La soluzione individuata dall’ amministrazione prevede un intervento sul sistema depurativo da 36 milioni di euro che al momento è all’attenzione di Invitalia per la progettazione definitiva
Relativamente ai disagi causati da malfunzionamenti della rete fognaria comunale, con particolare riferimento a Schiavonea, anche alla luce di una serie di sciocchezze e tesi strumentali lette sull’argomento, si sottolinea come gli interventi tanto sugli impianti di sollevamento quanto di disintasamento delle reti sono costanti e quotidiani. Nello specifico, nella giornata di venerdì si è registrato un guasto contemporaneo a due degli impianti di sollevamento sulla linea principale che conduce verso il depuratore di Boscarello, guasto che ha causato fuoriuscite in più punti. L’ufficio competente è intervenuto prontamente, nella serata dello stesso venerdì, noleggiando un impianto sostitutivo in modo da ripristinarne il funzionamento per il tempo necessario alla riparazione, facendo rientrare progressivamente il problema.
Inoltre, nell’ultimo anno, l’Amministrazione Comunale ha provveduto a sostituire e rimpiazzare numerosi impianti trovati in pessimo stato ed altri dovranno essere sostituiti nelle prossime settimane.
Si consideri che, nei primi mesi di Amministrazione su richiesta del Sindaco, l’ufficio competente ha stimato una spesa necessaria per ripristinare il minimale funzionamento degli impianti di sollevamento solo di Schiavonea in oltre 300 mila euro: una spesa che si sta affrontando progressivamente. Infine, si sta provvedendo ad una pulizia straordinaria della rete, da effettuare prima della stagione estiva, che finora, a causa dello stato di degrado in cui versano le infrastrutture primarie, è stata impossibile coi mezzi comunali e per la quale sono state contattate aziende specializzate dotate di mezzi specifici.
Queste sono le azioni quotidiane e introdotte nel breve periodo.
Chiaramente è noto come il sistema attuale di reti ed impianti della zona, anche se funzionante al 100%, non è assolutamente sufficiente a reggere il carico di lavoro necessario per una corretta gestione dei reflui urbani e presenta numerosissime lacune strutturali. La nostra rete fognaria è come un bicchiere da vino in cui si versa il contenuto di un’intera botte.
Certamente queste lacune sono frutto di molti decenni di espansione urbanistica alla quale non è corrisposto il corretto adeguamento dei servizi primari, ma anche in questo caso l’Amministrazione ha individuato la soluzione di lungo termine per superare questo problema atavico, avendo già condiviso con il Commissario Straordinario per l’Emergenza Depurazione un intervento complessivo sul sistema depurativo di 36 milioni di euro che al momento è all’attenzione di Invitalia per la progettazione definitiva. Ovviamente, trattandosi di un intervento importante, complessivo e strutturale, richiede tempi adeguati e non ci sono bacchette magiche se non nelle parole di chi ha avuto la possibilità di fare e non ha fatto nulla.
In ogni caso è utile precisare che, se è vero che la correttezza istituzionale e la continuità amministrativa impongono ad ogni Amministrazione in carica di essere sempre responsabile di tutto quanto successo anche negli anni e nei decenni trascorsi, di certo questa situazione – oltre ad essere ampiamente attenzionata dall’attuale esecutivo – non ha alcuna correlazione con l’attuale assetto istituzionale del Comune di Corigliano-Rossano. Questo argomento è sistematicamente utilizzato strumentalmente con il solo obiettivo di non individuare le vere cause dei problemi (che infatti esistono da anni) e soprattutto per evitare di individuarne le responsabilità.
Al contrario l’attuale assetto istituzionale della città, nonostante il difficile periodo che ci troviamo ad affrontare come comunità e come istituzioni, sta consentendo di aprire la strada a numerose soluzioni strutturali (compresa quella del sistema depurativo) che consentiranno di risolvere, nel corso del tempo, numerosi problemi atavici, e va quindi protetto e valorizzato.