Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale è stata votata la delibera di uscita dallo stato di liquidazione della Meris. La delibera è stata presentata dal vicesindaco con delega al Bilancio, Maria Salimbeni, e dal commissario liquidatore della società, il dott. Tonino Fusaro. La Meris è in origine una società consortile a responsabilità limitata che, alla data odierna, si configura, a seguito di un susseguirsi di vicende societarie che l’hanno portata in uno stato di liquidazione nel 2012, come società in house, controllata per intero dalla Città di Corigliano-Rossano. Attraverso un piano di rilancio, che si sviluppa in cinque step, si è raggiunta l’uscita dallo stato di liquidazione, e così il suo ritorno in bonis.
I “pilastri” del piano di rientro sono in primis la fidelizzazione degli operatori, obiettivo di loyalty secondo i canoni del marketing, propedeutico ai successivi, in modo da imprimere nella percezione della comunità della marineria l’importanza della società, con una strategia che porta ad una certificazione del marchio Meris. Successivamente sono necessari un piano marketing e un’operazione di trasparenza della società. L’obiettivo viene perseguito attraverso campagne cicliche visibili, che sponsorizzano i servizi resi dal mercato e i prodotti per trasparenza, garanzia e certificazione dei prodotti stessi commercializzati. Il marketing mediatico risulta supportato da strumenti telematici e gestionali che mirano al consolidamento della domanda. Non va dimenticato, infatti, che l’asta è stata oggi automatizzata attraverso un software di ultima generazione ed è stato introdotto anche un impianto fotovoltaico capace di generare 20 kilowatt, cose che portano ad altri punti fondamentali del rilancio della Meris, cioè l’ottimizzazione energetica, la riqualificazione del personale, fattori importanti per raggiungere l’efficientamento del break-even point. Punto importante è, poi, una convenzione con l’Unical ed il suon Dipartimento di Biologia Marina in modo da implementare il sempre più centrale ruolo della ricerca scientifica nel settore. Tutto questo porta ad una nuova governance per la Meris, quell’insieme di principi e regole che la renderanno soggetto attivo e non più passivo e attrattore di passività, ma, anzi, di investimenti e capacità di intercettare fondi europei.
«Questo è un giorno importante, siamo orgogliosi di poter chiudere una epoca che in 12 anni non ha dato alle istituzioni pubbliche la piena libertà di poter intervenire all’interno di un tessuto produttivo, in un ambito sensibile, di poter affermare con pienezza, anche, le funzioni istituzionali più importanti – ha commentato il sindaco Flavio Stasi – Al nostro insediamento la Meris era una società in enorme difficoltà, in stato di liquidazione, senza una guida forte, senza investimenti e con il Comune di Corigliano-Rossano, che pagava un mutuo su una struttura la cui sede non era e continua a non essere, a mio avviso, per grandissimi svarioni della pubblica amministrazione, di proprietà della comunità, della città e del comune. Questo è lo stato iniziale che abbiamo trovato quando ci siamo insediati, una situazione che oggi chiudiamo attraverso questo atto che inizia a traghettare la Meris fuori dallo stato di liquidazione.
«Un enorme passo in avanti che aprirà a nuovi scenari per la marineria e per tutto il segmento produttivo che ruota intorno alla pesca, ma anche un atto che consentirà alle istituzioni di poter esercitare con maggiore chiarezza ed autorevolezza la funzione di affermazione della legalità ed argine alla criminalità organizzata – continua il Primo Cittadino – Da questo consiglio comunale abbiamo dato un segnale importante, forte, sia sotto il profilo istituzionale, economico, produttivo, ma anche sotto il profilo della legalità e della trasparenza».
«Ringrazio i commissari che si sono succeduti e che hanno consentito che questo percorso arrivasse a questo atto formale e ringrazio il dottor Fusaro che ha condotto la società partecipata in questa fase finale – conclude Stasi – Era questo l’obiettivo che ci eravamo dati come amministrazione e si tratta di un altro obiettivo raggiunto».