QUANDO L’AUTOLESIONISMO POLITICO DIVENTA CAPOLAVORO

 

Stasi: «Ecco chi ha creato 600mila euro di debiti e perché»

Lo ammetto: speravo che qualcuno del centrodestra cittadino scrivesse qualcosa sulle parcelle dell’avvocato Spataro per mettermi nelle condizioni di informare ancora meglio la nostra città rispetto a che tipo di amministratori abbiamo avuto, che sono gli stessi che vorrebbero candidarsi tra un anno.

Questa condizione, purtroppo, questa condizione non migliorerà la tragicità e la gravità di quanto è accaduto in questi anni, ma aiuterà la gente a giudicare.

Dal 1997 al 2006, senza attingere ad alcuna lista e senza alcuna procedura, quindi in barba a qualsiasi canone minimo di trasparenza, l’ex Comune di Rossano conferiva al legale quasi 80 incarichi legali. Se andate a guardare quegli anni, in pratica si tratta dell’avvocato di fiducia del centrodestra cittadino, a cui si conferiscono incarichi ripetutamente e fino a determinare un compenso faraonico. 

Per quei governi cittadini, tuttavia, impegnarsi per spese faraoniche non era affatto un problema, perché non pagavano nemmeno le bollette, ed infatti non hanno pagato nemmeno l’avvocato Spataro, mollando alle future generazioni il costo delle proprie scelte.
Una condotta per la quale credo non sia stato ancora coniato un aggettivo e che, guarda caso, fa capo esattamente a tutta la struttura politico-parentale che, con grande ingenuità, solleva la questione, tra ex sindaci ed ex assessori.

Un caso accademico, un capolavoro di autolesionismo politico.

A dire il vero nemmeno le amministrazioni successive, nonostante le legittime richieste del legale, risolvono la questione, fino ad arrivare al 2018: qui casca l’asino, anzi, gli asini. Per quale ragione proprio l’amministrazione Stasi paga il debito delle vecchie amministrazioni? C’è qualcosa sotto?

In realtà, sinceramente, fare in modo che il comune paghi i propri debiti non è una vergogna, è un vanto.
Questo dell’avvocato Spataro è quasi una inezia se pensiamo ai 10 milioni di euro di debiti fuori bilancio riconosciuti dalla nostra amministrazione –  molto simili a questo – e ad altri 15 milioni di euro rateizzati per le tariffe rifiuti; ad altre decine di milioni rateizzati per canoni idrici, bollette, spese ordinarie.

Ma pur volendo contribuire a trattare per diminuire anche questo debito, come stiamo facendo per molti altri, in realtà la nostra amministrazione ha potuto fare ben poco. L’avvocato Spataro, infatti, ad un certo punto non ha inteso più attendere tempi migliori (forse era convinto che avrebbero amministrato ancora questi soggetti e non noi) ed infatti in data 5 ottobre 2018 ottiene il decreto ingiuntivo n. 1406 per 129 mila euro; in data 11 dicembre 2018 ottiene il decreto ingiuntivo n. 1725 per 57 mila euro; in data 15 aprile 2019 ottiene il decreto ingiuntivo n. 563 per 50 mila euro; in data 24 aprile 2019 ottiene l’ultimo decreto ingiuntivo n. 600 per 405 mila euro, con un enorme ulteriore aggravio delle spese, interessi eccetera.

Noi abbiamo vinto le elezioni nel giugno 2019, quindi 22 anni dopo che questa spettacolare classe politica nazional-paesana ha iniziato a dare incarichi legali a iosa ad avvocati amici e due mesi dopo l’ultimo decreto ingiuntivo già emesso. In pratica non abbiamo potuto fare altro che – come in molti altri casi – lavorare per bloccare gli interessi e rateizzare i debiti per tutelare gli interessi della nostra comunità ed evitare che la situazione peggiori, attraverso una procedura come sempre trasparente e fruibile a tutti.

In pratica ancora una volta, l’ennesima, il circolo paesano del più grande partito della nazione non ne azzecca nemmeno mezza, se non forse un auspicio: sarebbe davvero il caso che si individuano le responsabilità erariali di questi e tantissimi altri fatti, mentre le responsabilità morali e politiche sono cristalline ed hanno nomi e cognomi che tutta la città conosce.

Io ringrazio di cuore per avermi dato ancora una volta l’occasione per far notare alla nostra comunità la profonda differenza tra noi ed altri e per ricordare quale era il livello inconsulto dell’amministrare in città: una modalità che – come spesso ricordano – ho sempre fustigato moralmente e politicamente, che continuerò a fustigare in ogni occasione, che la città ha già bocciato e continuerà a bocciare sonoramente.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

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