SBARCO DI MIGRANTI, IL COMUNE SI ATTIVA PER GARANTIRE I MINORI

Sbarco, Stasi: «Faremo del nostro meglio a supporto delle Istituzioni»

 All’alba di oggi circa cento migranti di nazionalità egiziana e iraniana, tra loro anche trenta tra bambini e minori, sono sbarcati nel Porto di Corigliano-Rossano. Il mercantile era alla deriva al largo di Trebisacce ed è stato intercettato al largo da una motovedetta della Guardia di finanza e condotta fino in porto.

Tra loro anche un cadavere.

Il Comune ha immediatamente attivato le unità necessarie, Ufficio Ambiente e Manutenzione a supporto degli operatori, Servizi Sociali soprattutto per la presa in carico di bambini e minori non accompagnati. Sul posto si sono recati anche la vicesindaco, Maria Salimbeni e l’assessore alle Politiche Sociali, Alessia Alboresi.

In porto, insieme ai carabinieri, alla polizia di Stato, alla Guardia di Finanza, il personale del 118 erano presenti i volontari della Caritas diocesana, della Croce Rossa e della Misericordia per le verifiche sanitarie.

Al momento, dai controlli fatti in loco, non risultano casi di Covid, ma come sempre accade in questi momenti di tragedia, diverse persone hanno accusato malori.

Rispetto alla presenza di numerosi minori non accompagnati, in attesa delle decisioni della Prefettura di Cosenza, il Comune, per tramite dell’assessore Alboresi, si sta adoperando per garantire tutto quanto necessario.

«Stiamo monitorando l’evolversi delle operazioni – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Alessia Alboresi – La nostra preoccupazione primaria sono i minori: si sta procedendo alle operazioni di identificazione e ci stiamo adoperando per potergli garantire una degna ospitalità, per la quale si è già attivato anche l’Ambito Territoriale Sociale. Un grazie ai volontari che dal mattino presto si sono subito messi in moto per portare cibo e giocattoli per distrarre i bambini ovviamente ancora sotto chock.»

«Un’altra tragedia umana, l’ennesima, in un momento difficile per tutti – dichiara il sindaco Flavio Stasi – Faremo del nostro meglio, come proviamo a fare sempre, anche in supporto a tutte le istituzioni coinvolte, per dovere ma soprattutto per Umanità».

Porre la questione dei pagamenti ai comuni è immorale

Stasi: «Riscossione TARI? I comuni hanno soltanto oneri»

 

Mentre mi auguro, con la riunione tecnica di ieri in Cittadella, di aver superato almeno temporaneamente l’emergenza rifiuti causata dalla difficoltà di conferire gli scarti di lavorazione, voglio tornare volontariamente sulla questione dei rapporti contrattuali tra gli enti comunali ed il complesso “sistema-rifiuti” calabrese, con particolare riferimento ai flussi finanziari.

Troppo spesso, soprattutto in emergenza, ho letto cose ignobili rispetto ai comuni che non pagherebbero, tentando di ridurre la questione a dei sindaci canaglia che terrebbero i soldi per sé. Francamente credo sia giunto il momento di dire basta.

Intanto il 90% delle emergenze rifiuti degli ultimi anni è stato causato da questione tecniche, ovvero dalla quasi totale assenza di siti presso i quali conferire gli scarti di lavorazione.

Il restante 10% è stato dunque causato dai Comuni? No, nemmeno. Perché quasi sempre anche il mancato pagamento alle aziende private che lavorano nel sistema pubblico dei rifiuti è causato da problemi amministrativi.

I cittadini sappiano, per esempio, che è per questa ragione che nel 2022 i contratti tra ATO ed alcune aziende sono stati formalizzati soltanto a settembre, e senza contratti non si poteva né fatturare né – conseguentemente – pagare.

Per quale ragione tanta lentezza? Semplice: l’Ato di Cosenza tecnicamente è formato da un solo dirigente, che da solo o quasi dovrebbe far tutto. Qualcuno dirà: perché i comuni non hanno dato i propri tecnici per prestare servizio all’ATO? Risposta semplice: perché tutti i comuni, dal più piccolo al più grande, a causa della carenza di personale non riescono ad ottemperare alle proprie funzioni. Realizzare il Centro di Costo a Corigliano-Rossano, per esempio, ha richiesto un grande sforzo da parte nostra, perché significa sacrificare risorse comunali.

