazione dei luoghi e delle attrezzature necessarie a tali attività.
Questa possibilità va considerata non come parte integrante del regolamento comunale riguardo tale attività ma solo come deroga vista l’emergenza socio-sanitaria in atto. In questo modo si vuole favorire la ripresa delle attività delle associazioni e società sportive dilettantistiche e degli enti di promozione sportiva.
“Le realtà sportive – spiega l’assessore allo Sport ed Impianti Sportivi, Giovanni Francesco Palermo– hanno risentito pesantemente della chiusura degli impianti e delle palestre imposta dall’emergenza sanitaria. Consentendo di poter usufruire dei parchi, degli impianti sportivi e delle aree verdi si vuol dare la possibilità di ripartire con le attività”.