La colonna sonora del neorealismo italiano è stata molto importante per lo sviluppo del cinema italiano. Dall’avvento del sonoro, le industrie delle immagini e dei suoni sono state gemelle. Il cinema si potenziava attraverso la radio e i dischi, e viceversa. Le colonne sonore, i leitmotiv e le canzoni associate ai film erano parte della potenza del cinema. Ma il disco diventava anche un modo per proiettarsi nella propria testa ascoltandolo. In Italia, chi ha più di 40 anni ricorda collane come la Cinematre della RCA, oppure i dischi di case specializzate come la Cam e la Cinevox.
Autori come Carlo Rustichelli, Riz Ortolani, Ennio Morricone, Stelvio Cipriani, Manuel de Sica, Armando Trovajoli hanno rappresentato un importante momento relativo ad una concezione ed alla creazione di un suono riconoscibile come italiano.
Temi musicali che partono da una spiccata concezione della melodia, da una particolare gestione dell’armonia, dalla canzone da camera italiana e dall’opera lirica per approdare ad un modo di commentare le immagini in maniera originale e se vogliamo artigianale rispetto alle major americane.
“8mm”, dell’Orchesta Sinfonica Brutia, evento inserto nel cartellone del Coro Music Fest – domani, ore 21, Castello Ducale, ingresso con biglietto – è un concerto dedicato alla riscoperta della musica da film italiana degli anni 50 ’60 e ’70, gli anni della dolce vita romana, anni in cui il cinema e la musica insieme hanno determinato un filone tutto originale così da entrare nella storia del cinema.
Una colonna sonora che a distanza di diversi decenni, mantiene ancora inalterate le sue caratteristiche di riconoscibilità, di emozione e grande piacevolezza.
Come non ricordare la serenata di Divorzio all’Italiana, oppure anonimo veneziano di Stelvio Cipriani, per non parlare di Mondo Cane di Ortolani o ancora la colonna sonora del Giardino dei Finzi Contini senza trascurare la famosissima la luna è janca del compositore cosentino Osvaldo Minervini nel film il Lupo della Sila con Amedeo Nazzari e Vittorio Gasman (1949).
La bellezza è essere riusciti a recuperare quegli spartiti alcuni dei quali orami non più vendibili, ma frutto di un lavoro di trascrizione e di arrangiamento orchestrale di Francesco Perri su vinili e su registrazioni direttamente dai film.
Il concerto si sviluppa su diversi filoni: drammatico, ironico, romantico ma “all’italiana”.
L’organico è per pianoforte ed archi con l’incursione di un/una cantante e di un fisarmonicista.
Con l’orchestrazione e la direzione del Maestro Francesco Perri, l’Orchestra Sinfonica Brutia sarà chiamata a cimentarsi nel vasto, articolato ed affascinante repertorio delle musiche da film, territorio quest’ultimo molto congeniale a Perri per essere egli stesso autore di tante colonne sonore.
Durante il concerto al Castello Ducale di Corigliano-Rossano saranno riproposte, nella esecuzione degli archi dell’Orchestra Sinfonica Brutia, pagine memorabili della musica da film che hanno fatto la storia del cinema e che sono state scritte da autentici maestri come Ennio Morricone, Henry Mancini, Riz Ortolani, Piero Piccioni, Ryuichi Sakamoto e Armando Trovajoli.
Voce del concerto “Otto millimetri” sarà quella della cantante Francesca Maria Olia.