La rivolta torbida degli sceriffi di Nottingham

Sono settimane che leggo commenti di vario genere da parte di autorevoli esponenti ed opinionisti di fama internazionale, della caratura morale più o meno del famoso sceriffo di Nottingham, rispetto ad alcune questioni che riguardano l’Amministrazione Comunale ed in particolare sui concorsi.

Quella dei concorsi è una materia da sempre chiacchierata, e non c’è un concorso pubblico in cui qualcuno (tipicamente chi non è stato selezionato) non sostenga che ci sia stato un errore o peggio. E così via con insinuazioni strumentali a tutto spiano, che non accusano nessuno accusando tutti, cercando di mettere in discussione l’onorabilità delle persone, di coloro che fanno i commissari e dell’Amministrazione.

Pertanto è giunto il momento di fare nuovamente qualche precisazione.

Intanto l’Amministrazione in carica ha già effettuato, nonostante le difficoltà dell’emergenza pandemica, quasi 90 assunzioni e dei queste oltre 30 sono state effettuate tramite Centro per l’Impiego: di questo nessuno parla, ma fortunatamente se ne sono accorte decine di persone che hanno creduto si trattasse di un miracolo. Anticipo che ne effettueremo ancora anche dal Centro per l’Impiego.

Secondo: le prove pre-selettive sono uno scandalo soltanto dalle nostre parti, mentre sono normali in tutto il resto del Paese, per cui bisognerà abituarcisi.

Sempre per la trasparenza che caratterizza l’Amministrazione, nonostante i tanti rimproveri severi dei moralizzatori dell’ultima ora, così come i concorsi a tempo indeterminato sono stati affidati a commissioni esterne al Comune e quasi sempre anche alla città (tipicamente docenti universitari), per sbloccare le procedure selettive avviate prima dell’emergenza Covid, abbiamo affidato le prove preselettive ad un ente esterno al Comune, che si occupa di prove concorsuali su tutto il territorio nazionale. Anche questo non lo dice nessuno e anche su questo, ovviamente, gli sceriffi di Nottingham nostrani, essendo dotati di preparazione e di specchiata e riconosciuta moralità, ben superiore a qualsiasi ente o istituzione universitaria d’Europa, hanno da ridire anche se c’è ben poco da dire.

L’ultima della sequela di castronerie è: perché le preselezioni si fanno online? Anche questo è uno scandalo solo tra il Pollino e lo Stretto, anzi, tra il Crati ed il Trionto. Sono due anni che in tutto il Paese si tengono non prove preselettive, ma vere e proprie prove concorsuali da remoto, su specifiche piattaforme e con delle linee guida proposte anche da ANCI; del resto, tanto per dirne una, dall’avvento della pandemia ormai da remoto si tengono persino gli esami universitari. Ma neanche questo piace ai nostri inquisitori del concorso perfetto (e preistorico), esperti in materia concorsuale quanto un dalmata di età media è esperto in ingegneria aerospaziale, evidentemente convinti che la corruzione corra sulla banda larga oltre che nell’aria che respiriamo.

Insomma, senza un mezzo argomento valido, il tentativo è quello semplicemente di buttarla in caciara con insinuazioni a casaccio, cercando di creare casi mediatici per ogni normale questione nel tentativo di mettere in discussione la moralità delle persone e di impedire all’Amministrazione di fare un reclutamento trasparente, magari da parte di chi lo preferirebbe meno trasparente. Questi sono i tipici casi in cui la tradizione popolare ci viene in aiuto descrivendo tale comportamento con la metafora del cane del sig. Renzo.

Ed allora, dal momento che l’Amministrazione ha messo in atto più procedure per rendere ogni procedura concorsuale il più trasparente e meritocratica possibile (Commissioni esterne, preselezioni affidate ad enti esterni, selezioni da Centro per l’Impiego ecc.) e che il garante della comunità anche in termini di trasparenza non può che essere il sindaco, anche in questo caso non mi tiro indietro: se si dovesse registrare qualsiasi elemento di irregolarità o anomalia nelle procedure, non soltanto interverrò amministrativamente, ma mi rivolgerò all’Autorità Giudiziaria affinché verifichi eventuali doli in tali circostanze.

Chi invece vorrebbe rallentare il ricambio e la rigenerazione dell’Ente, magari sperando di fare annullare con qualche trucchetto da quattro soldi un concorso “andato male”, oppure vorrebbe diffamare le persone, sappia che l’Amministrazione non solo terminerà la pianificazione degli anni scorsi rallentata dal Covid, ma sta attivando e continuerà ad attivare nuove procedure sia tramite Centro per l’Impiego, sia tramite concorsi per titoli così come tramite procedure per esami “tradizionali”, perché abbiamo assunto l’impegno di dotare la città di una macchina comunale più efficiente, moderna ed innovativa, ed è quello che stiamo facendo.

Il Sindaco

Flavio Stasi

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