La consigliera Staface disconosce anche l’Abc dei percorsi amministrativi sui rifiuti
Si impegni a far risolvere i problemi regionali non a fare ricostruzioni farlocche
Quando una espressione istituzionale si esprime su un argomento di interesse pubblico, per mutuare le sue parole, avrebbe il dovere morale e l’obbligo di sapere almeno di cosa parla.
Partiamo dal presupposto che se la Calabria, la Provincia di Cosenza e la Sibaritide sono in emergenza rifiuti una volta ogni due mesi, la responsabilità quasi esclusiva è della Regione Calabria e della sua atavica, storica e palese incapacità di realizzare impiantistica adeguata, un ambito che è stato di esclusiva competenza dell’ente Regione per decenni e che è stata rifilata agli ATO – senza dargli nemmeno la personalità giuridica – per alcuni anni.
A partire da questa totale incapacità, ad ingegnarsi per risolvere i problemi consequenziali restano quasi sempre solitariamente i sindaci, a cui i cittadini si rivolgono anche se questi non hanno nessun potere se non per il servizio di raccolta. Per sopperire a queste situazioni ed alle emergenze trimestrali, ho già emanato più ordinanze d’emergenza assumendomi la responsabilità di utilizzare impianti e centri di stoccaggio, risparmiando ulteriori gravi disagi ai cittadini: senza queste ordinanze la situazione sarebbe stata decisamente peggiore.
Questo per quanto riguarda le problematiche relative agli impianti, ma in questi anni ho registrato anche criticità di tipo amministrativo, in parte insuperabili a causa della pessima legge 14 (emanata da una giunta regionale dello stesso colore di quella attuale), in parte causate dalle difficoltà dell’ufficio finanziario del comune capoluogo. Per questa ragione, ancora una volta mi sono ingegnato e mi sono assunto una responsabilità, l’ennesima: quella di realizzare un Centro di costo nel nostro comune, gestendo direttamente i pagamenti per l’Aro Sibaritide. Si tratta quindi di una iniziativa esclusivamente dell’Amministrazione Comunale, una grande assunzione di responsabilità ed inedita nel panorama regionale, proposta all’ATO a maggio, ma che secondo le ormai consuete ricostruzioni farlocche della consigliera regionale Straface, invece, diventa una iniziativa del commissario regionale della settimana scorsa: è proprio il caso di dire “fantasia al potere”.
Non solo: passata una settimana dalla nota con la quale il commissario Gualtieri ha accettato la proposta dell’Amministrazione Comunale, che per altro dona al nostro ente responsabilità ma anche una nuova centralità, ci si stupisce del fatto che questa misura non abbia ancora risolto d’incanto i problemi amministrativi del sistema rifiuti, dimostrando – di fatto – di disconoscere anche l’ABC dei processi amministrativi.
Innanzitutto le aziende, sempre a causa della legge disastrosa le cui responsabilità politiche sono anche in capo alla Straface, hanno crediti nei confronti degli ATO accumulati da anni, mentre è elementare che il Centro di Costo potrà interessare soltanto il presente ed il futuro dei flussi finanziari; secondariamente la realizzazione del centro di costo implica non solo l’implementazione di un ufficio dedicato, ma anche e soprattutto l’attivazione di un percorso bancario dedicato esclusivamente all’ATO ed un formale passaggio di consegne della documentazione inerente a contratti e pagamenti, che ancora non è avvenuta anche visto lo sproporzionato carico di lavoro sulle spalle dell’ufficio tecnico dell’ATO, ovvero dell’unico tecnico che sta avendo il coraggio di svolgere questo ruolo.
Prendendo atto della ennesima cantonata dell’onorevole Straface, la invito pubblicamente a fare il proprio dovere istituzionale che non è quello di scrivere note demagogiche a casaccio magari attribuendo alla sua giunta regionale meriti esclusivi dell’Amministrazione Comunale, ma sarebbe quello di sensibilizzare l’Istituzione Regionale a fare il proprio, partendo magari dalle procedure di gestione e realizzazione degli impianti, dal sostegno ai comuni ed ai cittadini per i tanti extra-costi causati da questa emergenza (non causata né dai comuni né dai cittadini) oppure dall’accelerare l’attuazione del riordino del sistema rifiuti regionale, una attuazione sulla quale si sta volutamente giocando per lasciare il cerino della stagione estiva in mano ai sindaci per poi fare gli splendidi ad ottobre.
Capiamo che la risoluzione dei problemi sia diversa dallo scrivere comunicati stampa, ma la funzione di un consigliere regionale sarebbe la prima, non la seconda.
IL SINDACO
FLAVIO STASI