CONFERIMENTO RIFIUTI: POSSIBILI DISAGI NEI PROSSIMI GIORNI

Nei prossimi giorni potrebbero verificarsi alcune difficoltà nella raccolta, per cause indipendenti dall’amministrazione e dalla ditta incaricata del servizio, a causa della chiusura del sito di Bucita. Attualmente parte dei rifiuti di Corigliano-Rossano, viene conferita a Calabria Maceri, a Rende. In quantità estremamente ridotta rispetto a quanto prodotto. L’amministrazione comunale è in stretto contatto con le autorità dell’Ato Cosenza per una celere risoluzione del problema.

PRESENTAZIONE SERVIZIO IGIENE URBANA AREA DI ROSSANO

L’Amministrazione Comunale e l’azienda Ecoross incontrano gli operatori dell’informazione
per illustrare il servizio di igiene urbana area Rossano

La conferenza stampa, aperta al pubblico, giorno mercoledì 17 novembre, ore 10.30 nella Sala Rossa di Palazzo San Bernardino, illustrerà il servizio di igiene Urbana con particolare attenzione alle aree del centro Storico di Rossano e di Donnanna in cui sarà sperimentato il porta a porta spinto, implementando quello già presente a Schiavonea e nello Scalo di Corigliano.

Si tratta di un progetto ponte, della valenza di un anno, in attesa dell’approvazione del Nuovo Piano Unico di Igiene Urbana, già approvato in Commissione ambiente e che rappresenta un altro passo in avanti, così come previsto nelle linee di mandato per l’unificazione del servizio unico della nostra comunità.

Saranno presenti il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, l’assessore all’Ambiente, Damiano Viteritti, il presidente della Commissione Ambiente, Liliana Zangaro, il responsabile dell’Ufficio Ambiente ed Energia, Francesco Maria Favaro
Per l’Azienda Ecoross, saranno presenti, l’Amministratore unico Walter Pulignano e il Responsabile dei Servizi di Igiene Urbana Simone Turco.
L’evento, aperto al pubblico, si terrà nel pieno rispetto della normativa vigente anti-Covid.
Obbligatorio il green pass.

CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE

È stato indetto, in seconda convocazione e in modalità mista, il consiglio comunale, nella sala delle adunanze consiliari, in Piazza S.S. Anargiri per il giorno 16 novembre alle ore 15.

Otto i punti all’ordine del giorno:

 1. Approvazione verbale seduta precedente.

2. Comunicazioni del Sindaco.

3. Richiesta convocazione C.C. del gruppo di minoranza ex art. 39 prot. n°85412 del

7 settembre 2021 avente ad oggetto: Problema disabilità alla luce della delibera

di giunta Regionale n°394 del 17.08.2021.

4. Richiesta convocazione C.C. del gruppo di minoranza ex art. 39 prot. n°90816 del

21 settembre 2021 avente ad oggetto: a) Enel, progetto e sviluppo futuro; d)

Campi sportivi, degrado.

5. Richiesta convocazione C.C. del gruppo di minoranza ex art. 39 prot. n°101121 del 18 ottobre 2021 avente ad oggetto: “a) Fondi Pinqua, progettualità futura; b) Questione tutela dei bambini e dei ragazzi diversamente abili nelle scuole di Corigliano-Rossano; c) Questione mensa scolastica; d) Lavoratori in mobilità della Città di Corigliano-Rossano; e) Povertà e disagio sociale in città – azioni di contrasto”.

6. Interrogazione a risposta orale del Consigliere Adelina Olivo all’Assessore ai LL.PP.

avente ad oggetto: “Ripristino muro di contenimento crollato in zona San Marco”.

7. Interrogazione a risposta orale del Consigliere Adelina Olivo al Sindaco avente ad oggetto: “Rendiconto stagione estiva 2021”.

8. Interrogazione a risposta orale del Consigliere Francesco Madeo al Sindaco avente ad oggetto: “Procedimento disciplinare Ing. Francesco Castiglione”.

