Il presidente del consiglio replica alla minoranza “comunicativa” apertis verbis, a difesa della figura istituzionale che rappresenta ed esige rispetto
Spiace dover leggere dai giornali comunicati poco felici che tratteggiano una figura mai lontanamente appartenuta alla cultura ed alla storia politica di chi scrive. La tolleranza democratica porta a capire anche posizioni estreme ma non a giustificarle se non fondate su elementi oggettivi sui quali si dichiara la disponibilità al confronto, a condizione che siano momenti di crescita per tutti. Si bandiscano toni clamorosi dei quali la gente è stanca, per dare soluzioni il più possibile condivise nell’interesse di Corigliano-Rossano.
Nel corso dell’ultima assise si è consumata una brutta pagina.
Dopo aver trattato i primissimi punti all’odg e nel corso di una votazione di una variazione di giunta avente ad oggetto anche tanti finanziamenti necessari al miglioramento della Citta, circola un comunicato di una parte della minoranza che altro non può che determinare un punto di non ritorno con accuse rivolte al Presidente, la cui condotta è sempre stata rispettosa delle parti e del Regolamento del consiglio comunale.
Doveroso ricostruire i fatti con trasparenza partendo dall’ultima conferenza dei capigruppo dove si accoglie l’istanza del consigliere Madeo, fresco capogruppo del gruppo Azione, con grande senso del rispetto.
Continuo a registrare solo atteggiamenti offensivi e non rispettosi dei ruoli e delle persone. Chi dovrebbe dare il buon esempio, perché le istituzioni le rappresenta, sta facendo scendere in modo irresponsabile il livello del dibattito politico, purtroppo, però, sempre con più livore
Sin dalle prime riunioni dell’assise da me presieduta ho notato, con dispiacere, che alcuni esponenti della minoranza invece di opporsi costruttivamente e coadiuvare l’azione di governo del nostro paese, preferiscono dedicarsi agli attacchi personali e gratuiti
soprattutto verso la mia persona e verso il ruolo che rivesto, accusandomi di falsi atteggiamenti di ostruzionismo “anestetizzante”.
Ostruzionismo è chiedere di celebrare un consiglio in una data scelta da alcuni e poi non presenziare, ostruzionismo è presentare istanze al consiglio per favorire il dibattito in consiglio e poi non presentarsi senza giustificazione formale.
Ho sempre cercato di garantire le istanze legittime delle opposizioni in quanto ritengo importante il loro ruolo di pungolo e di stimolo, ma soprattutto perché ritengo la dialettica politica il sale della democrazia, ed i cittadini hanno potuto vedere essi stessi, come vengano tollerate le illazioni continue al mio indirizzo da qualcuno e le continue interruzioni nonostante le reiterate richieste di tenere un comportamento consono al ruolo, quel ruolo che gli stessi cittadini ci hanno affidato, continuava invece a perpetrare gravi atteggiamenti verso l’intero consiglio comunale che rappresento.
Sempre pronta ed aperta al dialogo sia istituzionale che personale, suggerisco sommessamente a qualche esponente della minoranza di fare pace con un dato oggettivo, che sono il presidente del consiglio comunale e mi auguro che l’opposizione cambi passo perché Corigliano-Rossano merita esempi migliori.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
MARINELLA GRILLO