ENEL, SERVE UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO. STOP MICROPROPOSTE

Enel, serve un investimento complessivo. Stop microproposte.

 Nel corso degli ultimi due anni le interlocuzioni con Enel per decifrare il futuro del sito di Sant’Irene sono state molteplici, come tante sono state le occasioni di confronto pubblico anche in Consiglio Comunale.

Ho sempre ribadito al colosso energetico come non sia più accettabile “prendere tempo” e che si sarebbe dovuto definire nel corso del mio mandato il futuro del sito, così come ho sempre sottolineato l’obiettivo inderogabile dell’Amministrazione di realizzare il lungomare unico e quindi l’esigenza che Enel lasci gli spazi a disposizione della comunità ed investa in progetti compatibili ed ecosostenibili. Purtroppo, nonostante grande disponibilità, non sono stati fatti significativi passi in avanti e risulta quindi necessario sollevare nuovamente la questione.

Alla luce delle possibilità aperte dal PNRR, è giunto il tempo di assumere impegni seri, senza più proporre microinterventi privi di impatti significativi sul territorio che quindi, a questo punto, non interessano più se non inquadrati in un piano di rilancio complessivo ed ecosostenibile del sito produttivo: questa è la posizione espressa nei confronti dei diretti interessati e che ribadisco, quindi, pubblicamente affinché sia patrimonio collettivo e possa essere condivisa dalle rappresentazioni sindacali e di categoria calabresi.

Enel, la Regione Calabria ed i Ministeri competenti non possono fingere, nell’ambito del Piano di Ripresa e Resilienza, che il sito di Sant’Irene non esista o relegarlo a “questione marginale”: è necessario non perdere più tempo e condividere un progetto complessivo ed investimenti seri, compatibili con gli indirizzi del territorio a partire dalla unificazione del lungomare, che guardino al futuro ed alla voglia della nostra terra di contribuire alla crescita del Paese.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

SANITÀ: CHIEDIAMO CONCRETEZZA

SANITÀ, APPRENDIAMO CON FAVORE
LE PAROLE DEL COMMISSARIO LA REGINA
MA CHIEDIAMO ANCHE CONCRETEZZA

 

 Siamo rassicurati delle parole del commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, ieri nuovamente in città per un sopralluogo allo Spoke Giannettasio, rispetto al fatto che i lavori per l’Utic (Unità di terapia intensiva coronarica), fortemente voluta dal sindaco Stasi, procedano spediti e che, per fine marzo, dovrebbero essere completati così come è un bene che sia stato sollevato anche l’attuale problema del reparto di Rianimazione che sarà oggetto di una revisione, è bene poi ricordare che è necessario inaugurare in tempi strettissimi la nuova ala del Pronto Soccorso del Compagna e iniziare a concretizzare il tema del laboratorio di emodinamica, un servizio salvavita fondamentale. Ad oggi l’utenza dell’area di Corigliano-Rossano, Sibaritide e Sila Greca se colpita da un serio problema cardiaco viene dirottata altrove. Un divario che è necessario colmare con urgenza.

Leggiamo con soddisfazione anche delle parole spese per il personale sanitario che ha affrontato e sta affrontando un periodo durissimo di lavoro in emergenza, grazie allo sblocco delle procedure concorsuali a cui si sta lavorando e allo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione di infermieri e personale Oss.

Apprendiamo poi con favore che il commissario abbia a cuore la nostra sanità tanto da voler essere qui “una volta a settimana”.

Stiamo interloquendo costantemente con i vertici aziendali sanitari e continueremo a farlo perché i problemi sono tanti e abbiamo necessità di ottenere risultati, quindi oltre a essere rassicurati, come Amministrazione, vogliamo fatti, così come ci chiede la comunità. La salute dei nostri concittadini è e sarà sempre al primo posto nelle nostre priorità, alle parole ora serve far seguire la concretezza delle azioni.