 La tolleranza per l’inizio dei lavori del consiglio comunale (art. 38 vigente regolamento sul consiglio comunale) viene ridotta a massimo di 15 minuti per decisione unanime dei capigruppo. È possibile seguire la diretta streaming audio-video della seduta consiliare, mediante accesso al seguente link: http://consigli.cloud/coriglianorossano

IL PRESIDENTE

DEL CONSIGLIO COMUNALE

Avv. Marinella GRILLO

SICUREZZA E VIVIBILITÀ NELLE SCUOLE SONO UNA PRIORITÀ DELL’AMMINISTRAZIONE

Sicurezza e vivibilità nelle scuole sono una priorità dell’amministrazione

La sicurezza e vivibilità delle scuole nel territorio cittadino è sempre stata una priorità per questa amministrazione, per quanto di nostra competenza.

Alla prima segnalazione arrivata dalla dirigente della scuola media di primo grado nel plesso Toscano, da qualche anno parte integrante del comprensivo “Costabile Guidi”, della presenza di un ratto nei corridoi dell’istituto, si è provveduto nell’immediato alla nuova derattizzazione e disinfestazione. Tale segnalazione è risultata poi essere infondata ma ugualmente diffusa e purtroppo assurta agli oneri delle cronache nazionali, con conseguente danno all’immagine di tutta la città.

Purtroppo, stessa risonanza non ha avuto il grave atto vandalico accaduto nella stessa scuola il giorno successivo, evento che non ha suscitato nessuna indignazione social, probabilmente perché nessun solerte gruppo politico o cronista ha potuto attribuirne la responsabilità all’amministrazione comunale.

L’istituto è stato fatto oggetto di numerosi atti di vandalismo – intasati servizi igienici, divelte porte, svuotati estintori – che hanno costretto l’amministrazione, sempre su invito della dirigente scolastica, a interrompere le attività didattiche il tempo necessario per la messa in sicurezza dell’edificio.

Nella giornata di ieri, sabato 12 novembre, abbiamo ricevuto una richiesta di derattizzazione, da parte dell’istituto scolastico Leonetti di Schiavonea, di un’area privata, adiacente alla scuola, da tempo diventata una discarica. Gli uffici competenti sono già al lavoro per provvedere alla sanificazione dell’area in oggetto.

«Una situazione di cui come amministrazione, per quanto di nostra competenza, ci occuperemo – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali, Alessia Alboresi – nel frangente rivolgiamo un appello ai cittadini, intanto a segnalare a chi di competenza situazioni di degrado o disagio e nel contempo invitiamo i solerti e attenti movimenti politici presenti sul territorio ad aiutarci nella lotta contro l’inciviltà e il degrado, denunciando chi butta rifiuti dove non dovrebbe, creando, quindi, come conseguenza il proliferare di topi o altri animali infestanti, ad esempio. Dare istanza alla voce della gente comune passa anche e soprattutto dall’educazione ambientale, dal richiamo alle norme di civiltà, all’insegnamento ai più piccoli del valore del bene comune, dell’importanza di mantenere nelle migliori condizioni possibili le aree di utilizzo condiviso. Azioni che, come Amministrazione, stiamo compiendo, con le “Giornate Ecologiche” la prima delle quali è stata tenuta nel plesso “Don Lorenzo Milani”, a via Nizza pochi giorni fa. O l’iniziativa, a cui ho preso parte, il sei novembre, atta a creare un bosco diffuso, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e i Carabinieri della Biodiversità, proprio nell’istituto comprensivo Leonetti. Giorno in cui sono stati piantati una serie di alberi, contribuendo così alla creazione di un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di piante di specie autoctone che cresceranno accompagnandoci in un percorso che ha come scopo aumentare la qualità ambientale»

 

LA STAGIONE DEI CONCORSI È PARTITA E VA AVANTI


DIAMO NUMERI, CHIARIMENTI E DATI

CORIGLIANO-ROSSANO, 12 novembre 2021 – La stagione dei concorsi del Comune di Corigliano-Rossano è partita e va avanti.

Quanto emerge dal dibattito pubblico cittadino rispetto alle questioni del reclutamento della Pubblica Amministrazione, come per altre questioni, è a tratti surreale e richiede, evidentemente, dei chiarimenti inequivocabili.

