La Provincia della Sibaritide è il segno di una grande Calabria

Aver letto l’intervento del vicecapogruppo di FDI alla Camera, ovviamente e prevedibilmente contrario all’istituzione della Provincia della Sibaritide, mi ha definitivamente convinto della giustezza ed urgenza di questa battaglia. 
Quella stessa delegazione parlamentare di centrodestra che non ha proferito neanche una sillaba sulla scandalosa abolizione della Praia-Tarsia, per fare un esempio – che di fatto esclude dalla Alta Velocità la Calabria – reagisce immediatamente all’ipotesi che al territorio della Sibaritide venga riconosciuta l’autonomia territoriale che merita e, evidentemente, preoccupa i centri di potere. 
A qualche senatore smemorato, che parla di campanili arroccato sotto una campana, ricordo che nell’ambito della istituzione delle nuove provincie fu lasciata incredibilmente integra la provincia più estesa e meno gestibile, ovvero quella di Cosenza, anche per responsabilità delle rappresentanze comunali (di centrodestra). Attraverso la istituzione di una nuova provincia, con al centro una città di 80 mila abitanti, non si smembra o si indebolisce un territorio, ma al contrario si rafforza l’intera regione attraverso un equilibrio di poteri e servizi che consente maggiore competitività generale.
Sono assolutamente d’accordo sulla giustezza della battaglia relativa alla rivisitazione della Legge Del Rio sulla elezione diretta delle provincie, che al momento però proprio il Governo capeggiato da FDI non ha avuto il coraggio di rivedere, e non si dica che sia un Governo che non intraprende iniziative a colpi di maggioranza vista l’imbarazzante approvazione della legge sulla cosiddetta autonomia differenziata. 
Al contrario penso che proprio dentro la rivisitazione della Legge Del Rio debba inserirsi un ragionamento sulla strutturazione istituzionale dei territori e la presa d’atto di un errore storico, quello della mancata istituzione della Provincia della Sibaritide, e della nascita della città di Corigliano-Rossano. 
Capisco che il riconoscimento dell’autonomia ad un territorio che non ha mai avuto il coraggio di alzare la testa non fosse all’ordine del giorno di certi apparati di potere, ma credo sia sano, al di là di ogni schieramento, lavorare per il bene dei calabresi tutti, per la “grande Cosenza”, la “grande Corigliano-Rossano” e la grande Calabria, mettendo da parte la piccolissima Calabria dei campanilicchi e degli incalliti e logori centri di potere.
IL SINDACO 
FLAVIO STASI 
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