QUESTIONE RIFIUTI: SISTEMA ORMAI IMPLOSO

Questione rifiuti: sistema ormai imploso

Quello che stanno vivendo i sindaci in questi giorni è sconfortante: un blocco totale, causato in parte da procedure amministrative, in parte dall’assenza di siti dove conferire gli scarti di trattamento.
In questi giorni nemmeno i costosissimi circuiti extra-regionali sono stati accessibili mentre la discarica di Cassano è rimasta inattiva a causa della inerzia di chi avrebbe dovuto emettere una ordinanza per autorizzare i conferimenti.
I cittadini sono esasperati, così come lo sono gli addetti alla raccolta e gli amministratori locali.
Grazie ad un intervento regionale domani dovrebbero riprendere i conferimenti per alcuni giorni, ma senza alcuna prospettiva né certezza. È evidente che questa situazione, che oltre ad insozzare le nostre città grava anche economicamente sui Comuni, non è più sostenibile. Servono soluzioni definitive e complessive che i sindaci non hanno il potere di concretizzare.
Nel frattempo, come rappresentante delle istituzioni non posso che scusarmi con i cittadini per i disagi causati da questa insostenibile situazione.

IL SINDACO
FLAVIO STASI

SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE DELLE CITTÀ RISCHIAMO DI PERDERE 200 MILIONI DI EURO

SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE DELLE CITTÀ
RISCHIAMO DI PERDERE 200 MILIONI DI EURO

 

 Mentre siamo tutti interessati, giustamente, a trovare il modo di mettere a terra più fondi possibili a valere sul PNRR, credo sia necessario riflettere su fondi ed interventi già destinati che, invece, rischiamo di perdere.

La cosiddetta “Agenda Urbana 2014-2020”, che prevede quasi 200 milioni di euro di investimenti suddivisi in 8 aree urbane, di fatto, è ferma. Cosenza-Rende, Catanzaro, Reggio Calabria, Corigliano-Rossano, Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia e Gioia Tauro: otto sistemi urbani che sono stati chiamati a pianificare interventi su obiettivi strategici come la competitività dei sistemi produttivi, l’energia sostenibile, l’inclusione sociale, l’apprendimento permanente.

Pianificazioni che hanno creato una legittima aspettativa nelle comunità ed in particolare nel tessuto produttivo, aspettative che però oggi rischiano di essere totalmente deluse, senza alcuna responsabilità delle Amministrazioni Comunali. Infatti, dopo che le strategie urbane erano state approvate dalla Regione nel 2018, la stessa Regione, dopo ben due anni, nella primavera 2020, ha richiesto ai Comuni di definire le operazioni. I Comuni hanno risposto con tempestività e gli interventi sono stati poi approvati dalla Giunta Regionale a settembre 2020. A questa avrebbe dovuto seguire la fase operativa vera e propria, con la stipula delle convenzioni tra Regione e Comuni sui singoli interventi e l’avvio dell’attuazione.

Ad oggi, a quattro anni dall’approvazione delle strategie e ad uno e mezzo dall’approvazione degli interventi, pochissime convenzioni sono state firmate. Il risultato è che un intero ciclo di programmazione dello sviluppo urbano rischia di saltare, viste ormai le imminenti scadenze imposte dai regolamenti comunitari e nazionali (i progetti finanziati dal Por 2014/2020 e dal PSC – Piano Sviluppo e Coesione), che ne rendono, a questo punto, difficilissimo, se non impossibile, il rispetto.

 

Se così fosse, sarebbe un danno enorme non soltanto in termini materiali, ma anche in termini di credibilità delle istituzioni regionali.

Ritengo sia un tema che debba essere affrontato con urgenza dal Presidente della Giunta Regionale. L’urgenza è dettata dal fatto che la normativa prevede che gli interventi, alcuni dei quali molto importanti, debbano essere terminati entro il 2023 (POR) o il 2025 (PSC), mentre, al momento, i Comuni non hanno potuto attivare nemmeno le procedure preliminari.

Il tema diventa ancora più urgente, se si considera che ci si appresta a discutere la strategia di sviluppo urbano 2021-2027: è paradossale che ciò avvenga mentre quasi nulla della programmazione precedente è stata messa a terra. Né, credo, si possa pensare di spostare, sic et simpliciter, la programmazione precedente su quella nuova.