Sono di ritorno da una Assemblea Nazionale ANCI molto partecipata, una delle più partecipate di sempre, durante la quale i problemi principali evidenziati da Comuni di ogni dimensione e latitudine, in particolare al Mezzogiorno, sono la carenza di personale e la complessità delle procedure. Non è un caso che, stando alle parole dei vari esponenti di Governo intervenuti, si stia andando verso una ulteriore semplificazione per il reclutamento a tempo determinato fino al 2026, una modalità che noi abbiamo di fatto anticipato all’inizio del mandato proprio alla luce delle difficoltà nell’espletare le procedure tradizionali.

Come Ente abbiamo addirittura previsto, nella programmazione triennale, delle figure a tempo determinato, col compito specifico di supportare gli uffici nel dare risposta alle istanze dei cittadini finalizzate all’efficientamento energetico e termico delle case, ben prima che il Governo, di fatto, promuovesse e finanziasse la stessa cosa.

Nel contesto di difficoltà profonda e diffusa, dunque, la programmazione dell’Ente è stata ed è tutt’altro che deficitaria, spesso anticipando gli scenari prodotti dalla pandemia e dagli adeguamenti normativi.

È privo di ogni fondamento sostenere che attraverso procedure di mobilità e di accesso a graduatorie di altri enti – modalità utilizzate periodicamente in via del tutto residuale  –  si precludano occasioni di lavoro ai nostri concittadini: quasi sempre, per ovvie ragioni, a rispondere alle manifestazioni di interesse sono proprio nostri concittadini o comunque residenti del nostro comprensorio i quali, nel corso del tempo, hanno partecipato a procedure selettive in altri enti, così come alle nostre partecipano da altri territori. Siamo alle banalità.

Per quanto riguarda gli Lsu-Lpu, è certamente vero che la procedura di stabilizzazione è stata avviata dal Commissario Prefettizio. È però altrettanto vero che nei mesi successivi molte Amministrazioni abbiano rallentato alla luce di timori rispetto a mancati adeguamenti normativi o stanziamenti da parte del Governo: se così non fosse, la questione LSU-LPU non sarebbe ancora oggetto di discussione su tutti i tavoli regionali tra sindaci. Non solo noi non ci siamo fermati, ma quella di Corigliano-Rossano è probabilmente l’unica Amministrazione ad aver aumentato, fin dall’inizio, a 30 ore il rapporto contrattuale di questi lavoratori, dando loro maggiori doveri e dignità. Anche in questo caso abbiamo aperto la strada ad altri.

Per quanto riguarda il corpo dirigente, devo ricordare che al nostro insediamento, del nutrito gruppo dirigente dell’ex Comune di Rossano abbiamo trovato soltanto due dirigenti a tempo indeterminato, segno di come l’espletamento delle procedure, evidentemente, non fosse proprio usuale. Ad ogni modo l’Amministrazione ha già programmato e concluso la procedura di selezione per il dirigente a tempo determinato dell’aria finanziaria e dei lavori pubblici, mentre ha confermato inizialmente due dirigenti selezionati dal commissario (Ambiente e Servizi Sociali) anche nel rispetto degli orientamenti giuridici in materia. La procedura per il Dirigente di Polizia Locale a tempo indeterminato, così come quello all’Urbanistica e quello all’Ambiente (alla luce dell’interruzione del rapporto col precedente), è stata programmata con largo anticipo: le difficoltà nella terminazione delle procedure ricadono in ambito gestionale, causate proprio dalla mole di lavoro spropositata rispetto alle forze degli uffici. Ovviamente è compito nostro prendere atto delle difficoltà e provare a porvi rimedio: questa è la ratio, per esempio, di alcune delle ultime rimodulazioni.

Un altro degli abbagli presi da taluni su questo argomento è sicuramente quello dei concorsi in itinere resi difficoltosi dal covid-19 perché banditi sotto forma “tradizionale”, che sarebbero pochi o inesistenti. In realtà queste procedure, tutte avviate dall’attuale Amministrazione, sono:

– Istruttore contabile, t. indeterminato, quasi 700 domande;

– Istruttore amministrativo, t. indeterminato, quasi 1300 domande;

– Istruttore tecnico, t. indeterminato, quasi 300 domande;

– Istruttore di vigilanza, t.  indeterminato, più di 1000 domande;

– Istruttore direttivo amministrativo, t. determinato, riconvertito per titoli durante la pandemia;

– Istruttore direttivo contabile, t. determinato, riconvertito per titoli durante la pandemia;

– Istruttore amministrativo, t. determinato, quasi 700 domande.

