AGGIUDICATA GARA PER LAVORI DI RIGENERAZIONE URBANA A CANTINELLA

Avviata lo scorso fine gennaio è stata aggiudicata negli scorsi giorni la gara per l’appalto integrato che riguarda la progettazione e l’affidamento dei lavori nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana finanziato con fondi PNRR in località Cantinella. Un finanziamento da circa 10 milioni di euro.

Si tratta di fondi intercettati dall’Amministrazione Comunale per la rigenerazione urbana, riversati poi nei fondi PNRR, che cambieranno il volto della frazione, realizzando opere strategiche e servizi che renderanno la città più accogliente, vivibile e sostenibile.
L’aggiudicatario della gara è il costituendo RTI ATI CONPAT – ELP SRL – Gencarelli Sergio – Capogruppo/Mandataria CONPAT con sede legale in Roma.
L’intervento prevede il recupero e la valorizzazione, finalmente, della struttura dell’ex consorzio con laboratori, sale esposizioni agrumicole, spazi per servizi comunali: la realizzazione dell’autostazione che sarà realizzata su una nuova strada di collegamento tra via Favella della Corte e la Provinciale 252; la sistemazione di via Tintoretto come viabilità alternativa a via Buonarroti; la realizzazione di parcheggi, spazi verdi, rotonde, marciapiedi fino al piazzale ed alla strada di collegamento della scuola.

«Dall’autostazione alla riqualificazione dell’area ex Consorzio, dalla realizzazione di parcheggi al collegamento con San Nico, come amministrazione ci stiamo attivando fattivamente – dichiara l’assessore all’Assetto Urbano, Tatiana Novello – per dare una nuova e più vivibile identità a Cantinella con un progetto complessivo di rigenerazione urbana»
«Con l’aggiudicaione della gara proseguiamo su percorso che cambierà il volto di Cantinella – dichiara il sindaco Flavio Stasi – un intervento da circa dieci milioni di euro, il più importante progetto che siamo riusciti a finanziare insieme a quelli dei PINQuA e che, come per la metanizzazione, darà risposte che quest’area della città aspettava da decenni»

AREE MERCATALI E FIERE INCONTRO DELL’AMMINISTRAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Negli scorsi giorni si sono incontrati alla presenza del vicesindaco con delega al commercio e alla programmazione economica, Maria Salimbeni, i rappresentanti di categoria di diverse associazioni – tra cui ACON, ANA UGL, ANVA CONFESERCENTI COSENZA, ASSNALI, LA BIZANTINA, CONFARTIGIANATO COSENZA, CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L’ITALIA e ASSOCIAZIONE AMBULANTI ITALIANI CONFARTIGIANATO –  per discutere dello stato e del futuro delle aree mercatali e delle fiere, insieme a responsabili e funzionari del servizio SUAP – Sportello Unico Attività Produttive. Un incontro all’insegna di una serena e proficua collaborazione dove sono stati affrontati molti temi ed argomenti vari, dallo spostamento logistico a quello dei calendari.

 Il vicensindaco Salimbeni ha introdotto i lavori ponendo l’attenzione prima di tutto sul mercato del centro storico di Corigliano, che le rappresentanze vorrebbero fosse spostato in un’altra area e che hanno chiesto quali saranno le caratteristiche della sua prosecuzione futura. Il tema dello spostamento delle aree mercatali è già noto, ed è stato anche oggetto di atto di indirizzo della Giunta, ma deve essere letto ed indirizzato alla luce della normativa vigente. Successivamente il rappresentante del SUAP, la dottoressa Lara Felicetti, ha ripercorso gli ultimi atti posti in essere dall’amministrazione, il bando del 2021 per il rinnovo delle concessioni mercatali e i passati interventi che avevano reso il quadro poco chiaro ed instabile. È stato comunicato alle associazioni di categoria, in merito ai rinnovi delle concessioni che l’iter è quasi giunto alla sua conclusione, così da avere un quadro finalmente ben definito e chiaro. L’amministrazione, inoltre, si sta occupando di un riordino generale di tutte le aree mercatali e fieristiche.