Infine, una riflessione, quasi retorica: ma che guadagno dovrebbe averne una Amministrazione Comunale nel non pagare volontariamente per un servizio? Si tratta, lo ricordo, di somme che devono essere stanziate nel bilancio, quindi impegnate e liquidate. O forse si pensa che se il 50% dei comuni calabresi sono in dissesto è perché il 50% dei sindaci sono canaglie?

Ecco perché sollevare la questione dei pagamenti dei comuni, lo dico a chiare lettere, non solo è segno di profonda incompetenza, ma è anche immorale. Se proprio lo vogliamo dire, per quanto ci riguarda, abbiamo persino ripianato un debito di 16 milioni di euro per gli anni dal 2015 al 2018.

Un’ultima riflessione sulla questione della TARI. I cittadini devono sapere che con questo tributo ogni Comune non può fare altro che coprire le spese complessive del sistema rifiuti, ovvero la somma dei costi della raccolta, del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti.

La leggi di riordino del sistema prevedeva che, al posto dei comuni, per la raccolta sarebbero dovute subentrare le ARO (Ambito Raccolta Ottimale) facendo delle gare uniche: legge mai attuata. Il trattamento e lo smaltimento, invece, da decenni non è competenza dei comuni, ma era prima della Regione, poi del Commissario, poi delle ATO (nelle condizioni che ho descritto sopra) e prossimamente della nuova entità regionale.

In pratica il Comune riscuote dai propri cittadini delle somme per coprire costi che, in gran parte, non gestisce e che spesso subisce. Non solo. Pochi sanno che, trattandosi di un servizio a copertura integrale il cui incasso avviene soltanto a partire dall’anno successivo, spesso i comuni si trovano a dover anticipare gran parte delle somme con la propria cassa. Anche in questo caso parliamo di milioni di euro.

Ecco perché da tempo sostengo che il processo di centralizzazione della gestione del sistema rifiuti, per esempio nella nuova ATO Regionale, non può non implicare anche la centralizzazione della riscossione.

 

Spero che su questo si possa aprire una riflessione ed un confronto, a livello regionale, finalizzato a trovare le migliori soluzioni per i calabresi in un settore, che da troppo tempo, a prescindere dalle competenze e dai colori politici, vive in una imbarazzante emergenza.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

EMERGENZA RIFIUTI, OGGI RIUNIONE OPERATIVA A CATANZARO

Stasi: «Il confronto istituzionale è l’unico  strumento per superare le difficoltà»

Come richiesto nei giorni scorsi, e dopo aver sentito telefonicamente il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, questa mattina mi sono recato presso la cittadella a Catanzaro per una riunione operativa sull’emergenza rifiuti, causata da giorni di mancati conferimenti presso gli impianti di trattamento.

In questi giorni la raccolta è ripresa grazie alla possibilità, nuovamente attivata, di stoccare gli scarti di trattamento imballati presso l’impianto di Sant’Irene direttamente all’impianto di Bucita, ma si tratta di quantità prossime all’esaurimento.

Al tavolo di questa mattina, dunque, preso gli uffici del capo di gabinetto del governatore, Luciano Vigna, al quale ha partecipato il Commissario Straordinario dell’Autorità Risorse Idriche e Rifiuti ing. Bruno Gualtieri, ho quindi spiegato come l’insufficienza prolungata di siti di conferimento degli scarti di lavorazione abbia causato una grave situazione in tutto il territorio.

Insieme ai rappresentanti dei due enti regionali, dunque, per le prossime settimane si è prospettato di riattivare il servizio di stoccaggio temporaneo presso la discarica di San Giovanni in Fiore del rifiuto imballato trattato nell’impianto di Bucita. Questa soluzione, in attesa di siti di conferimento definitivi, dovrebbe garantire un minimo di continuità per le prossime settimane quando meno per la frazione secca, mentre bisognerà ancora individuare delle soluzioni durature per la frazione organica.