Nonostante questo, abbiamo già chiuso le procedure per:

– Istruttori direttivi informatici, t. indeterminato;

– Istruttori direttivi euro progettazione, t. indeterminato;

– Istruttori direttivi tecnici, t. determinato;

– Istruttori di vigilanza, t. determinato (2 volte);

– Istruttori direttivi tecnici, supporto urbanistica, t. determinato.

Inoltre, abbiamo completato un massiccio reclutamento mediante il Centro per l’Impiego per figure esecutive quali muratori, elettricisti, centralisti, fontanieri, esecutori amministrativi eccetera: anche da questo punto di vista, quante volte un’Amministrazione aveva intrapreso la strada del Centro per l’Impiego per assumere personale? Potete immaginare la risposta.

Questa è solo una parte di ciò che è stato fatto ed avviato nonostante la pandemia (in queste ore è stata richiesta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per altre cinque procedure), e devo ammettere che, pur cercando, non mi pare di trovare tantissimi altri comuni che hanno introdotto un’azione di questa portata in giro. Se così fosse, sarei certo che il dato che abbiamo analizzato a Parma sarebbe stato molto diverso da quello reale: nei comuni italiani mancano circa 100 mila dipendenti, a Corigliano-Rossano e non. Chissà perché?

IL SINDACO
FLAVIO STASI

L’INSOSTENIBILE DIFFERENZA TRA UN PIANO E UN RATTOPPO

Credo che sul piano straordinario di manutenzione della rete viaria comunale vadano messi i puntini sulle “i”. Ringrazio il consigliere Scarcello per il suo intervento pubblico, in quanto mi è utile a specificare ciò che, quanto meno a lui, non è chiaro.

Intanto un piano straordinario è un’opera a tutti gli effetti, non un “rattoppo” stradale, ed ha richiesto innanzitutto un censimento delle strade ed una raccolta di interventi necessari, classificandosi in base all’urgenza.

Ha ragione il consigliere quando dice che siamo all’anno zero, per il semplice fatto che le pianificazioni vere partono sempre dalle fotografie attuali, dai censimenti, e noi siamo dovuti partire da zero praticamente su tutto: dal patrimonio immobiliare dei centri storici al verde, passando per le strade e così via.

Non solo: siamo all’anno zero perché una città che richiede quasi 8 milioni di euro per gli interventi di messa in sicurezza di una qualsiasi rete primaria, come quella viaria, certamente qualche problema strutturale lo evidenzia.

Per altro il vero dato della delibera di giunta non è il mutuo, come si vuol far credere, ma l’approvazione di un progetto preliminare (diviso per lotti), facilmente tramutabili in progetti definitivi, e solo con i progetti oggi si può bussare alle porte di una qualsiasi istituzione extra-locale qualora da qui a breve ce ne dovessero essere l’occasione, non con gli agganci politici come si faceva una volta.

Partendo dalla fotografia dell’attualità, i tecnici hanno redatto lo studio di fattibilità di un piano straordinario: un primo livello di progettazione per la messa in sicurezza (non la laccatura in oro) della rete viaria comunale, con una funzionale divisione in lotti. Comprendo che a queste latitudini sembra una blasfemia, ma la messa in sicurezza di una rete primaria non è un’opera dilazionabile; in secondo luogo un progetto del genere rappresenta un’opera vera e propria, un intervento strutturale che con la manutenzione ordinaria (non a caso stiamo ricostituendo le “squadre viabilità”) durerà molto a lungo e che consentirà, fra l’altro, al comune di evitare contenziosi per centinaia di migliaia di euro annui, oltre che rendere la vita più facile a cittadini e visitatori.

Insomma, la retorica dell’aspirapolvere, del padre di famiglia e dell’indebitamento è piuttosto buffa.

Furbate? Investire denaro nelle reti primarie della città, che provenga da mutui o finanziamenti, è un dovere assolto con una procedura trasparente.

