Stasi: «Un atto di responsabilità nei confronti della città»
Ieri si è tenuta la seconda seduta di Consiglio Comunale di discussione ed approvazione dello Statuto, già programmata dalla Conferenza dei Capigruppo.
L’Approvazione dello Statuto, in rispetto a quanto stabilito dal Testo Unico degli Enti Locali, avviene in prima seduta se ottiene il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri, altrimenti deve ottenere il voto favorevole nella seconda e nella terza seduta che dovranno essere tenute entro 30 giorni.
L’iter di approvazione dello Statuto Comunale è stato dunque avviato nella seduta di Consiglio del 31 gennaio, ottenendo la maggioranza assoluta ma non la maggioranza richiesta di due terzi dei consiglieri. Per questa ragione sono state già programmate le ulteriori due sedute che si rendono necessarie per l’approvazione definitiva del testo.
Il documento proposto al Consiglio Comunale nella seduta del 31 gennaio è stato frutto del lavoro della Commissione Statuto, guidata dalla consigliera Isabella Monaco con il supporto del Segretario Generale, dott. Paolo Lo Moro e del comitato scientifico presieduto dell’avv. Sandro Amorosino, che si è riunita prima di approvare il testo definitivo da proporre al Consiglio ben 27 volte.
Nel corso della prima seduta dedicata allo Statuto è stato possibile presentare degli emendamenti per migliorare il testo, e tale possibilità è stata utilizzata soltanto dal consigliere Rosellina Madeo, capogruppo del Partito Democratico, i cui emendamenti sono stati tutti approvati a maggioranza.
Anche nella seconda seduta, tenutasi ieri, il testo definitivo ha ottenuto la maggioranza assoluta con 14 voti favorevoli e pertanto il testo sarà proposto per la votazione definitiva in terza seduta.
«Come ho ribadito anche in Consiglio, si è cercato più volte di trovare la condivisione di tutti su un testo di mediazione – afferma il sindaco Flavio Stasi – e nel corso di questi mesi mi sono prodigato personalmente per proporre delle mediazioni a tutti i capigruppo prescindendo dagli schieramenti. Purtroppo, da tempo ho l’impressione che, piuttosto di cercare di dare alla città il miglior statuto possibile come era nelle nostre intenzioni, una parte del Consiglio abbia adottato una strategia politica tesa a dilazionare i tempi ed ingessare l’iter del testo, al fine di utilizzare la mancata approvazione dello Statuto come uno strumento di critica nei confronti dell’Amministrazione. Una strategia che credo sia del tutto legittima ed anche comprensibile nella dialettica politica tra maggioranza e minoranza per quasi tutti gli atti che passano dall’Assise Civica, ma non per un documento particolare come lo statuto comunale per il quale serviva mettere seriamente da parte le posizioni di schieramento .»
«A tal proposito – continua il Primo Cittadino – non posso non ricordare come, mentre si sono chiesti e continuano a chiedere ulteriori discussioni ed approfondimenti, paradossalmente si sono spesso addossate all’Amministrazione responsabilità proprio rispetto al lungo iter di approvazione dello statuto, fino alla proposizione di interrogazioni persino in parlamento finalizzate ad un non meglio precisato commissariamento, che ovviamente non aveva alcun presupposto né ragione.»
«Non sono felice dunque del fatto che, al momento, non ci siano le condizioni per approvare questo testo all’unanimità – conclude il Primo Cittadino – ma allo stesso tempo, dopo oltre due anni di lavoro, 27 sedute di commissione e numerosi tentativi di mediazione, è evidente come l’approvazione dello statuto sia ormai improcrastinabile e diventi quindi una atto di responsabilità istituzionale nei confronti della città dal quale non intendiamo esimerci»