Stasi: «Qualche considerazione sul percorso dello stemma della città»
Da ieri – al termine della seduta del consiglio comunale – si è aperto un vivo dibattito sul tema del nuovo stemma e gonfalone della città. Un tema sentito, per cui si è scelto di integrare la normale seduta di consiglio con una della commissione statuto e si è proceduto, in diretta streaming all’apertura delle undici buste dei partecipanti al Concorso di Idee per la scelta dello Stemma e del Gonfalone, indetto dall’amministrazione comunale. In questo modo tutti hanno potuto seguire i lavori svoltisi durante l’assise.
Sempre in diretta i lavori, giudicati dalla commissione di esperti in maniera anonima, sono state abbinati ai nomi di chi li aveva realizzati.
È risultato primo con 90 punti il bozzetto di Teresa Bongiorno.
«Sapevamo che questa scelta avrebbe scatenato commenti di ogni genere: nessuno aveva visto i bozzetti oltre alla commissione tecnica e non sapevamo cosa attenderci – commenta il sindaco Flavio Stasi – Quando ho proposto ai capigruppo di tenere questa seduta speciale, ho fatto un paragone scherzoso: come ai mondiali gli italiani diventano allenatori, i nostri concittadini diventeranno esperti di stemmi istituzionali. È il bello delle nostre comunità».
«Sarebbe bastato seguire i lavori, però, per sapere che in questo momento non si è definito lo stemma di Corigliano-Rossano, ma solo il concorso di idee – continua il Primo Cittadino – Una idea, quella del concorso, per raccogliere proposte dal basso ed aprire una discussione. Un concorso aperto a tutti, per cui è normale che ci siano errori ed imperfezioni da correggere: la commissione tecnica, composta da esperti araldici di indiscussa competenza, li ha sottolineati anche ieri in diretta. Inutile, quindi, cimentarsi in valutazioni di carattere politico (lo stemma riguarda tutti) o peggio ancora misurare quanti millimetri ci sono in ogni proposta degli stemmi degli ex comuni. È un concorso di idee, non il complotto di Ridolfi. Ci sono 11 persone o gruppi che hanno accettato una sfida, hanno lavorato e studiato per fare una propria proposta e devono essere solo ringraziati. Io li ringrazio umilmente. Ora la palla passerà al Consiglio Comunale».
«Per far capire a che punto siamo (temo lo abbiano compreso in pochi), l’assise civica potrebbe decidere di accettare l’esito di questo primo concorso di idee, ma potrebbe anche decidere di indirne un secondo per avere ancora più proposte – precisa ulteriormente il sindaco Stasi – Potrebbe fare delle valutazioni diverse dalla commissione di esperti oppure potrebbe decidere di abbandonare l’idea del concorso e dare incarico a professionisti. Potrebbe persino decidere di lasciare le cose come stanno, con lo stemma “sommatoria”. Vi sembra strano? In pochi lo sanno, ma per la creazione dello stemma della nostra Repubblica, il governo De Gasperi indisse un concorso di idee proprio come il nostro, che raccolse 630 bozzetti. Dopo due selezioni, vinse Paolo Paschetto, che però fu bocciato dal Consiglio dei Ministri. A quel punto venne indetto un secondo concorso e vinse sempre Paschetto, ma con l’emblema che tutti conosciamo: la stella bordata di rosso su una ruota dentata».
«La scelta di uno stemma non è né banale né immediata – conclude il Primo cittadino – Sono però certo che raccogliere proposte e parteciparle alla città sia un bene. Se per raggiungere il miglior risultato, saranno necessari venti concorsi di idee, si faranno, senza paura».