Non pagare decine di milioni sui rifiuti, sull’acqua o sull’energia elettrica, semmai, è stata (usando termini molto eleganti) una furbata elettorale, servita a spendere soldi (non propri) creando debiti invisibili ai cittadini che, dopo anni, la nostra Amministrazione sta ripianando. Soltanto per i rifiuti parliamo di circa 15 milioni di euro, con i quali avremmo potuto finanziare due piani straordinari di manutenzione e la realizzazione di un paio di strade nuove.

Anche questo potrebbe sembrare buffo, ma non lo è.

 

IL SINDACO

FLAVIO STASI

SP 188: L’ULTIMA PARAMASSI SARÀ DEMOLITA

SP 188: L’ULTIMA PARAMASSI SARÀ DEMOLITA
I LAVORI INIZIERANNO IL 16 NOVEMBRE

Dopo i rilievi idro-geologici, sono state pianificate le operazioni per la messa in sicurezza del crinale della “Porta dell’Acqua” nel Centro Storico di Rossano che sovrasta la Strada Provinciale 188.

Come è noto, il primo tratto è di competenza provinciale e dall’ottobre 2020 sono in corso i lavori per la messa in sicurezza della prima galleria paramassi che saranno terminati entro il 2021.

Il tratto della S.P. 188 dal km 1+000 al km 1+650, invece, è stato ceduto all’allora Comune di Rossano con verbale del 6 luglio 2005, e l’inizio del tratto di competenza comunale corrisponde quindi con la galleria paramassi più prossima al centro abitato. La funzione della galleria era quella di proteggere la strada da eventuali distacchi dalla parete, così come accaduto nell’ottobre 2018 quando proprio la galleria ha retto l’urto di una caduta massi, subendo uno sfondamento e rendendo necessario un intervento di messa in sicurezza temporanea per consentire la riapertura della strada.

In queste settimane l’Amministrazione Comunale ha avviato i lavori di messa in sicurezza dell’intero crinale di Porta dell’Acqua, compreso il tratto che sovrasta la strada, nell’ambito dei finanziamenti sul dissesto idrogeologico intercettati dall’Esecutivo Stasi che prevedono interventi sull’intero territorio comunale per 5 milioni di euro: nell’area in oggetto è prevista, tra le altre cose, la realizzazione di una rete paramassi che sostituirà, di fatto, anche la galleria di competenza comunale.

Per questa ragione è stato possibile avviare la procedura per la demolizione della galleria con rifacimento del tratto stradale interessato.

I lavori di demolizione partiranno il 16 novembre e dureranno un periodo massimo di 30 giorni, consentendo quindi la riapertura del transito nel mese di dicembre. Nella fase avanzata dei lavori, sarà valutata l’ipotesi di aprire il transito a senso alternato per mitigare i disagi per la popolazione.

La strada di accesso al centro storico, Sp. 177, come è noto, è stata interessata da alcune frane a seguito degli eventi alluvionali dell’agosto 2015, mentre la Sp. 188 è stata interdetta nel dicembre dello stesso anno (per ragioni di sicurezza relative proprio alla prima delle gallerie paramassi) per poi essere riaperta, a senso unico alternato, nell’aprile 2016. Le frane lungo la Sp. 177 sono state ripristinate dopo qualche settimana dall’insediamento dell’esecutivo Stasi.

Al termine dei lavori della prima paramassi di competenza provinciale e di questi lavori per la demolizione della paramassi di competenza comunale, si realizza uno degli obiettivi del programma dell’Amministrazione Stasi che prevede la messa in sicurezza dell’intera strada di accesso al centro storico di Rossano ed il consolidamento nell’intero costone roccioso sul quale poggiano gli abitati da Porta Portello a Porta dell’Acqua.

ECOSISTEMI DELL’INNOVAZIONE, OCCASIONE PERSA?

ECOSISTEMI DELL’INNOVAZIONE, OCCASIONE PERSA?
NECESSARIO RIFLETTERE SUI RAPPORTI
TRA UNIVERSITÀ E TERRITORIO

Il 12 novembre scadono i termini per uno degli avvisi più interessanti degli ultimi mesi, promosso dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, sul tema degli Ecosistemi dell’Innovazione nel Mezzogiorno. Il bando finanzia progetti che uniscono la ricerca innovativa alla riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti degradati o inutilizzati, per un ammontare da 10 a 90 milioni di euro a progetto: si tratta di cifre importanti finalizzate a coprire un periodo di 36 mesi.

