QUALCHE PRECISAZIONE RISPETTO AGLI INTERVENTI IN TEMA DI DISSESTO IDROGEOLOGICO

Dissesto. Stasi: «Ringrazio per avermi dato la possibilità di sottolineare l’attività amministrativa»

Tra un’urgenza e l’altra, a fronte di una delle più terribili bombe d’acqua registrate negli ultimi anni, ho avuto modo di leggere una nota illuminante su degli interventi che fanno capo al Commissario Straordinario per l’Emergenza Dissesto Idrogeologico, che sono stati delegati al Comune.

Per far capire ai cittadini di che tipo di fenomeno stiamo parlando e di che tipo di conseguenze, invece, abbiamo avuto in città, basta ricordare un fatto: nella terribile alluvione del 12 agosto 2015, nel periodo di massima intensità ed in 4 ore, ovvero tra le ore 3:30 e le 7:30, caddero 160 millimetri di acqua. Ieri, dalle 21:30 alle 23:30, cioè in due ore, sono caduti oltre 90 millimetri di acqua. In proporzione è caduto in due ore quasi il 10% delle piogge previste in un anno.

Il Comune di Corigliano-Rossano, a partire dall’insediamento dell’attuale amministrazione, ha progettato, finanziato e realizzato interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico per oltre 8 milioni di euro, dalla messa in sicurezza della Porta dell’Acqua alla nuova raccolta acque di via Roma, a Villaggio Frassa, passando dal ripristino del canalone di Vallone Sant’Antonio per il quale abbiamo risolto una vicenda trentennale dell’ex Comune di Corigliano. Interventi che, per altro, proprio l’incredibile perturbazione di ieri ha dimostrato che funzionano egregiamente: basta guardare la foto di questa mattina di Vallone Sant’Antonio per riscontrarlo.

Inoltre grazie alla convenzione tra Comune e Calabria Verde, che è stata più volte oggetto di intervento da parte mia, sia in termini di pressione istituzionale sia in termini di rivisitazione delle competenze rispetto alla gestione del bacino idrografico, e grazie ad interventi mirati di pulizia straordinaria disposti con ordinanza sindacale (l’ultima proprio pochi giorni fa) stiamo realizzando una fase di pulizia straordinaria di quasi tutti i torrenti del territorio, una pulizia attesa da decenni. Non solo. Il 20 luglio di quest’anno abbiamo annunciato, a seguito della pubblicazione del relativo decreto del Ministero dell’Interno, di aver intercettato altri 4 milioni di euro sempre in tema di dissesto idrogeologico, ed in particolare per il consolidamento dei quartieri Santa Chiara e Pigna. Ed ancora, a seguito della frana del San Marco dopo gli eventi atmosferici del novembre 2020, abbiamo progettato e finanziato per circa 800 mila euro anche il consolidamento ed il ripristino di questo luogo simbolo della città. Mi fermo, l’elenco è ancora lungo.

Non solo. Abbiamo recentemente approvato progetti per circa 3 milioni di euro per ulteriori interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e siamo tra i pochi comuni del Mezzogiorno ad aver avviato uno studio complessivo del territorio per la verifica delle aree di rischio e l’attivazione di interventi di prevenzione.

Tutto questo senza poteri commissariali.

In questo ambito, se c’è un ente che in Calabria dovrebbe guardare più in casa propria che in quella d’altri è il Commissario per l’Emergenza Idrogeologica dal momento che, su un totale di fondi gestiti di 478 milioni di euro, questo ufficio – ripeto, con poteri commissariali – è riuscito a concludere il 2% dei progetti e liquidare lo 0%. Tra questi, lo ricordo sempre a me stesso, anche 8 milioni per la vera bomba idrogeologica della Sibaritide: l’argine destro del Crati. Fondi FSC 2014-2020, inizio previsto dei lavori il primo novembre 2019, fine previsto dei lavori il 30 giugno 2020, mentre lo stato dell’intervento al 23 novembre 2023 è che non abbiamo nemmeno la progettazione. Ad oggi, negli ultimi 4 anni, l’unico intervento che è stato effettuato sul Crati è quello realizzato come Protezione Civile del Comune, con il quale abbiamo consolidato e rafforzato l’argine con massi e materiale e grazie al quale abbiamo reso più sicure le case dei nostri concittadini di Thurio, Ministalla e zone limitrofe.

Non biasimo nessuno, posso immaginare le difficoltà che si possono incontrare con poteri commissariali perché conosco le difficoltà di un sindaco senza poteri commissariali, ma sarebbe il caso di impegnarsi nel migliorare le condizioni di chi non produce e non di tentare, molto maldestramente, di ostacolare il lavoro di chi produce.

Il Comune di Corigliano-Rossano è stato delegato per 3 di questi progetti, e dopo un duro lavoro per risolvere questioni tecniche ed amministrative ereditate (come purtroppo in tantissimi casi), anche in questo caso – senza poteri commissariali – abbiamo sbloccato le procedure. In data 19 gennaio 2023 è stato aggiudicato l’appalto per la progettazione definitiva ed esecutiva, coordinamento della sicurezza, direzione lavori ecc. per l’intervento di Santa Croce; in data 25 maggio 2023 sono stati affidati già i lavori per l’intervento che riguarda il Fosso Cannata; per l’intervento su Acqua del Fico, nel 2022 la giunta ha approvato il progetto definitivo ed in data 25 settembre 2023 è partita la gara per l’affidamento dei lavori.

Questi fondi, dunque, si aggiungeranno a quelli che stiamo riuscendo a mettere a terra come Amministrazione, non “grazie” ma “nonostante” le altre istituzioni. Ringrazio chi ha voluto sottolineare questi dati dandomi l’occasione di esplicitare ancora una volta l’attività virtuosa dell’Amministrazione e mi permetto un suggerimento: piuttosto di scrivere comunicati stampa, se facessi parte della maggioranza regionale mi impegnerei a costruire un tavolo tra Comune, Commissario e Giunta Regionale per coordinare ed accelerare tutti le procedure in campo ed integrarli con il fabbisogno della città individuato grazie agli studi dell’Amministrazione. Sicuramente sarebbe più proficuo per la comunità.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

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