I rappresentanti di categoria hanno potuto esporre le loro richieste riguardanti  una presenza maggiore della Polizia Locale, gli adempimenti burocratici, il ruolo degli spuntisti ed altre questioni che possano portare ad una riqualificazione concorrenziale e generale di tutte le aree mercatali e fieristiche. Si è affrontato anche il tema della re-istituzione mercato del di Cantinella e delle zone di posteggio per quello di Schiavonea. La suddetta procedura è stata preceduta da una serie di incontri con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative nel territorio locale, finalizzate alla condivisione e alla concertazione del perseguimento del fine prefissato da questa amministrazione in tema di riordino del commercio sulle aree pubbliche, in ossequio alle disposizioni normative vigenti in materia di rinnovo delle dette concessioni. Il rinnovo era propedeutico al riordino di tutte le concessioni per il commercio su area pubblica rilasciate dai due ex Comuni a seguito dell’avvenuta fusione nel comune unico di Corigliano- Rossano.

Sono stati esposti molti altri temi riguardanti anche tutte le varie aree, come la richiesta di spostamento anche del mercato di Rossano Centro Storico, per un maggior coinvolgimento della cittadinanza.

«Ogni incontro con le categorie è sempre importante e proficuo, specie quando avviene in piena e leale collaborazione – ha dichiarato il vicesindaco Salimbeni – perché permette alla politica di sentire la voce degli operatori, le loro richieste riguardo il miglioramento generale della situazione. La riorganizzazione delle aree mercatali è un tema complesso che investe molti operatori economici della nostra città unica e che l’amministrazione sta affrontando portando a termine iter di provvedimenti importanti»

ALLA DELEGAZIONE COMUNALE DI CANTINELLA SARÀ POSSIBILE IL RILASCIO DELLA CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA

Un nuovo fondamentale servizio si aggiunge, a quelli già presenti, alla delegazione comunale di Cantinella, dagli scorsi giorni, infatti, il comune si è dotato di una nuova postazione ministeriale per il rilascio delle carte d’identità elettroniche (CIE).
Si tratta di postazioni di lavoro che comprendono, oltre alla dotazione informatica base, uno scanner di impronte digitali per la rilevazione di due impronte digitali una dalla mano sinistra e l’altra dalla mano destra rispettivamente, un lettore di codici a barre per l’acquisizione del codice fiscale dalla nuova CIE (in fase di rinnovo) o dalla tessera sanitaria e un lettore della CIE per verificare, su richiesta del cittadino, la corretta stampa del documento. Strumenti forniti dal Ministero dell’Interno.

La CIE è l’evoluzione della carta di identità in versione cartacea è dotata di un microchip contactless che contiene i dati personali, la foto e le impronte del titolare, protetti da meccanismi che ne prevengono la contraffazione e la lettura impropria; le informazioni per consentire l’autenticazione in rete da parte del cittadino a servizi online erogati da pubbliche amministrazioni e imprese; ulteriori dati per servizi a valore aggiunto, in Italia e in Europa.
L’aggiunta di questo nuovo servizio in località Cantinella eviterà ai residenti di doversi spostare in altra sede per ottenere il rilascio del documento di identità.

«Un piccolo servizio ma di grande utilità per la cittadinanza, che conferma l’attenzione di questa amministrazione verso le contrade e le zone periferiche – afferma il sindaco Flavio Stasi – in particolare a Cantinella da anni si lavora su più fronti, dalla metanizzazione ai progetti di rigenerazione urbana»

STECCATO DI CUTRO, NON È UMANO RESTARE INDIFFERENTI

Ci sono fenomeni complessi, che riguardano la storia dell’umanità, che determinano l’esistenza di migliaia di persone e che non si possono banalizzare. Tra questi le migrazioni.

Soprattutto ci sono linee che l’umanità non dovrebbe mai superare ed invece continua a travalicare, per superbia o indifferenza.

Ci sono uomini e donne, bimbi ed anziani, che stanno morendo sotto le bombe in est Europa ed a Gaza, oppure in mare, inseguendo una speranza, come accadde esattamente un anno fa a largo di Steccato di Cutro. É umano restare indifferenti? Chiedetelo a Vincenzo, il pescatore che ha salvato i pochi superstiti di quella strage e che non riesce più a fare il suo mestiere, ad andare in acqua, perché “gli sembra di raccogliere ancora corpi”.

Sappiamo tutti che non è umano restare indifferenti, e la nostra é una città umana, che non dimentica.

