Ci sono azioni di cui i cittadini si accorgono subito, ed in queste settimane ne stiamo realizzando molte: lavori alle scuole, pubblica illuminazione, reti primarie, urbanizzazioni ecc. Per chi ha accettato la sfida, bellissima, di amministrare un ente complesso come il nostro comune, però, ci sono altre azioni, apparentemente invisibili ma non meno importanti. Tra queste la massima priorità è stata data alla salute finanziaria dell’ente.
Da questo punto di vista voglio condividere con l’intera comunità quanto si sta facendo e quale era la situazione reale che abbiamo trovato, anche per smontare definitivamente qualche fantasiosa ricostruzione nostalgica e far giudicare serenamente la qualità di certe esperienze amministrative. Dal nostro insediamento abbiamo rateizzato, abbattuto o pagato qualcosa come 40 milioni di euro di debiti.
In primis abbiamo affrontato un debito di oltre dieci milioni di euro con una banca che si occupa di factoring, per utenze non pagate come energie elettrica, telefono ecc. Non parliamo, insomma, di spese impreviste. Siamo riusciti ad ottenere un accordo con l’abbattimento di 2 milioni di euro e la rateizzazione in 36 mesi, che stiamo regolarmente pagando. Di questi, originariamente e senza spese aggiuntive, 3,7 milioni erano dell’ex Comune di Corigliano e 1,1 dell’ex Comune di Rossano. In pratica non pagavano le bollette.
Abbiamo poi dovuto occuparci del mancato pagamento della tariffa di conferimento dei rifiuti dal 2013 al 2018, e qui sono partiti 15 milioni di euro, di cui 5,3 dell’ex Comune di Corigliano e 6,0 dell’ex Comune di Rossano, mentre 3,6 milioni ce li ha gentilmente lasciati il Commissario per il 2018. Anche qui è in corso la definizione di una rateizzazione. In pratica non pagavano i rifiuti.
Passiamo poi ai cosiddetti Debiti Fuori Bilancio che, anno per anno, abbiamo riconosciuto in Consiglio Comunale. Si consideri che una piccola quota di debiti fuori bilancio è fisiologica perché attiene a situazioni davvero impreviste o straordinarie. Una piccola quota, appunto. Dal 2019 al 2022 abbiamo riconosciuto circa 9 milioni di euro di debiti fuori bilancio, di cui 4,1 milioni provenienti dall’ex Comune di Corigliano e 3,6 milioni ex Comune di Rossano.
Sono poi ancora pendenti e stiamo lavorando alla definizione di un debito per mancati pagamenti dei canoni idrici dell’ex Comune di Rossano degli anni, per circa 6 milioni, dal 1981 al 2004. In pratica non pagavano l’acqua.
In questo enorme ammontare di debiti che la nostra amministrazione sta ripianando e pagando, figura anche il mancato pagamento delle parcelle dell’avvocato Spataro che è stato legittimamente attenzionato. Questo debito deriva da 61 incarichi dall’ex Comune di Rossano conferiti negli anni ‘90 e, ovviamente, mai pagati. Il creditore ha richiesto ed ottenuto due decreti ingiuntivi: il primo in data 5 ottobre 2018 ed il secondo in data 24 aprile 2019, quindi entrambi ben prima del mio insediamento, per un debito finale di circa 500 mila euro che siamo riusciti a dilazionare fino al 2024, come fatto con tutte le altre posizioni.
Credo che l’analisi di questi dati basti ad un cittadino attento per comprendere il lavoro che stiamo facendo anche su questo delicato terreno, e credo che offra anche spunti di riflessione per giudicare, con i dovuti distinguo, l’azione amministrativa del passato. Nel senso che l’ente per realizzare le opere ha bisogno sempre di denaro: ciò che stiamo realizzando noi, in questi anni, lo stiamo facendo nonostante paghiamo mensilmente rate di ciò che non è stato pagato in passato.
A proposito: ultimamente leggo di una presunta nostalgia di ritorni a quel passato, cioè al precedente assetto istituzionale e del ritorno della classe dirigente che la comunità ha sonoramente bocciato nel 2019. Si tratta, ovviamente, della smania del potere detenuto per lunghi anni, ma considerato come è stato gestito il Comune al tempo, forse è il caso che almeno ci facciano finire di pagare i debiti che hanno lasciato.
IL SINDACO
FLAVIO STASI