I soggetti a dover candidare i progetti all’Agenzia per la Coesione Territoriale, i cosiddetti “proponenti”, sono gli organismi di ricerca, ma in partenariato obbligatorio (almeno tre soggetti) con enti locali e altri soggetti pubblici o privati. È evidente come tale forma di partenariato spinga gli organismi di ricerca, a partire dalle Università, a relazionarsi con il territorio per proporre idee progettuali integrate, utili, lungimiranti, che generino uno sviluppo reale.

Immagino che, per un bando del genere, molti siano stati gli stimoli e le proposte giunte sui tavoli di ogni ateneo, quindi anche della Nostra università, l’Università della Calabria, da più soggetti ed in più ambiti.

Tra questi riteniamo debba essere tenuta in assoluta considerazione l’idea progettuale proposta anche dal nostro Comune sulla rifunzionalizzazione del sito Enel di Sant’Irene, e in particolare dell’area e della struttura occupata un tempo dai vecchi gruppi termoelettrici, attualmente in fase di coibentazione e smantellamento. Anche di questo si è discusso con Enel in queste settimane, e si è giunti alla condivisione di un’idea concreta sullo sviluppo di tecnologie per la filiera dell’idrogeno che non solo aprirebbe uno scenario innovativo, sostenibile e perfettamente integrato di riutilizzo del sito, ma valorizzerebbe anche alcuni tra i più avanzati segmenti di ricerca dell’Unical.

Un’idea progettuale che prevede, dunque, investimenti per allestire nella centrale un importante centro di ricerca che si occupa di produzione energetica ad alto rendimento tramite l’utilizzo di nanomateriali bidimensionali, scissione degli atomi di idrogeno mediante l’utilizzo di grafene, efficientamento dei sistemi di immagazzinamento energetico mediante nanotubi di carbonio eccetera, e con un partenariato importante: la terza città della Calabria, Enel Produzione, Unical e Cnr.

Il problema è che all’appello manca il soggetto principale: l’Università della Calabria.

Sono stato uno studente Unical, ne sono sempre stato orgoglioso e sento che l’Ateneo può fare tanto per il territorio, ma solo se si apre, se non si avvita sul Ponte Bucci e le solite suole che lo calpestano (e non parlo degli studenti). La ratio di questa selezione credo sia proprio quella di individuare idee integrate col territorio nella sua complessità ed ampiezza, attraversandolo geograficamente ma anche socialmente, aprendosi quindi, come specificato nel bando, agli enti locali che più di altri enti conoscono luoghi (da riqualificare) e prospettive (da sviluppare).

Ed invece – ad un certo punto – ho appreso attraverso voci di corridoio universitarie che la governance di Ateneo aveva già deciso, praticamente fin dall’inizio, di partecipare al bando con una sola proposta avendo già stabilito anche con quale proposta, scoraggiando di fatto dipartimenti ed altri istituti legati all’Università nel perseguire altre strade. Peraltro, il bando non impone all’Università la partecipazione a una sola proposta progettuale. In altri termini, si possono presentare più proposte per dare la possibilità alla Commissione ministeriale di valutare quelle più rispondenti ai requisiti del bando e quelle più promettenti per lo sviluppo del territorio. Sempre le solite voci di corridoio rivelano che il timore sia proprio quello di mettere in competizione più proposte provenienti dallo stesso Ateneo, con il rischio di affossare quella su cui è già stata presa, di fatto, una decisione.

Conoscendo chi governa l’Unical oggi, non ho dubbi sul fatto che, se effettivamente tali scelte sono state effettuate, queste siano le migliori possibili per l’Unical, ma lo dico con grande chiarezza da Sindaco di una città importante, da cittadino e da ex studente: così non va bene per niente.

