Se il problema fossero i soldi pubblici al Comune bisognerebbe fare una statua. 

Stasi: Sempre disponibile alla mediazione, gli immobili sono altri. 
Apprezzo molto la volontà del numero due di FDI alla Camera di porsi da mediatore sulle questioni, ma temo sbagli interlocutori. Sulla vicenda Baker Hughes, per esempio, il Comune ha chiesto confronti risolutivi almeno una decina di volte, senza ottenere alcun riscontro o peggio. 
Si faccia dire il parlamentare, per esempio, quali sono state le autorevolissime risposte giunte il 17 settembre, ben prima che l’azienda rinunciasse, ad una serena richiesta di incontro per affrontare la questione. Ad essere in campagna elettorale temo siano altri, seppur con scarsi risultati. 
Nel merito sono sempre più turbato dall’ipotesi che la normale procedura, che il Comune ha chiesto ingenuamente fin da febbraio, davvero non sia stata fatta per dare all’impresa i fondi della vecchia ZES, perché significherebbe aver “sbagliato” volontariamente per garantire soldi pubblici senza che ce ne fossero i requisiti. E se questa è la base del progetto di sviluppo immaginato da altre istituzioni, non oso immaginare il resto. 
Questa ipotesi spiegherebbe certamente molte cose ma sarebbe davvero inqualificabile ed in questo caso le istituzioni comunali dovrebbero essere incensate da chiunque abbia un minimo di senso istituzionale di qualsivoglia colore politico. Certo è che il Comune è stato l’unico ente ad aver cercato incessantemente soluzioni e confronti per garantire l’investimento in un complessivo sviluppo del Porto, oltre che nel rispetto delle regole, mentre altri enti erano evidentemente impegnati a fare comizi o concepire procedure inedite. 
Ad ogni modo c’è una maniera per smentire definitivamente questa indecente ipotesi: si convochi al più presto ciò che manca, cioè una banale conferenza dei servizi.
Nel confermare la mia disponibilità e quella dell’intera Amministrazione Comunale a qualsivoglia interlocuzione finalizzata al recupero degli investimenti ed allo sviluppo del Porto e ringraziando il vicecapogruppo FDI alla Camera per la disponibilità, lo invito a riflettere ed agire sulle implicazioni della Zes Univa del Mezzogiorno, che per la Calabria si è già rilevata un’altra, ennesima, fregatura.
IL SINDACO 
FLAVIO STASI 
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