Salimbeni: «I fatti lasceranno poco spazio alle parole»
«Prima di parlare di TARI, sarebbe necessario sapere cosa è e come si calcola, informazioni che evidentemente, chi parla di cattiva gestione della nostra Amministrazione, non conosce».
È quanto dichiara il vicesindaco con delega ai Tributi ed equità fiscale, Maria Salimbeni, che già durante il Consiglio Comunale in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione aveva spiegato come al nostro Comune, come a tutti gli altri, è stato imposto di applicare un nuovo metodo di calcolo in base alle disposizioni di legge dell’Arera, l’Autorità nazionale di regolazione per energia, reti e ambiente, che avrebbe comportato aumenti certi.
Non solo. La TARI serve a coprire i costi della gestione dei rifiuti urbani, dalla raccolta allo smaltimento passando per il trattamento. Il piano economico finanziario della TARI non è discrezionale né ci si possono fare altre spese. I costi della gestione dei rifiuti in questi anni, a causa dell’aumento enorme del costo dell’energia, dei carburanti, dei materiali e dei servizi, è aumentato esponenzialmente, per alcuni segmenti è triplicato.
Alcuni di questi costi sono stati riversati nella tariffa di smaltimento a tonnellata dovuta agli enti sovraordinati; altri costi sono stati integrati nel piano economico, come i costi generati dai trattamenti e bonifiche straordinarie che si sono resi necessari in alcuni periodi di emergenza; altri sono stati generati dal riconoscimento, obbligatorio per legge, degli adeguamenti ISTAT al gestore. Si pensi che soltanto il terzo punto quest’anno ha pesato per circa 400 mila euro.
Tutto questo, senza voler fare alcuna polemica con altri enti, è totalmente indipendente dall’Amministrazione.
Come si è mossa l’Amministrazione in questi anni per ciò che riguarda la TARI?
Partendo dal presupposto che il primo appalto completo della città e dell’Amministrazione in carica, di fatto, partirà quest’anno con il nuovo sistema di raccolta porta a porta che aumenterà la differenziata diminuendo la quantità di rifiuti, in questi anni non soltanto siamo riusciti a contenere enormemente gli aumenti della TARI con azioni mirate, ma siamo riusciti anche ad attivare una serie di esenzioni ed agevolazioni mirate che prima il larga parte della città non esistevano: dall’esenzione per le attività dei centri storici, ma anche per i nuclei familiari con particolari condizioni di disagio.
L’azione dell’Amministrazione, nonostante l’aumento dei costi e la vigenza di due appalti di cui uno vecchio e l’atro vecchissimo, si può misurare guardando il trend regionale, che è quello incide anche su Corigliano-Rossano. In Calabria nel 2020 la TARI è aumentata del 3,4%, nel 2021 del 6%, nel 2022 del 7,4% ed invece nella nostra città le tariffe sono rimaste quasi identiche, e ci saremmo riusciti anche quest’anno (dove comunque in Calabria si è registrato un ulteriore aumento) se non fosse stato per le imposizioni di cui sopra.
Purtroppo, l’aumento generale dei costi sta incidendo anche sul sistema rifiuti, riversandosi sui Comuni, e le previsioni del 2024 non sono ottimistiche alla luce della delibera Arera n. 389 che ha apportato ulteriori modifiche e che rischiano di far aumentare ulteriormente i costi e di cui, forse, chi svolge ruoli istituzionali dovrebbe interessarsi.
A questo punto si apre il vero grande tema: per risparmiare c’è solo una strada, quella della raccolta differenziata.
Per comprendere quanto sia stata importante l’azione dell’amministrazione anche da questo punto di vista basta pensare che nel 2023, laddove insiste ancora il vecchio appalto, si è registrata una diminuzione della raccolta differenziata ed un costo aggiuntivo di circa 200 mila euro; laddove è iniziata invece almeno la fase transitoria verso il nuovo appalto (la cosiddetta “gara ponte” per l’unificazione del servizio) c’è stato un aumento della raccolta differenziata con un risparmio di circa 200 mila euro. Questo smentisce ulteriormente le tesi fantasiose di chi, purtroppo, si esprime senza conoscere i dati, ma questo è davvero poco importante. Ciò che davvero importa, invece, è che questi dati rendono ancor più evidente che una buona raccolta differenziata, cioè con il nuovo servizio che sta per partire e con la collaborazione dei cittadini, si potrà arrivare non soltanto a non aumentare la TARI, ma anche ad iniziare ad invertire la tendenza.
Si coglie l’occasione per ricordare che, quanti, pur avendo ricevendo la bolletta di pagamento della TARI per l’anno 2023 si trovano nelle condizioni reddituali predette, potranno presentare la domanda per ottenere l’esenzione/riduzione dal pagamento della bolletta ricevuta, entro i termini che verranno indicati in questi giorni tramite apposito comunicato sul sito istituzionale.
Come per tantissime vicende, per le quali si è abbaiato alla luna senza grandissimi riscontri, anche in questo caso i dati sono chiari e siamo certi che non l’avvio del nuovo servizio interamente studiato dall’Amministrazione in carica, i fatti lasceranno poco spazio alle parole.