Così come ho avuto spesso modo di dire in questi giorni, piuttosto che scrivere comunicati stampa, è necessario attivare sinergie istituzionali per risolvere i problemi.

Con l’auspicio che la soluzione individuata questa mattina non trovi ostacoli, quanto accaduto dimostra che l’Amministrazione Comunale aveva già fatto tutto quanto in proprio potere per risolvere la situazione, che invece richiedeva interventi extra-comunali.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

LAVORI IN CONTRADA MUZZARI APPROVATO PROGETTO ESECUTIVO

È stato approvato in giunta comunale il progetto definitivo ed esecutivo riguardante l’intervento di ripristino della strada comunale in contrada Muzzari.

Il progetto, dal costo complessivo di 80mila euro, che il comune ha ottenuto tramite l’Ordinanza ODCPC Nr. 558, del Servizio di Protezione Civile, è volto a migliorare le condizioni della circolazione poiché la strada, nei tratti interessati, richiede interventi urgenti. Sarà quindi bitumato il pavimento stradale, e, dove necessita, i sottofondi stradali per ripristinare le condizioni di sicurezza di chi vi transita. I lavori riguarderanno, anche la riorganizzazione della raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, con la predisposizione di griglie per la raccolta nei punti con maggior criticità.

«Si tratta di un intervento molto atteso e di grande rilevanza – ha commentato l’assessore all’Assetto del Territorio Tatiana Novello – dal momento in cui abbiamo firmato la convenzione con la Regione l’effettiva opportunità di sfruttare il finanziamento della Protezione Civile abbiamo lavorato velocemente per approvare il progetto esecutivo. È fondamentale la messa in sicurezza di contrada Muzzari con la seguente pulizia e bitumazione, rispettando ancora una volta gli impegni presi con la cittadinanza per garantire il diritto alla mobilità sicura di tutti».

CORIGLIANO-ROSSANO NEL NOME DI SAN NILO RINFORZA IL LEGAME CON GROTTAFERRATA

Convegno a Grottaferrata. “Il Monachesimo italo-greco: San Nilo da Rossano, fecondità di una storia”

Oltre mille anni fa, per ben nove volte, un monaco che sarebbe divenuto San Nilo da Rossano partì dalla natia Calabria per pregare sulle tombe degli Apostoli. Si fermò a Grottaferrata, dove fondò il Monastero greco-bizantino.

Sabato scorso a Grottaferrata si è tenuto un convegno, “Il monachesimo italo-greco: San Nilo da Rossano, fecondità di una storia” che, attraverso le relazioni di esperti, ha voluto ripercorrere e rivitalizzare il “Percorso Niliano”, le tappe del viaggio di San Nilo verso Grottaferrata, che hanno lasciato un’incredibile eredità storica, culturale e religiosa che oggi accomuna tutte le città e i paesi in cui il passaggio del Santo è ancora tangibile. Un’iniziativa, che rappresenta l’esito di un lungo e paziente lavoro intrapreso, da ben due anni, dal Team di esperti coordinato dal professor Alessandro Cugini. Tramite visite ai Comuni interessati, i componenti del Team, grazie ad un ascolto partecipato dei territori, hanno elaborato un Report della verifica tecnica sulla fattibilità del Percorso Niliano nel sud e centro Italia. Il documento è stato trasmesso ai sindaci dei Comuni aderenti a partire da quello di Corigliano– Rossano, città natale del Santo. Nello studio sono censiti non solo i monumenti, ma anche le tradizioni popolari che rendono l’eredità italo – greca viva e vitale. Un punto di arrivo del lavoro fatto, ma anche una partenza per rinnovate iniziative, tra cui anche quella di creare info – point comunali, per accrescere la consapevolezza di pellegrini e turisti, oltre che degli stessi abitanti dei paesi visitati.

 A portare i saluti del Comune di Corigliano-Rossano, è stata l’assessore con delega alla Promozione della cultura e valorizzazione dei beni culturali, Alessia Alboresi.