Mi piacerebbe che questi fossero i temi di discussione del dibattito pubblico regionale e mi auguro che il Presidente della Giunta Regionale attivi al più presto tutte le sinergie istituzionali necessarie per sbloccare i fondi dell’Agenda Urbana 2014/20 e aprire la discussione sulla nuova programmazione dello sviluppo sostenibile delle città calabresi.

 

IL SINDACO

FLAVIO STASI

CORIGLIANO-ROSSANO ADERISCE ALL’INIZIATIVA ANCI CONTRO IL RINCARO BOLLETTE

Corigliano-Rossano aderisce all’iniziativa Anci, contro il rincaro bollette

Il comune di Corigliano-Rossano ha deciso di aderire alla protesta simbolica indetta dall’Anci nazionale, Luci Spente nei Comuni, che chiede di spegnere, in segno di protesta simbolica, palazzi e luoghi di riferimento cittadini per far sentire la voce dei sindaci contro il rincaro bollette.

Quindi, domani – giovedì 10 febbraio – verranno spente le luci del Castello Ducale e della Torre dell’Orologio

«Il rincaro dei costi dell’energia – dichiara il sindaco Stasi – ci riguarda direttamente perché se è vero che da una parte stiamo intercettando come Comuni numerose risorse da parte del Pnrr è anche vero che ci troviamo una spesa maggiorata per quanto riguarda il corrente. L’auspicio è che, attraverso questa iniziativa simbolica, si capisca a quali rischi si va incontro. Spegniamo la luce nel nostro comune perché il Governo possa introdurre azioni di sostegno»

«Le risposte dal governo alle nostre richieste non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle ore 20, molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità – Ha dichiarato il presidente dell’Anci Antonio Decaro, che torna sul tema dei rincari delle bollette dopo averlo portato all’attenzione dei sindaci anche nel corso dell’ultimo direttivo dell’Anci. Speriamo che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi. L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Non vorremmo ritrovarci – conclude Decaro – ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio ed erogare servizi ai cittadini».

INCONTRO TECNICO SU GLI “USI CIVICI”

Usi civici: istruzioni per l’uso
Martedì 8 incontro tecnico ore 16

Martedì 8 febbraio alle 16 nella sala delle adunanze consiliari in via Municipio, si terrà il primo incontro di natura strettamente tecnica su: “Usi Civici: istruzioni per l’uso”.
L’amministrazione comunale è convinta che gli Usi Civici non siano retaggi del passato ma una opportunità di ricognizione e di riordino del demanio civico comunale, di sistemazione dei possessi dei cittadini e, soprattutto, trascurato fattore di sviluppo sostenibile, di promozione del territorio e fonte di risorse economiche per i Cittadini e per i Comuni.
L’incontro, di natura tecnica, sarà il primo di una serie di successivi incontri di taglio storico, giuridico, sociologico, ambientale ed economico quali attività di sensibilizzazione ed informazione per la Comunità Locale, unica titolare dei diritti di uso civico.
Com’è noto il consiglio regionale della Calabria, nella seduta del 23 dicembre 2021,ha approvato una nuova proroga dei termini della norma transitoria prevista dalla Legge Regione Calabria n° 18/2007 “Norme in materia di Usi Civici” .
L’Amministrazione Comunale ritiene importante portare a conoscenza dei Tecnici (ingegneri, architetti, geometri, agronomomi, periti agrotecnici) tutte le opportunità previste per gli intestatari di terreni a livello o che occupano in forma arbitraria o comunque impropria terreni (agricoli ed edificatori) appartenenti al Demanio Civico Comunale di Corigliano- Rossano e per conto dei quali i Tecnici dovranno redigere una Perizia Asseverata con Giuramento.

Al fine di garantire che l’iniziativa si svolga nel totale rispetto di tutte le normative anti-covid è necessario quanto segue:
• comunicare la partecipazione entro e non oltre le ore 12:00 di martedì 8 febbraio 2022 al seguente indirizzo email : sportellousicivici@comunecoriglianorossano.eu.
• essere muniti di green pass base ( che si ottiene da tampone negativo in corso di validità, oltre che da vaccinazione e guarigione) in esecuzione del D.L. n. 1 del 7 gennaio 2022 secondo il quale dal 1° febbraio è obbligatorio essere munito del green pass sopra citato per chiunque accede presso i pubblici uffici.

