Stasi: «Rispetto al Ponte, il nodo di Tarsia è un luna park»
Ho letto con piacere le parole dell’assessore regionale Caracciolo, che finalmente esprime una posizione sulla questione dell’Alta Velocità in Calabria, evitando però di affrontare l’argomento vero: le risorse PNRR. Quelle sono sparite e come, e come sostengo da tempo, questa è una diretta conseguenza del cambio di tracciato. Una scelta folle operata da RFI con la complicità di una rappresentanza politica che evidentemente né ha una visione del territorio, né ha idea di come funzionino certi fondi, convinti che il problema fossero 5, 10 o 20 minuti in più o in meno.
L’esistenza di uno studio già realizzato, costato 35 milioni, con tutti i percorsi semplificati previsti dalla normativa, garantiva il rispetto delle tempistiche quindi l’accesso alle risorse PNRR, mentre era palese che ricominciare daccapo avrebbe imposto di rinunciarci. Sarò complottista, ma non escluderei che il cambio di tracciato sia stato deciso anche per sottrarre l’Alta Velocità calabrese dal PNRR.
Ragioni tecniche? Non fateci ridere: il tracciato interno dell’Alta Velocità rispetto alla complessità tecnica del Ponte è un luna park. La si smetta di insultare l’intelligenza dei calabresi con queste assurdità.
Ma continuo a porre un’altra questione, quella politicamente, a mio avviso, più importante: la nostra classe politica si è chiesta se l’Alta Velocità deve essere un collegamento PER la Calabria o semplicemente un collegamento tra la Sicilia ed il resto del Paese?
Ecco il totale fallimento di chi si è fatto prendere per i fondelli ed ora vorrebbe prendere per i fondelli i calabresi, perché l’Alta Velocità è strategica per consentire sviluppo ai territori che connette, alle comunità che guadagna al servizio pubblico, ai tessuti produttivi che rende maggiormente competitivi, non se passa o meno dalla Regione.
Al posto di rendere questo tema una questione di schieramento, si riprenda il dibattito sul tracciato e gli studi già realizzati, provando ad avviare le procedure integrate per rispettare la tempistica e recuperare le risorse PNRR. In caso contrario i calabresi possono tranquillamente dire addio a questo treno.
IL SINDACO
FLAVIO STASI