«Un convegno di estremo interesse, in cui ho portato la testimonianza della nostra città, che ha nelle linee di mandato quello di costruire una rete tra città e comuni in nome di San Nilo per un turismo alla riscoperta delle radici comuni – ha dichiarato l’assessore Alessia Alboresi –  Spazio e tempo convergono nell’identità. Ho trovato di grande impatto le riflessioni del priore sulla sublimità del logos che conquista i popoli e sul ruolo che San Nilo può essere tramite tra il “pensiero” che si esprime attraverso la parola».

UN BILANCIO IN POSITIVO PER LA PRIMA CORO WEEK SPORT

Coro Week Sport,  tanta partecipazione e apprezzamento

La prima edizione della CoRo Week Sport si chiude con un bilancio più che positivo, per presenze e apprezzamento. Due giorni, baciati dal sole e dal bel tempo, che hanno portato in piazza famiglie, bambini, appassionati, curiosi, amatori con la voglia di stare insieme e condividere o scoprire nuove passioni e sport.

Si è partiti sabato 8 in piazza Papa Giovanni Paolo II dove è stata allestita la prima Isola dello Sport grazie al fondamentale contribuito delle associazioni sportive che hanno aderito all’iniziativa con l’intento di avvicinare grandi e piccini all’attività motoria. Scherma, calcio, volley, vela, bici, una sezione dedicata all’attività degli arbitri, tante le attività in campo.

Domenica 9 ha preso il via la prima edizione della CoRo Pro Marathon, una corsa competitiva su strada, di 17 km, per atleti professionisti a cui ha preso parte il campione del mondo Giorgio Calcaterra. La corsa – supervisionata da Gianfranco Milanese, responsabile regionale Fidal, Settore Master di Corsa su strada e montagna – è partita da Piazza Giovanni Paolo II e lungo un tracciato estremamente tecnico che ha toccato il centro storico di Corigliano e contrada Piragineti, ha visto il suo arrivo in Piazza Bernardino Le Fosse, dove i vincitori – di tutte le categorie in gara – sono stati premiati con medaglie e pacchi dono, grazie al contributo di diversi sponsor. 

Il primo a tagliare il traguardo è stato Francesco Curia, della Polisportiva Magna Graecia Asd Cassano, che ha percorso in  59 minuti i 17 km del percorso battendo il plurimedegliato Giorgio Calcaterra, classificatosi secondo con un tempo di 1h e 02 minuti. Terzo classificato Luigi Imbrogno, della Cosenza K42, 1h e 02 minuti e 35 sec. Tra le donne le prime tre a tagliare il traguardo sono state Sara Pastore, della Calcaterra Sport Asd, con un tempo di 1h, 15 minuti e 47sec; seconda Faustina Bianco, Asd CorriCastrovillari, con 1h, 24min e 50 sec; terza classificata Janet Luis De Jesus, Sf35-Marathon Cs, con 1h 26min e 33sec.

Nella fase di premiazione un omaggio è stato fatto a Deborah Ferraina che lo scorso 2 settembre in   6 ore e 5 minuti è riuscita a concludere la “Bmw Berlin Marathon” una delle competizioni sportive più famose al mondo, 42.195 metri affrontati l’uno dopo l’altro nonostante sia diabetica e celiaca, un esempio unico di determinazione e voglia di fare.

«La CoRo Pro Marathon da Corigliano a Rossano è andata benissimo – ha scritto Calcaterra dal suo seguitissimo profilo facebook – Una super prima edizione alla quale auguro eterna vita. Io sono arrivato secondo dietro al bravissimo Francesco Curia che già dal terzo km, quando la salita si è fatta impegnativa, si è involato verso la vittoria.  Felice del bellissimo week end, auguro una splendida giornata a tutti voi che mi seguite. Grazie»

Oltre alla Pro Marathon tra piazza Le Fosse e Via Nazionale è stata allestita la seconda Isola dello Sport, con gare di atletica per i più piccoli, esibizioni di karate e judo, scacchi, calcio, bicicletta, scherma, il tutto coronato dall’esposizione delle 500 d’epoca grazie al Club 500

Una giornata di festa e divertimento con tante famiglie e bambini grazie alla presenza dei diversi stand delle associazioni sportive presenti, al Club delle 500  e al Moto Club Rossano “Stefano Acri – Maurizio Greco” per il prezioso apporto nella sicurezza dell’evento.

