Nodo AV di Tarsia, bretella di Sibari e linea per il Sant’Anna: «Queste sfide non possono più attendere»

La fase elettorale conclusa da alcune settimane non ha modificato quelle che erano e devono continuare ad essere le battaglie prioritarie sulle infrastrutture ed i trasporti.

Continuo a trovare assurdo che l’intera rappresentanza territoriale, provinciale e regionale non dica una parola sulla assurda messa in discussione della tratta Alta Velocità Praia – Tarsia, l’unica possibilità di infrastrutturare una regione ancora con livelli di servizio da dopo guerra.

L’ho detto e lo ripeto: rinunciare al nodo di Tarsia significa rinunciare alla Alta Velocità in Calabria perché quello di Tarsia è l’unico tracciato in grado di rendere fruibile il servizio ferroviario per circa 600 mila persone, cioè per un terzo della popolazione calabrese. Senza questa utenza, facendo una rabberciata alla linea tirrenica, non solo non si realizzerà una linea di Alta Velocità, ma la mancata domanda non garantirà mai la sostenibilità dei servizi, mentre i cittadini della Sibaritide e della Valle del Crati continueranno a preferire (giustamente) la gomma, a scapito di tutta la Calabria, compresa quella meridionale.

Serve visione, rilanciare l’economia del territorio significa prima di tutto infrastrutturare più aree e più potenziali economie possibili, per renderle attrattive, non aspettare e discutere per mesi di un “gentile” ed ultra-sporadico investimento, che comunque deve essere correttamente valutato, ma all’interno di una visione strategica che mi sembra non ci sia, a partire proprio dalle infrastrutture.

In questa ottica è ormai improrogabile realizzare la bretella di Sibari e collegare i centri di Corigliano-Rossano e Crotone agli attuali vettori che muovono verso l’Italia centrale e settentrionale. Ma davvero ancora oggi stiamo discutendo di una cosa del genere?

Cosi come trovo prioritario, alla luce dell’attuale assetto aeroportuale della Calabria, realizzare un servizio veloce che colleghi la Sibaritide allo scalo più vicino, ovvero il Sant’Anna. Discutere di un aeroporto della provincia di Cosenza, o magari della Sibaritide e del Metapontino?

In prospettiva si può, ma attualmente ciò che è necessario e rendere Crotone meno distante di Bari, perché sembrerà assurdo, ma una parte della popolazione non prende l’aereo nemmeno a Lamezia, ma arriva fino al capoluogo pugliese.

Davvero la discussione sulla fruibilità della Stazione di Isola Capo Rizzuto, come quello sulla bretella di Sibari, trovo sia fuori dal tempo e dallo spazio: altrove hanno realizzato stazioni passeggeri nel nulla cosmico per ottemperare ad una funzione molto meno importante ed impattante del collegamento di centinaia di migliaia di persone allo scalo aeroportuale più vicino. E tutta questa discussione risulta ancor più stucchevole alla luce della possibilità di realizzare il Ponte sullo Stretto.

Credo che questi, a partire dal nodo di Tarsia, debbano essere i temi principali di tutte le rappresentanze territoriali da portare ai tavoli dei governi regionali e nazionali, e credo che il neo-assessore regionale ai Trasporti, Gianluca Gallo, abbia in questo frangente un ruolo cruciale. Per questo non ho alcun problema ad esprimergli pubblicamente la massima disponibilità alla collaborazione per quelli che sono, a mio avviso, degli obiettivi che non devono e non possono risentire di posizionamenti di schieramento, perché riguardano il futuro ed il presente della nostra regione.

Bisogna avere però la chiarezza che contraddistingue la buona politica, cioè bisogna dire chiaramente, da sinistra, centro e destra, che posizione abbiamo su questi temi, a partire ovviamente da quello più importanti di tutti: l’Alta Velocità Praia – Tarsia.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

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