IL SINDACO
FLAVIO STASI

SETTORE IDRICO, LAVORI IN CORSO SU VIA CIPRO E CONTRADA PIRAGINETI

Sono in corso ulteriori lavori nel settore idrico che riguarderanno la zona di Sant’Angelo, dopo un primo intervento sabato 24, nella mattinata odierna, gli addetti del servizio Reti e Manutenzione comunale sono al lavoro per riparare una nuova perdita registrata in via Cipro.
Nel tempo dell’intervento potrebbero verificarsi disagi nella regolare erogazione idrica nella zona interessata.

Sempre nella mattinata odierna causa di alcuni lavori straordinari sul pozzo idropotabile sito in località Piragineti potrebbero verificarsi problemi di approvvigionamento idrico nell’omonima contrada.
Il servizio Reti e Manutenzione è al lavoro dal mattino presto per portare a termine il lavoro nel più breve tempo possibile. 

È attivo servizio autobotte al numero verde 800221116

L’eterna dimenticanza delle Ferrovie per lo Ionio. Si discuta della Alta Velocità, quindi della Praia-Tarsia

Ci sono conti che il nostro territorio deve chiudere, altri che deve riaprire. Di certo è giunto il momento di riaprire quello della storica dimenticanza delle Ferrovie, intese come di mezzo di trasporto e come società, nei confronti dello ionio: un conto amarissimo a carico dei cittadini.

La prova dell’esistenza di tali dimenticanze si riscontrano anche in alcuni episodi di queste settimane. In primis la chiusura della linea per i lavori di elettrificazione che vengono fatti da giugno a settembre: perché non farli solo a Ferragosto, Pasqua e Natale?

Lungi da noi voler ritardare questi importantissimi lavori, ma è evidente come l’enorme problema della mancata elettrificazione della ferrovia ionica non risentirebbe troppo dell’attesa di ulteriori tre mesi (evitando la chiusura estiva) alla luce dei trent’anni di ritardo con i quali questa opera viene presentata.

Oppure si pensi alla enorme difficoltà che si sta facendo per riuscire a non far perdere una misera coincidenza per il Sibari-Bolzano: tragicomico.

Lo dico col massimo rispetto per tutti coloro che lavorano nelle ferrovie, a tutti i livelli: il problema non credo sia la serietà di tecnici ed amministrativi, bensì la percezione del problema e del territorio da parte delle strutture politico-aziendali che sono convinte, da decenni, che lo ionio non sia una cosa che li riguardi, come se fossimo in un’altra nazione o continente.

La vicenda della Praia-Tarsia rappresenta la proiezione più autentica di tale difficoltà, aggravata dal patologico silenzio tombale di una intera rappresentanza territoriale che mi auguro sia inconsapevole di ciò che significherebbe, per il futuro della nostra terra, l’estromissione della Valle del Crati dal percorso della Alta Velocità, quindi l’abbandono del nodo di Tarsia.

È un processo di marginalizzazione e “contenimento barbarico della spesa” che avevano provato ad innescare anche sulla Statale 106, quando solitariamente (purtroppo) mi opposi ad un progetto da 300 milioni di euro che prevedeva un’idea progettuale da deserto atomico, sul quale, ovviamente, il Comune diede un inaspettato (per loro) parere sfavorevole.

Ciò che temo non sia chiaro agli altri amministratori, anche di livello extra-comunale di tutti gli schieramenti e di altri territori, a partire da quelli più meridionali, è che questa vicenda segnerà la mancata realizzazione della Alta Velocità in Calabria, che sarà trasformata in una “rabberciata” alla linea tirrenica.

Del resto, sotto il profilo strettamente “contabile”, il fatto che gran parte della Provincia di Cosenza, nel caso di cancellazione della Praia-Tarsia, continuerà serenamente a preferire altri mezzi di trasporto piuttosto che impiegare un’ora e mezza per raggiungere la stazione AV più vicina, consentirà a RFI di poter dire che il bacino di utenza non giustifica l’investimento, senza alcun vantaggio per il tirreno e con buona pace di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza.

Sono profondamente convinto che si tratti di un errore di carattere strategico sul quale la Regione Calabria ed il Ministero debbano quanto meno aprire un confronto, non solo perché quest’area della Calabria ha diritto ad essere collegata come qualsiasi area del resto d’Europa, ma soprattutto perché, se messa nelle condizioni di poterlo fare, può dare un contributo importante al Paese.

