Il 7 ottobre si è riunita la Commissione Strategie e Integrazione, guidata dal consigliere Salvatore Tavernise, con all’ordine del giorno un punto significativo: la Bandiera Blu. Oltre ai membri della commissione, alla quasi totalità della giunta, al dirigente Soda e ai funzionari del Dipartimento 12 – Politiche Europee e Sviluppo Strategico, c’era un ospite speciale, collegato da remoto, il presidente della FEE (Fondazione per l’educazione ambientale) Claudio Mazza, la più grande organizzazione mondiale di educazione ambientale e sviluppo sostenibile. Tra i programmi internazionali più conosciuti c’è proprio la Bandiera Blu, icona di cui si fregiano alcune località turistiche. Non si tratta solamente di un drappo di stoffa che simboleggia la migliore spiaggia.
Bandiera blu, come ha illustrato il presidente Mazza è un percorso a medio-lungo termine, nel quale, responsabilmente, ogni comune fa una scelta di campo, una scelta verso la sostenibilità, non solo ambientale, ma sociale ed economica.
Il programma di bandiera blu deve essere conosciuto anche e soprattutto dai cittadini che, insieme agli amministratori, concorrono in questo cammino verso il cambiamento.
Il Presidente Mazza, che ha piacevolmente accolto l’invito e ha apprezzato con vivo interesse la presenza dei consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, ha chiarito quanto importante sia la fase del percorso verso il riconoscimento. Infatti, è proprio nella parte in cui si prende coscienza delle criticità e delle complessità della città che inizia il vero lavoro di crescita culturale, una politica di piccoli passi, nel tempo, “con il sacro fuoco della sostenibilità” come ha sottolineato.
Oltre ai paletti di accesso quali la qualità delle acque, la depurazione, i servizi sulle spiagge libere, la gestione dei rifiuti ci sono una serie di requisiti da rispettare.
Il programma Bandiera blu non è una semplice check list, ma un processo di crescita orientato al miglioramento costante dei servizi e alla qualità della vita con un’attenzione trasversale che va dai centri storici alle piste ciclabili, dalla riduzione del traffico all’educazione ambientale.
La formazione dei cittadini, in particolare dei ragazzi, in ambito ambientale è requisito imprescindibile del programma.
Non è quindi tanto l’acquisizione del marchio quanto un costante processo di miglioramento e di coscienza che il turismo, come sostiene il presidente Mazza, «o è sostenibile o non è turismo».
Appare chiaro quanto sia difficile per città di grandi dimensioni raggiungere gli alti standard richiesti.
Corigliano Rossano si ricandiderà alla Bandiera blu anche quest’anno, con la consapevolezza che da tre anni, da quando ha avviato il percorso, tanti sono i miglioramenti ottenuti e le pianificazioni avviate sia in termini di servizi e sicurezza sia in termini di gestione dei rifiuti.
Quest’amministrazione sta valutando, inoltre, l’avvio di un grande programma di educazione ambientale nelle scuole, certa che i giovani cittadini e futuri decisori sappiano cogliere questa opportunità.
Per quanto sia difficile per città di medio-grandi dimensioni ottenere la bandiera blu, l’auspicio è che per il prossimo anno la città di Corigliano-Rossano possa ottenere questo prestigioso riconoscimento. Gli obiettivi, espressi dalla commissione, sono l’attenzione alla qualità dei servizi e il puntare ad un grande lavoro di coinvolgimento di tutta la cittadinanza. Cambierà il traffico veicolare con blocchi su tutto il centro storico.