Ss 106: Quando non si hanno argomenti, non restano che gli insulti
L’onorevole Straface si confronti col territorio che l’ha eletta, non con l’Anas
Probabilmente in altri tempi i toni aggressivi dell’on. Straface, che affiorano palesemente nell’ultima nota sulla Statale 106, avrebbero avuto l’effetto di intimorire i propri avversari politici, ma in questo caso non fanno altro che certificare la totale assenza di argomenti da parte di chi, piuttosto che rappresentare il territorio, ormai si accredita come portavoce di qualche funzionario Anas.
Ovviamente, come di consueto, sorvolo sui soliti insulti di basso profilo che caratterizzano la comunicazione del nostro consigliere regionale e sulle ormai consuete autocelebrazioni da campagna elettorale, invitando nuovamente il neo-onorevole ad evitare di fondare le proprie posizioni politiche sulla base di interviste televisive e dichiarazioni di Anas ed andando a verificare ciò che è oggettivo e documentale, cioè l’esatto contrario di ciò che sostiene a partire dal finanziamento e della stima dei costi.
Inoltre, la invito a studiare la posizione dell’Amministrazione di Corigliano-Rossano a proposito dell’ottavo megalotto, sulla quale continua a fare confusione – a questo punto volontaria – cercando di giustificare le palesi lacune riguardo la bozza di tracciato proposta da Anas, con la presunta insostenibilità del tracciato proposto dalle precedenti Amministrazioni Comunali, per altro dimostrando totale mancanza di rispetto per i Consigli Comunali dell’epoca.
Partendo, dunque, dall’oggettiva mancanza di argomenti sul tema da parte del Consigliere Regionale, sono come sempre disponibile al confronto finalizzato al raggiungimento di una linea comune per il bene della città.
Ovviamente non posso sottolineare come, dal punto di vista politico, le posizioni dell’on. Straface siano totalmente opposte alle mie ed indifendibili. Il tracciato dell’ottavo megalotto può essere rivisto, ma per favorire l’intercettazione di parte del traffico locale e nel rispetto degli assetti urbanistici della città, non per la presunta insostenibilità del vecchio progetto che, in realtà, rappresenta soltanto l’ennesima resa incondizionata di una classe politica, di cui la Straface era ed è rappresentante, rispetto alla logica dei costi-benefici e dei “diritti scambiati per piaceri” con cui, nel corso dei decenni, i Governi hanno drenato miliardi di euro al nord sottraendoli al sud del paese.
Così come non ho alcuna pretesa di convincere dell’importanza di una visione d’insieme dell’intero territorio Ionico – inquadrando il tracciato Sibari-Coserie come segmento di una quattro corsie che conduce a Crotone e non come capolinea di un percorso monco – chi non riesce, neanche da consigliere regionale, ad andare oltre il proprio recinto.
IL SINDACO
FLAVIO STASI