Stasi: FDI non distingue il servizio Gare dal supporto al RUP
che al bilancio non costa nulla
In Consiglio comunale, ieri pomeriggio, ho avuto modo di chiarire, a legittime richieste dei consiglieri che non avevano avuto modo di approfondire la documentazione, rispetto all’Accordo Quadro per il servizio di supporto ai responsabili di procedimento, attivato dal Dipartimento di Programmazione dell’Ente.
Nella serata di ieri, però, ed immagino dopo approfondito e competente studio, è giunta la durissima presa di posizione del circolo paesano del partito più importante della nazione, il quale – come sempre ed almeno una volta al giorno – nonostante sarebbe bastato leggere il titolo del documento per capirne la funzione, non ne comprende praticamente nulla.
Ovviamente, come già detto in Consiglio, non entro nel merito di eventuali questioni amministrative tra diversi uffici, che dovranno essere risolte – su preciso impulso dell’Amministrazione – sotto il profilo gestionale dai vertici dei settori coinvolti, eventualmente anche con rivisitazioni o integrazioni degli atti amministrativi.
Sono cristalline, invece, almeno due cose. La prima è che si tratta di un accordo quadro che darà la possibilità ad ogni RUP, Responsabile Unico del Procedimento, se lo riterrà opportuno, di attivare un servizio di supporto tra quelli inclusi nell’accordo, per velocizzare le procedure del PNRR come quelle dei PINQuA.
Questo risulterà estremamente utile e spesso necessario per il semplice fatto che nel nostro ente ci sono tecnici che hanno la responsabilità di dieci, quindici, venti procedimenti ed ovviamente non è facile avere la possibilità e le competenze per gestire ogni aspetto di ogni procedimento con efficienza, anche in relazione alle scadenze stringenti del PNRR: immaginate un solo tecnico responsabile di tre finanziamenti su scuole, di altrettanti finanziamenti su strade, di altrettanti finanziamenti su parchi, edifici comunali ecc.
Forse FDI non ha compreso che il “supporto al RUP” non è un gruppo di aiuto per dipendenti comunali depressi, ma una figura prevista dalla normativa in vigore, che ovviamente non c’entra assolutamente nulla con il servizio Gare e Appalti per il quale abbiamo anche istituito quella che una volta si chiamava Posizione Organizzativa e che sarà il cuore amministrativo della nuova Centrale Unica di Committenza. Ogni RUP quindi deciderà se avere o meno il supporto al RUP, e se utilizzare o meno l’accordo quadro in questione.
L’accordo quadro è uno strumento che, proprio in ragione della complessità delle procedure, è stato già indicato direttamente dal Ministero dell’Economia e Finanza per i finanziamenti PINQuA, ed è stato sottoscritto da decine di comuni (tra cui il nostro) con INVITALIA.
Ma dove il partito senza consiglieri compie un capolavoro politico è quando chiede accoratamente “perché spendere 139 mila euro più iva?”. Ma basta leggere le norme o avere veramente l’ABC della materia per sapere che per gli incarichi di supporto al Rup, così come per altre figure tecniche opzionali ed obbligatorie, le spese sono ricomprese nei quadri economici di ogni singolo procedimento e non c’entrano nulla col bilancio comunale. La cifra riportata nell’accordo quadro riguarda semplicemente il tetto massimo per gli incarichi che è possibile conferire attraverso di esso. Charles Proteus Steinmetz, formidabile scienziato ed ingegnere tedesco, sosteneva che non esistono domande stupide, ma temo che FDI ne metta in seria discussione i convincimenti.
Sarei proprio curioso di osservare la reazione della Procura della Repubblica o, ancor di più della Corte dei Conti, alle quali si minaccia di ricorrere dopo aver esposto una questione di cui, praticamente, non si è capito nulla, ma soprattutto questo è il livello di competenza di chi ha governato per decenni e che, dopo una sonora bocciatura, è ossessionato dall’idea di rimettere le mani sulla città.
IL SINDACO
FLAVIO STASI