CONTRIBUTI:
– Maria Salimbeni ASSESSORE al Patrimonio e VICE-SINDACO del Comune di Corigliano-Rossano.
– Danilo Fragale RESPONSABILE del SERVIZIO 9 – PATRIMONIO del Comune di Corigliano-Rossano.
– Rita Carolina Laurenzano: TECNICO INCARICATO dello Sportello Usi Civici del Comune di Corigliano-Rossano.

Sarà possibile porre domande e porre questioni inerenti al tema.

QUESTIONE RIFIUTI: SITUAZIONE ANCORA CRITICA

Questione rifiuti: Situazione ancora critica
I Comuni fanno il massimo, ma il sistema è insostenibile

Ritengo opportuno informare la comunità rispetto a quanto sta accadendo relativamente al ciclo dei rifiuti anche alla luce di ricostruzioni, non sempre complete o precise, della situazione attuale che ho avuto modo di leggere.

Partiamo dalla questione “pagamenti” che spesso viene tirata in ballo come causa prima di ogni problema, attribuendo ai Comuni il ruolo di “cattivi pagatori”. Ormai da alcune settimane il problema è di carattere esclusivamente amministrativo, e non finanziario, dal momento che – per ragioni personali – il Direttore dell’ATO si è dovuto assentare, rendendo impossibile la produzione degli atti propedeutici ai pagamenti. In molti, infatti, sono convinti che che l’ATO disponga di una struttura elefantiaca, non sapendo che in realtà amministrativamente è retto da una sola persona, il ché dovrebbe far riflettere. Per cercare di uscire da questa situazione, il Comune di Corigliano-Rossano, come accaduto altre volte, ha dato disponibilità di un proprio funzionario del settore Ambiente per svolgere temporaneamente il ruolo di Direttore, ed in queste ore lo stesso sta procedendo a prendere contezza della documentazione: non si può di certo chiedere ad un funzionario pubblico di firmare atti senza studiarne i contenuti.

Il pagamento dei comuni brutti e cattivi, quindi, in questa fase non c’entra nulla, fermo restando che se ci sono enti comunali che hanno difficoltà a pagare con puntualità, non è detto che sia per mancanza di volontà.

Il secondo problema, questo purtroppo molto più grave e preoccupante, è l’assenza di impianti di conferimento degli scarti.

Ho letto ricostruzioni secondo le quali la chiusura dell’impianto di Bucita imporrebbe l’attivazione di costosi circuiti di smaltimento fuori regione: sbagliato. Gli scarti vanno già da mesi in questi circuiti, e sono sempre più costosi: questa è la ragione per la quale ormai da due anni sostengo che il ciclo dei rifiuti regionale scoppierà come una bolla perché insostenibile dal punto di vista finanziario, e che serve un intervento della Regione perché né i comuni né le aziende saranno in grado di reggere. L’aumento dei costi ricade sui comuni e sulle comunità, sterilizzando gli effetti positivi della differenziata e scoraggiandola, aggravando ulteriormente il problema.

Ad ogni modo i potenziali siti di conferimento restano pochi ed insufficienti, e per quantità residuali a Cassano, San Giovanni, in parte a Lamezia e così via.

In prospettiva esiste il progetto di realizzare un nuovo sito a San Giovanni in Fiore, anche di stoccaggio, ma è evidente come per uscire dalla fase attuale serva una soluzione straordinaria che i singoli comuni – e probabilmente neanche l’ATO – sono in grado di mettere a terra.

Questa situazione è la conseguenza della eredità nefasta di anni di commissariamento, che ha lasciato un sistema impiantistico deficitario soprattutto in provincia di Cosenza, ma anche della legge istitutiva degli ATO che – di fatto – ha passato a questi organi assembleari molte responsabilità ma pochissimi poteri. La legge è del 2014 ed ebbi modo di sottolinearlo proprio nella Commissione Regionale competente: forse dopo sette anni è giunto il momento di modificarla.