L’era post-pandemica, nella sua drammaticità, sta aprendo possibilità di sviluppo inedite negli ultimi decenni, soprattutto nel mezzogiorno, e sta imponendo a tutte le istituzioni (comprese quelle universitarie) approcci e modalità di pianificazione e progettazione inedite: questa è una delle sfide principali del PNRR nel mezzogiorno, e la nostra università non può sentirsi esentata dal dover rispondere a queste nuove esigenze, anche e soprattutto di relazione, integrazione e supporto del territorio.

Un ecosistema dell’innovazione è un luogo di contaminazione tra Università, centri di ricerca, istituzioni e settore privato. Nel massimo rispetto dell’autonomia di ogni ente, relativamente ad una selezione del genere trovo francamente inadeguato e fuori dal tempo l’approccio della Nostra Università, che sembra abbia scelto – senza alcun confronto e senza neanche un minimo di selezione interna o esterna – una confezione, e non un’idea di ecosistema dell’innovazione. Una scelta del genere sta precludendo, di fatto, la competizione positiva tra idee progettuali e percorsi di sviluppo, una preclusione che se è ormai inaccettabile nei luoghi “tradizionali” delle istituzioni, figuriamoci nei luoghi della cultura, della ricerca e dell’alta formazione.

Sia chiaro, il mio non è un attacco: dopo la mia città, credo che la “mia” Università sia il soggetto che più di tutti difenderei a spada tratta ad ogni latitudine, ma credo sia ormai improcrastinabile, anche alla luce della fase di “ripresa e resilienza” che il mezzogiorno si appresta ad affrontare aprire una riflessione sul rapporto tra l’Ateneo ed il territorio complessivamente, partendo proprio dal rapporto con gli enti locali.

Per quanto riguarda il bando, credo che l’Agenzia per la Coesione Territoriale debba prendere atto della difficoltà da parte di potenziali proponenti di idee progettuali ad acquisire la disponibilità delle Università, facendo venir meno – lo ribadisco – la sana concorrenza tra progetti utile ad individuare e finanziare i migliori, col rischio che anche questo percorso rappresenti un’occasione persa per il Mezzogiorno e la Calabria.

Così come l’assenza di risorse umane e del know-how necessari, per gli enti locali del Mezzogiorno, alla redazione di progettualità in grado di interpretare correttamente ed intercettare i fondi ed il principio di sviluppo del PNRR, anche questa è una condizione di partenza nota che richiede, quindi, interventi tempestivi.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

APPROVATO PROGETTO PRELIMINARE PER LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLE STRADE CITTADINE

CORIGLIANO-ROSSANO, 9 novembre 2021 – Il tessuto stradale cittadino sarà riqualificato grazie al piano di manutenzione straordinaria, annunciato dal sindaco già in campagna elettorale, è che prende vita con lo studio preliminare approvato dalla Giunta Comunale in data 4 novembre: un piano che prevede un investimento di 7,4 milioni di euro e la bitumazione di tutte le strade comunali sia delle aree urbane che delle contrade.  Il progetto, approvato all’unanimità, si articola su sette lotti funzionali di intervento.

Come stabilito in delibera di giunta, nelle fasi successive allo studio di fattibilità, che saranno realizzate a breve, sarà integrato l’elenco degli interventi già previsti.

«Abbiamo avviato una progettazione – ha commentato il Sindaco Flavio Stasi – atta a garantire interventi di bitumazione sull’intero territorio comunale e ad innovare il sistema viario per migliorarne la fruizione da parte dei cittadini. Finora per la rete stradale come per altri settori, l’Ente non disponeva di uno studio di partenza che certificasse lo stato di fatto del sistema viario, definendo il quadro complessivo degli interventi. Come per il censimento del verde o del patrimonio immobiliare dei centri storici, questo atto rappresenta una delle fondamenta per la costruzione della città. Ora sarà redatto il progetto definitivo col quale chiederemo il finanziamento: l’obiettivo è quello di realizzare i lavori per la prossima primavera.».

«In questi due anni sono stati numerosi gli interventi di bitumazione effettuati in città – ha dichiarato l’assessore all’Assetto del Territorio, Tatiana Novello – ma le condizioni delle nostre strade richiedono un profondo lavoro di ripristino generale»

Tutti gli atti e la delibera sono visionabili e scaricabili all’indirizzo:  https://bit.ly/3D1SonU