Faro di Capo Trionto, tavolo tecnico per l’acquisizione del bene
Tra gli obiettivi ambiziosi dell’Amministrazione c’è anche quello di far rientrare nel patrimonio comunale, con l’obiettivo di recuperarli e valorizzarli, i tanti splendidi luoghi storici disseminati sul territorio di Corigliano-Rossano, tra cui il Faro di Capo Trionto
Dopo aver avviato il procedimento per l’acquisizione del Castello San Mauro, dopo aver inserito l’edificio dell’ex Carcere del quartiere San Domenico in uno dei tre progetti PINQUA che ne prevede l’acquisizione, l’Amministrazione sta procedendo velocemente anche all’acquisizione al patrimonio comunale dello splendido Faro di Capo Trionto.
Da tempo il Comune di Corigliano-Rossano sta lavorando per ottenere questo importante obiettivo: l’ultimo passo è stato quello di richiedere al segretariato regionale per la Calabria del Ministero della Cultura l’indizione di un Tavolo Tecnico Operativo, al fine di discutere dell’acquisizione del bene da parte del Comune e concordare le azioni di recupero e valorizzazione dell’intera area, con conseguente stipula dell’Accordo di Valorizzazione ex art. 112, comma 4, del D.lgs. n.42/2004. A seguito dell’istanza di acquisizione del bene in oggetto, il Ministero della Cultura ha invitato l’amministrazione a partecipare a un incontro tecnico il prossimo giovedì 30 settembre nella sede del Segretariato Regionale per la Calabria a Roccelletta di Borgia.
Al momento il Faro è parte del demanio storico-artistico, ma versa da tempo in condizioni di abbandono e degrado insieme all’intera area circostante.
I Fari ci ricordano le nostre radici, quelle di un’Italia popolo di navigatori. I fari sono stati per secoli sinonimo di luce per quanti hanno solcato i mari che abbracciano il nostro territorio. Il Faro di Capo Trionto risulta di particolare interesse per questa Amministrazione, sia per il significativo valore storico, culturale, paesaggistico ed ambientale che rappresenta per la comunità, che per la rilevanza strategica dello stesso ai fini della valorizzazione e dello sviluppo del territorio e dell’economia della città.
La prospettiva è quella di recuperare l’intera area e restituirla alla comunità sotto forma di parco ambientale e marino, con attività di studio connesse anche alla presenza della preziosa Posidonia sul nostro fondale.