Ordinanze di quarantena attive
ed in linea con i provvedimenti ASP
In fase di emergenza necessario dare solo informazioni certe
Rispetto a notizie di stampa relative al presunto blackout del sistema relativo alle quarantene, riteniamo doveroso smentire categoricamente tale notizia, dal momento che il sistema di emissione delle ordinanze di quarantena della Protezione Civile è attivo ed a pieno regime.
Dal 1° gennaio ad oggi sono state svariate centinaia le ordinanze emesse ed altrettante quelle notificate, a mezzo pec oppure, prevalentemente purtroppo, mediante messi notificatori.
Ovviamente siamo in una fase critica, nella quale certamente si possono accumulare ritardi nella catena complessiva che porta alle quarantene, in primis in attesa degli esiti dei tamponi molecolari da parte degli Uffici Competenti dell’azienda Sanitaria, che viaggiano purtroppo in tutta la Regione anche con una settimana di ritardo, così come nelle giornate critiche tanto il Dipartimento Prevenzione quanto lo stesso settore della Protezione Civile Comunale fanno fatica ad emettere i provvedimenti conseguenti e notificare tutte le ordinanze predisposte.
Scaricare tutti i ritardi – che pur esistono – sull’ultimo anello di questa complessa catena, ovvero sulla Protezione Civile comunale, significa distorcere la realtà e mortificare il lavoro di chi, da due anni, svolge un servizio costante e non si è mai fermato, nemmeno in pieno lock-down.
Purtroppo, tali difficoltà fanno parte di una fase tanto concitata, nella quale purtroppo la diffusione del virus ha raggiunto numeri inediti dall’inizio della pandemia ad oggi, fortunatamente con un tasso di acuti molto inferiore. A maggior ragione in una fase tanto critica è necessario fornire solo notizie esatte e chiare, affinché si eviti di generare confusione o addirittura di fornire giustificazioni a comportamenti irresponsabili che non possono essere contemplati.
Si ricorda, per altro, che la Protezione Civile comunale riesce a notificare ordinanze di quarantena e soprattutto ordinanze di revoca grazie ad una coraggiosa ordinanza sindacale emanata nel corso della terza ondata, proprio per agevolare il lavoro degli uffici e limitare i disagi per i cittadini, mentre in altre regioni sono proprio gli enti regionali o addirittura direttamente le Aziende Sanitarie a comunicare esiti dei tamponi e quarantene, con tempi istantanei, mediante sistema digitale.
Anche in questo caso i comuni, con mille difficoltà, sopperiscono a tali evidenti arretratezze, avendo trasformato però gli uffici di Protezione Civile (che continuano comunque ad avere le medesime importanti competenze e responsabilità del passato), così come il servizio notifiche, in uffici di gestione delle quarantene e revoche. Non è quindi minimamente accettabile, e merita smentita netta, attribuire ai comuni, ovvero alle Protezioni civili comunali, maggiori e diverse responsabilità.