Psa, dopo le commissioni il piano sarà portato in consiglio
Nessuna diffida all’Ente dalla Regione
Si è riunita ieri, nella sala consiglio di piazza Santi Anargiri, la commissione urbanistica, convocata per discutere del Psa, il Piano Strutturale Associato. La commissione, presieduta dal presidente Salvatore Tavernise, si è tenuta alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Tatiana Novello e dell’architetto Sandra Vecchietti, collegata da remoto, redattrice parte urbanistica del Psa, dei tecnici del comune e dei consiglieri comunali facenti parte della commissione.
«Noi abbiamo l’onere ma soprattutto l’onere – ha sottolineato in maniera determinata il presidente Tavernise – di concludere il lungo iter di questo PSA, sia per adempiere agli obblighi di legge, visto che la legge regionale 19/2002 impone ai comuni calabresi di adottare il PSA piuttosto che il PSC, sia per un dovere istituzionale nei confronti della collettività alla quale va fornito un piano strutturale urbanistica recente ed adeguato alle necessità, in modo di essere sempre aggiornati e non indietro rispetto ad altre realtà virtuose. Ricordiamo poi che l’amministrazione comunale in carica ha ereditato questo PSA dalle precedenti amministrazioni».
Dopo l’incontro di ieri sono a calendario, già dalla prossima settima, una serie di altri incontri, da tenersi in commissione – ha affermato l’assessore all’Assetto Urbano, Tatiana Novello – Il primo con il geologo Beniamino Tenuta, che ha redatto il piano dal punto di vista del territorio, anche in questa occasione sarà possibile fare domande ed ottenere chiarimenti dal dottor Tenuta riguardo lo stato geologico del territorio dopo l’alluvione del 2015, sul grado di erosione costiera o altre situazioni contingenti con un aggiornamento delle cartografie del Pai (Piano Assetto Idrogeologico)
L’architetto Vecchietti ha assicurato la sua presenza anche nel prossimo incontro in modo da avere una visione più completa del PSA. Urbanistica e geologia lavorano sinergicamente per ottenere il migliore risultato per la collettività.
«Allo stesso tempo è stato chiesto ai tecnici di completare il già intrapreso allineamento degli indici degli strumenti urbanistici esistenti alle definizioni uniche nazionali recepite dall’ente – ha dichiarato l’assessore all’Assetto Urbano, Tatiana Novello – Conclusi i lavori in commissione il piano sarà portato in consiglio. Si tratta di un processo che mira alla riqualificazione dei centri storici e non a nuove edificazioni nelle zone centrali del Comune, e ad una programmazione urbanistica che tenga in forte considerazione la perequazione per impedire una cementificazione indiscriminata e lesiva del paesaggio e degli interessi della comunità».
Necessario poi chiarire che il Comune di Corigliano-Rossano non ha ricevuto alcuna diffida dalla Regione in merito alla formazione ed approvazione del Piano Strutturale in forma Associata (PSA) ma una richiesta di verifica sullo stato dell’arte e un sollecito alla prosecuzione dell’iter
«La città ha bisogno di un nuovo strumento urbanistico, moderno, sostenibile – ha affermato il sindaco Flavio Stasi – Le amministrazioni della Sibaritide hanno due strade. La prima: ritirare tutti il PSA ed approvare ognuno un proprio PSC, Piano Strutturale Comunale. Significherebbe però aver gettato tempo e soldi. Abbiamo già deciso la seconda strada: adozione del PSA con delle osservazioni (integrazione della nuova città, maggiore ricettività turistica, miglioramento delle contrade ecc..) oltre ad ulteriori osservazioni che possono provenire dai lavori consiliari, per poi adottare immediatamente gli strumenti attuativi moderni che traducano in termini di pianificazione la visione di città sostenibile che abbiamo. Percorso già annunciato mesi fa, scelto dall’Amministrazione per chiudere una vicenda (un’altra) che dura da 16 anni, commissione urbanistica già convocata la settimana scorsa, tenutasi ieri»