L’Ufficio di Presidenza dell’ATO si riunirà nuovamente lunedì prossimo provando a trovare ad affrontare per l’ennesima volta questa situazione.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

STAGIONE TEATRALE 2022: CINQUE SPETTACOLI, DUE TEATRI QUALITÀ, MUSICA, STORIA E DIVERTIMENTO

Stagione teatrale 2022: Cinque spettacoli. Due teatri. Qualità, musica, storia e divertimento

 «Abbiamo deciso di scommettere su una programmazione teatrale in grado di guardare al contemporaneo e al tempo stesso salvaguardare la tradizione. Una scelta in continuità con il lavoro fatto fino ad oggi dall’amministrazione, con la precisa volontà di dare valore ai due teatri storici cittadini, Paolella e Valente, scommettendo su un cartellone che coinvolga i due contenitori culturali della città in dialogo tra loro».
L’assessore alla Cultura, Alessia Alboresi, così presenta la stagione teatrale 2022 di Corigliano-Rossano, che, mercoledì e giovedì prossimi – 9 e 10 febbraio 2022 – partirà con il primo spettacolo in cartellone: «Il teatro nasce per costruire una comunità. Dopo lockdown e chiusure sono fortemente convinta che adesso si possa ricominciare a ricostruire comunità anche attraverso occasioni culturali».
«Riaprire i teatri è una grande gioia – afferma il direttore artistico della stagione teatrale Antonio Maria D’Amico – Le difficoltà indubbiamente ci sono, ma la soddisfazione per aver messo insieme un cartellone di qualità in poco tempo e con una spesa ridotta è tanta. Questa fase di chiusura è stata lunga ma siamo fiduciosi di tornare alla vita al più presto».
Un cartellone fatto di cinque spettacoli, che diventano dieci, in quanto replicati nei due teatri, un mix di compagnie di professionisti e semiprofessionisti, all’insegna della qualità.

Lo spettacolo che darà inizio alla stagione, mercoledì 9 febbraio al Teatro Valente e giovedì 10 febbraio al Paolella, è “Mi vedo con uno” scritto e diretto da Alessandro Carvaruso, una commedia brillante con protagonista Alessandra De Pascalis, con musiche dal vivo cantate dalla stessa attrice e suonate dal maestro Giovanni Zappalorto e una parte danzata coreografata dal ballerino calabrese Francesco Lappano. L’attrice Alessandra De Pascalis interpreta cinque personaggi diversi che parlano dello stesso argomento: l’atteggiamento degli uomini di fronte alla possibilità di una relazione. I personaggi, ognuno a suo modo, raccontano aneddoti esilaranti che non sono per niente lontani dalla realtà. L’autore con questa opera tra il comico e la verità, presenta personaggi esasperati che raccontano le loro avventure, personaggi femminili apparentemente ridicoli, grotteschi. Ma è chiaro, nel complesso, che il vero intento è quello di prendere in giro l’uomo che risulta smascherato e spogliato della sua (a volte) falsa virilità. Nella perenne lotta tra esigenze femminili e scarsa sensibilità maschile il vincitore è ancora un mistero, e la battaglia è vivissima. Ma forse questo è lo spirito sostanziale della vita, una simpatica lotta che finisce sempre con la ricerca della bella sensazione, non importa quando, che dà poter dire… Mi vedo con uno! (o una)

Intanto si avvia a chiusura la campagna abbonamenti, gestista dalle locali Proloco, che ha riscosso un successo oltre le aspettative. Il costo per cinque spettacoli è di 60 euro più le commissioni.
Gli ultimi abbonamenti rimasti sono acquistabili al link 
L’abbonamento può essere prenotato online o allo 06-0406 (anche WhatsApp) e pagato in contanti nei 45.000 Punti Mooney (bar, tabaccherie, edicole), oppure acquistato direttamente online con carta di credito e prepagata.
I biglietti singoli saranno messi in vendita, se resteranno posti liberi, dal giorno 8 febbraio 2022. I prezzi dei singoli spettacoli varieranno da un min 10 euro ad un massimo di 20 euro

Teatro VALENTE 
Teatro AMANTEA-PAOLELLA