Il tutto è stato possibile grazie alla fondamentale collaborazione delle associazioni sportive, che hanno aderito al primo Forum dello Sport, fortemente voluto dal sindaco Stasi, che dopo il ritorno su strada della “Corri e Cammina” ha raggiunto questo secondo risultato in vista di altri e nuovi eventi.

«Un evento sportivo bellissimo, una corsa da Piazza Salotto a Piazza Le Fosse che ha attraversato tutta la città. Un modo diverso per vivere la città, per vivere la domenica – ha commentato il sindaco Stasi, presente anche il sabato in piazza Papa Giovanni Paolo II dove ha disputato una partita di volley – circa 100 atleti hanno completato la 17 km. A vincere è stato un atleta di casa, Francesco Curia che ha preceduto il pluricampione del mondo, Giorgio Calcaterra che ringrazio per la preziosa presenza, mentre prima classificata per le donne è stata Sara Pastore. Ma senza alcuna retorica, a vincere sono stati tutti. Gli atleti, le associazioni sportive, i bambini, la città. Continueremo a sviluppare lo sport cittadino, perché ci crediamo e credo che si stia vedendo. Un grazie di cuore ai tanti che hanno collaborato con noi per questo evento.  Lo sport unisce, educa, fa bene. Viva lo sport, viva la nostra città».

Altre foto dell’evento al link

 https://drive.google.com/drive/folders/1EynbwnMuUdhIieH1qJbXIyR84k8KoSu5?usp=sharing

DISAGI IDRICI NEL CENTRO STORICO DI CORIGLIANO CONVOCATA RIUNIONE URGENTE

Il sindaco Stasi ha convocato, nel primo pomeriggio di oggi, una riunione urgente per affrontare i gravi disagi idrici che si sono ripresentati nel centro storico di Corigliano, dopo alcuni giorni in cui erano stati registrati una serie di miglioramenti.

«Ho convocato una riunione d’urgenza, con dirigente di settore, fontanieri, gestore degli impianti comunali, per fare il punto – ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi – La sorgente del Fallistro, di competenza della Sorical, continua a portare al serbatoio dell’acquedotto circa 5 litri al secondo in meno.   Secondo i tecnici dell’Azienda Regionale la diminuzione potrebbe essere frutto di una minore portata della sorgente causata dalla siccità. Ad ogni modo stanno continuando a verificare eventuali perdite sulla condotta. Inoltre dalla riunione é emerso una forte diminuzione di portata anche dai nostri impianti della Iacina, ed in queste ore i tecnici sono al lavoro per individuare soluzioni che recuperino l’acqua che sta venendo meno». 
«La diminuzione generale delle falde causata dalla siccità é un problema che, in luoghi dove la rete è più vetusta e delicata come al centro storico di Corigliano, diventa immediatamente grave – ha concluso il primo cittadino –  Stiamo lavorando senza sosta su impianti e rete per superare i disagi alla nostra popolazione».

Scuola Santa Chiara, il burocratese è la lingua di chi ha torto. 

Santa Chiara, a domande semplici si diano risposte chiare.

