PINQUA, APPROVATO PROGETTO DEFINITIVO SUI PERCORSI ATTREZZATI A SAN DOMENICO

È stato approvato in giunta, in linea tecnica, il progetto definitivo relativo all’intervento, nell’ambito dei progetti PINQUA, riguardante la rigenerazione urbana e i percorsi attrezzati interni al quartiere San Domenico, per favorire la mobilità ciclo-pedonale, da via Garibaldi, Palazzo De Rosis, fino alla chiesa di San Domenico. La Giunta Comunale, dal 2021, ha indicato come prioritari, nell’ambito dei PINQUA, interventi di rigenerazione urbana degli spazi pubblici e di uso pubblico, sulla viabilità e i sottoservizi, la riqualificazione e l’acquisto di edifici.

All’interno del centro storico di Rossano l’Amministrazione ha individuato l’Ambito di intervento, ossia la porzione di territorio direttamente interessata dagli effetti degli interventi previsti nel quartiere denominato “San Domenico” (compresa l’area del Duomo e dell’Arcivescovado). L’Ambito di intervento, sul quale da diversi decenni incidono processi di degrado ed abbandono, si caratterizza come un ambito urbano di “congiungimento” e per questo strategico all’intero tessuto urbano storico e meglio predisposto ad un processo di rigenerazione urbanistica, sociale, culturale ed economica finalizzato allo sviluppo e miglioramento della qualità della vita dei residenti. La perimetrazione dell’area comprende il quartiere San Domenico, con al centro l’ex Carcere di Giudiziario (composto da due corpi di fabbrica con due cortili interni ed un’area esterna a giardino), con a Nord la Cattedrale, la Piazza Commercio e San Nicola all’Olivo e a Sud i rioni Bancato, San Isidoro e San Marco.  Si vogliono dare concrete opportunità alle comunità che vivono nei nostri territori perché continuino ad abitarle, programmando interventi in termini di conservazione e mantenimento delle attività, di modernizzazione delle infrastrutture, con particolare riferimento alla viabilità secondaria diffusamente trascurata, di potenziamento delle infrastrutture digitali e di riproposta di servizi essenziali. La strategia è stata pensata a partire dal capitale territoriale costituito dal patrimonio storico-culturale e archeologico, con particolare riferimento a quello proprio dei centri storici delle città.

«Prende forma il progetto Pinqua sul quartiere di San Domenico, dove abbiamo lavorato alla creazione di un sistema urbano e sociale integrato, dove la relazione tra vita pubblica, sociale, lavorativa e quella privata acquistano nuove conformazioni, indipendenti dal luogo e legate piuttosto ai nuovi modi di usare lo spazio – ha affermato l’assessore all’Assetto Urbano, Tatiana Novello –  Daremo un volto nuovo ad una meravigliosa area del centro storico»

 

 

Le opere principali, approvate in Giunta, possono così riassumersi:

– Realizzazione di nuova pavimentazione stradale, a sostituzione del bitume attuale, lungo l’asse viario denominato Corso Garibaldi nel tratto da Palazzo De Rosis alla Chiesa di San Domenico, in continuità con la tipologia di pavimentazione presente lungo Corso Garibaldi sino al Palazzo De Rosis;

– Rimozione di pavimentazione esistente in ciottolame di fiume di varia pezzatura;

– Demolizione e rimozione di pavimentazione in betonelle di cemento;

– Rimozione di pedate ed alzate di scale e scalinate in lastre di cemento;

– Scavi e rinterri di materiale di qualunque tipo;

– Realizzazione di pedate ed alzate di scale, e scalinate in massello di pietra calcarea locale;

– Realizzazione dei percorsi con pavimentazione in ciottolato dalla pezzatura adeguata e secondo i modelli ancora presenti in loco;

– Realizzazione di un adeguato sistema di raccolta e allontanamento delle acque piovane con la messa in opera di caditoie, canale e griglie, pozzetti, con elementi in ghisa, per la loro captazione;

– Verifica di impianti esistenti rete idrica e fognante con eventuale sostituzione e/o integrazione delle tubazioni, pozzetti e quant’altro;

– Riqualificazione illuminotecnica con integrazione e messa in opera di nuovi corpi illuminanti a risparmio energetico compreso interramento di cavi elettrici;

– Interventi di recupero delle pareti verticali sino ad altezza di 2 m di muri degradati;

– Elementi di arredo urbano, quali fioriere, panchine, portabici.

 

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