Si affronti il tema del nodo di Tarsia, scevri da condizionamenti di carattere politico, non attraverso delle sterili (ed anche poco credibili) criticità di carattere tecnico – che non sarebbero certamente diverse per altri tracciati – ma con una visione strategica dello sviluppo della nostra terra e sono certo che convergeremmo tutti sullo stesso tracciato: noi siamo pronti al confronto.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

LAVORI IDRICI IN CORSO SU VIA CIPRO

Nella mattinata odierna a causa di una perdita rilevata in via Cipro potrebbero verificarsi disagi nella regolare erogazione idrica nella zona di Sant’Angelo.

Sul posto sono presenti gli addetti del Settore Reti e Manutenzione del Comune che stanno lavorando per risolvere il problema nel più breve tempo possibile. 

CORIGLIANO-ROSSANO PROTAGONISTA DEL MASTER SU DESIGN ECOLOGICO E RIGENERATIVO

Stasi: «Siamo estremamente felici che la nostra città sia stata scelta da questa prestigiosa università come oggetto di studio»

Saranno settantuno gli studenti, dell’Università di Trento e del Master in Design Ecologico e Rigenerativo di Cosenza, che dal mese di marzo lavoreranno a diverse scale territoriali, urbanistiche, architettoniche e di design su temi differenti, dividendosi tra Calabria e Sicilia, nelle città di Corigliano-Rossano, di Favara e Mazzarino, per creare una serie di proposte innovative che riguardano lo spazio pubblico e la rigenerazione urbana, nuovi modelli di accoglienza intelligente per le popolazioni migranti, e sguardi nuovi intorno a design e grafica etico-ecologica.
Tra marzo e aprile gli studenti faranno una serie viaggi studio a Corigliano-Rossano per raccogliere dal vero idee e spunti originali. Di questi giovani, sessantaquattro sono allievi del Corso di Progettazione Urbanistica dell’Università di Trento, mentre gli altri sette sono neolaureati, primi iscritti di un nuovo Master in Design Ecologico e Rigenerativo che, per la prima volta prende avvio in Calabria, a Cosenza.

Sotto la regia unitaria del docente architetto Pino Scaglione, titolare della Cattedra a Trento e Direttore del Master gli studenti si occuperanno di delineare strategie innovative per definire spazi collettivi di qualità a Corigliano Rossano. L’obiettivo delle proposte progettuali per Corigliano Rossano sarà quello di immaginare un originale e nuovo sistema di luoghi pubblici, piazze, parchi, aree collettive. Nel coeso del master saranno attivate diverse attività di workshop e laboratori nei siti di progetto.

«Un’opportunità di grande livello – ha commentato l’assessore all’Assetto Urbano, Tatiana Novello – ed un riconoscimento altrettanto pari per il lavoro di rigenerazione urbana che questa amministrazione sta portando avanti dall’inizio del suo lavoro in un disegno e in un progetto anche fra varie difficoltà inerenti, per poter dare uno sviluppo armonioso della città unica».«Siamo estremamente felici che la nostra città sia stata scelta da questa prestigiosa università come oggetto di studio del Corso di Progettazione Urbanistica – ha dichiarato il primo cittadino di Corigliano-Rossano Flavio Stasi – e nei prossimi giorni sarò felice di incontrare il prof. Scaglione, artefice di questa bella iniziativa, e nei mesi di marzo ed aprile avremo modo di relazionarci direttamente con gli studenti, confrontandoci sui temi della qualità urbana ed architettonica».

GIOVEDÌ PREVISTI LAVORI STRAORDINARI ALL’IMPIANTO IDRICO SANTA CATERINA

 Nella giornata di giovedì 22 febbraio a causa di lavori straordinari e inderogabili all’impianto Santa Caterina che serve il serbatoio San Paolo, potrebbero verficarsi disagi nella regolare erogazione idrica in parte dello Scalo di Rossano.

I lavori inizieranno al mattino presto e proseguiranno tutta la giornata. L’impianto sarà ripristinato nel più breve tempo possibile.