 Quando chi dovrebbe rappresentare il territorio, si fa suggerire le risposte da qualche burocrate, abbiamo già capito che non sa farlo. Quando chi dice di fare politica, quindi dovrebbe occuparsi del bene comune, piuttosto di risolvere i problemi, li crea, vuol dire che fa un’altra cosa. 
Questo è abbastanza chiaro dall’ultimo comunicato letto sulla questione della scuola Santa Chiara, che più che scritto da un consigliere provinciale di maggioranza, sembra scritto da un funzionario della Germania Est, ingarbugliando e cercando di prendere in giro la gente con cose complicate, quando la questione è semplice semplice. 
La Provincia intende fare i lavori alla scuola? Ha messo le poste in bilancio oppure ha fonti di finanziamento per rendere quegli spazi adeguati? Risposta semplice, si o no. Al massimo la risposta può essere “ci stiamo lavorando”, perché amministro e so quante difficoltà si possono riscontrare, ma senza aggiungere fesserie.
Neanche il più rimbambito degli alieni crederebbe che la questione degli anni possa essere un problema, visto che parliamo di corsi scolastici ed che la giunta comunale ha già deliberato la cosa più difficile ed importante sotto il profilo politico: il comodato d’uso gratuito. 
Anche questa è una cosa molto semplice, senza giri di parole, senza burocratese: l’Amministrazione vuole che l’istituto San Nilo si espanda usando spazi comunali? Risposta, si, al punto da dare un intero fabbricato gratuitamente, delibera n. 326 del dicembre 2021. Due righe con domanda e risposta. Prima di consegnare le chiavi, per garbo e per agevolare il percorso, abbiamo persino fatto un’ordinata al fabbricato.
Del resto questa dei pochi anni non è la prima barzelletta registrata sulla questione. Allora con altrettanta semplicità, chi ha responsabilità di Governo, al posto di scrivere comunicati stampa da fan club, individui soluzioni per raggiungere gli obiettivi. 
L’Amministrazione Comunale ha già accertato, formalizzato e dichiarato la propria volontà, senza chiacchiere.
IL SINDACO
FLAVIO STASI

EMESSA ORDINANZA PER DISCIPLINARE IL VERDE URBANO

L’espansione radicale di alberi, non adeguati all’arredo urbano, ha creato in diversi punti della città delle problematiche relative alla viabilità automobilistica e pedonale che devono essere affrontate urgentemente e con decisione.

Dopo aver effettuato già interventi di questo tipo, e dopo analisi e sopralluoghi degli uffici comunali preposti, con l’Ordinanza Sindacale n.167 del 06/1072022 il Sindaco Stasi ha disposto interventi in C. da Fellino e C. da Pennino.

Nelle suddette aree è stata segnalata la presenza di alberi di pino e di ficus che hanno compromesso in maniera rilevante sia il manto stradale che i marciapiedi, rendendo a tutti gli effetti pericoloso il transito veicolare e quello pedonale, in particolar modo rendendo quasi impossibile il transito dei disabili.

Inoltre, con la medesima ordinanza, il Sindaco ha disposto la verifica delle condizioni di sicurezza anche in via Aldo Moro, località Scalo di Rossano, e via Oceano Indiano, località Torricella superiore.

Il provvedimento sindacale prevede l’espianto oppure, in caso di impossibilità di espianto, l’abbattimento con sostituzione, di tutti gli alberi indicati dalle relazioni degli uffici comunali in via Fellino e località Pennino, collocati su terreni di proprietà comunale, le cui radici hanno sollevato il piano di calpestio, realizzando avvallamenti nel manto stradale. In caso di espianto sarà prevista la ripiantumazione degli alberi in altre aree comunali idonee alla presenza a lungo termine. In ogni caso gli alberi saranno sostituiti con nuove piante diverse da quelle precedenti e compatibili con l’urbanizzazione delle zone.

«Mettere mano all’arredo urbano verde non è mai una scelta semplice – ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi – ma realmente non si comprende come in passato siano stati scelti alcuni tipi di piante che oggi hanno letteralmente devastato marciapiedi, strade e stanno danneggiando anche le reti pubbliche. Con questa ordinanza di messa in sicurezza, sostituiremo le piante con alberi adeguati, ripristineremo i marciapiedi e metteremo in sicurezza strade e reti. È una questione di sicurezza, di decoro, di inclusività. Laddove possibile proveremo a ripiantare alcune delle piante rimosse in altre zone, seppur si tratta di una operazione non semplice».

«Questa è una prima zona di intervento – conclude il Primo cittadino – ma dal censimento del patrimonio arboreo comunale che abbiamo effettuato nei mesi scorsi (e che non esisteva prima) probabilmente non sarà l’ultima. Il tutto in attesa di terminare, nei prossimi giorni, la procedura dell’affidamento del servizio di manutenzione del verde comunale, con il quale si punta a valorizzare questo immenso patrimonio»