Sarà attivo il servizio autobotte prenotabile al numero verde 800221116

NON FARE LA PRAIA-TARSIA SIGNIFICA RINUNCIARE ALL’AV IN CALABRIA

Il silenzio di gran parte delle nostre rappresentanze territoriali, su un tema cruciale per il futuro del territorio, è eloquente.

A dire quanto sia importante la questione Alta Velocità lo spiega il prof. Russo nel corso di un convegno, tenutosi a Reggio Calabria, nel quale si è continuato a sostenere il tracciato tirrenico “contro” il nodo di Tarsia (stile wrestling) ovviamente senza contraddittorio. Il professore ha spiegato che con l’alta velocità ci sarebbe un incremento di occupazione e dello sviluppo sociale, aumentando la possibilità di risorse e raddoppiando il PIL.

Raddoppiare il PIL altrove, ovviamente, mentre lo ionio, la sibaridite, la valle del Crati possono tranquillamente morire di fame.

Polemiche a parte, ciò che non viene quasi mai spiegato – anche sotto il profilo meramente accademico – è che l’Alta Velocità, in quanto opera strategica, avrebbe gli effetti sperati solo se progettata nel rispetto dei parametri tecnici ed intercettando tutti i bacini di utenza, demografica ed economica, attuale e potenziale.

Non serve nemmeno la scuola dell’obbligo per capire che il tracciato tirrenico, nell’area nord della Calabria, rappresenta l’esatto contrario della definizione di “baricentrico”, continuando a lasciare centinaia di migliaia di persone – circa un terzo della popolazione regionale – di fatto su altri mezzi di trasporto. Chi assume le decisioni a Roma questo lo sa bene, e lo ha previsto, facendo fallire di fatto volontariamente l’Alta Velocità in Calabria.

Anche sotto il profilo tecnico realizzare una linea di Alta Velocità “vera” sull’attuale percorso tirrenico non presenta di certo meno difficoltà progettuali ed operative rispetto alla Praia – Tarsia, ma in questo caso, nei prossimi anni, si potranno proporre (anche alla luce della debolezza strategica della proposta) le solite soluzioni transitorie, che poi diventeranno definitive, che prevederanno una rabberciata alla linea attuale.

Nel caso della Praia – Tarsia, invece, trattandosi di una linea totalmente nuova, questa dovrebbe essere realizzata obbligatoriamente secondo i criteri della Alta Velocità ed anche questo RFI lo sa bene e vuole evitarlo: meglio spendere soldi altrove.

Sapete che significa? Che non fare la Praia-Tarsia, di fatto, significa non fare la Alta Velocità in Calabria, con buona pace dello ionio, ma anche di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza, anche se parte delle rappresentanze di quei territori, evidentemente, non lo hanno compreso.

Sia chiaro: la nostra vertenza non è contro nessuno, né tanto meno contro le comunità e le amministrazioni del tirreno, che è servito già da treni veloci (che nessuno intende mettere in discussione) e che in questo momento sono, a mio avviso, semplicemente tratte in inganno dal solito gioco a spaccare la Calabria funzionale al centro-nord.

Una Alta Velocità vera, del resto, converrebbe a tutti, compresi i centri tirrenici che arriverebbero a Praia, col treno, in meno tempo rispetto a quello che impiegherebbero i cittadini di Corigliano-Rossano per giungere a Tarsia, ma potrebbero usufruire di un servizio molto migliore e stabile perché progettato sul triplo dell’utenza.

In tutto questo mi chiedo sul tema dell’Alta Velocità, dal quale non dipende di certo la prossima campagna elettorale per le amministrative ma il futuro della nostra terra, cosa pensano le nostre silenziose rappresentanze territoriali. Lo chiedo senza alcuna provocazione, per quanto un tale silenzio mi preoccupi, poiché ritengo anche questo un tema sul quale sia necessario non ragionare in termini di schieramento, ma esclusivamente in termini di merito e di contenuti.

Stessa cosa chiederei sulla bretella di Thurio, che avrebbe già dovuto essere realizzata (era già finanziata) e che invece continua ad essere ritardata non si capisce ancora per quale ragione, dal momento che rappresenta una opera “ovvia” (non trovo un aggettivo più calzante) di collegamento dell’intera fascia Corigliano-Rossano – Crotone con l’attuale tratta per il nord. Quanti altri anni dobbiamo perdere?

IL SINDACO
FLAVIO STASI