FRANA SAN MARCO, INDETTA GARA PER AFFIDAMENTO LAVORI

Frana San Marco. È stata pubblicata sul Mepa la gara per la selezione di operatori economici per l’espletamento dei lavori di “Costruzione dell’opera di contenimento di via Garibaldi e sistemazione/consolidamento della corte della Chiesa di Marco”. Le domande potranno essere presentate da oggi – martedì 11 aprile – alle ore 14.30 del 27 aprile. La prima seduta pubblica di valutazione si terrà il 28 aprile alle 9.

«Dopo aver effettuato nell’immediato i primi interventi di somma urgenza, finanziati dalla Protezione Civile, con la pubblicazione della gara, – ha dichiarato l’assessore all’Assetto Urbano, Tatiana Novello – si provvederà alla costruzione di un opera di contenimento lungo via Garibaldi atta a sostenere la rampa di accesso sino al sagrato della chiesa di San Marco, la sistemazione e il consolidamento della corte della chiesa, il ripristino della viabilità comunale ed l’organizzazione di spazi da adibire ad aree di sosta/parcheggio. Si interverrà, anche, con una nuova illuminazione che mira ad esaltare la bellezza dell’opera. Garantendo sia la salvaguardia del patrimonio artistico che la piena sicurezza dei luoghi e ai residenti della zona».

«Era il novembre 2020 quando le forti piogge hanno fatto franare una parte della rampa di accesso, mettendo in pericolo l’intera area di San Marco – dichiara il sindaco Flavio Stasi – ora è partita la gara per la realizzazione dei lavori di sistemazione.  Si tratta di un progetto molto complesso, non soltanto sotto il profilo tecnico, ma anche sotto gli aspetti che riguardano la tutela dei beni storici ed architettonici.  In meno di due anni e mezzo, dunque, è stato prima effettuato un intervento provvisorio di messa in sicurezza del muro per evitare ulteriori cedimenti; è stata poi avviata la progettazione vera e propria, realizzando un protocollo di intesa con la Curia, che ha richiesto ed ottenuto tutti i pareri degli organi di tutela; come Amministrazione, infine, abbiamo individuato una fonte di finanziamento (si tratta di un intervento da circa 700 mila euro) riutilizzando fondi della programmazione 2007-2013 che altrimenti sarebbero andati perduti».

«In questi giorni si chiude la procedura con l’affidamento dei lavori, che non riguarderanno solo il muro, ma l’intera area – conclude il Primo Cittadino – parte del sagrato; tutta la pavimentazione dalla rampa di accesso alla chiesa fino al Leone sottostante, secondo il disegno storico; la raccolta delle acque; persino una nuova illuminazione per valorizzare la bellezza del monumento.  Tenendo conto che quando ci siamo insediati abbiamo dovuto effettuare interventi molto meno complessi rimasti in sospeso fin dall’alluvione del 2015, credo che – anche da questo punto di vista – i risultati del lavoro quotidiano siano evidenti»

Tribunale, disponibilità del Comune scontata e già comunicata per rafforzare azione parlamentare

Tribunale, Stasi: «Serve concretezza ed unità istituzionale»

Questa mattina ho ricevuto al protocollo dell’Ente una missiva del senatore Ernesto Rapani che, alla luce della convocazione della Commissione Giustizia in Senato per la data di domani (12 aprile 2023) chiedeva la convocazione di un Consiglio Comunale sul tema e la disponibilità immediata dell’immobile in cui collocare il presidio di Giustizia.

Devo dire che risulta piuttosto originale che un Parlamentare chieda la convocazione di un Consiglio Comunale e con tali modalità per avere la disponibilità di un immobile, ma non ritenendomi un conservatore, non posso non accettare e rilanciare questa evidente innovazione dei rapporti istituzionali. 

Nello specifico nella riunione della Commissione Giustizia di domani dovrebbe iniziare la discussione in senato dei Disegni di Legge n. 188, 360 e 477 e che riguardano le proposte di revisione della geografia giudiziaria per le regioni Toscana, Lombardia ed Abruzzo. L’esame di questi DDL non è ancora iniziato e quella relativa alla Calabria non è dunque, ancora calendarizzata.

Ad ogni modo, approfittando della presenza di un Senatore del territorio in questa commissione e per rafforzare ulteriormente la sua azione istituzionale già da domani, ho risposto nel pomeriggio alla missiva ribadendo formalmente quanto già dichiarato nel corso dell’iniziativa tenutasi il 4 febbraio scorso in città: la piena disponibilità dell’Amministrazione Comunale a rendere immediatamente utilizzabile un immobile comunale nel quale poter allocare il Tribunale non appena si concretizzi tale possibilità, compreso l’immobile che ospitava precedentemente il presidio di Giustizia.

L’istituzione del tribunale cittadino, come ribadito nella missiva, è una priorità assoluta dell’Amministrazione Comunale e pertanto ogni eventuale ulteriore percorso di valorizzazione degli immobili comunali, che comunque descrivono a pieno il lavoro e l’impegno dell’esecutivo comunale in tal senso, è da considerarsi secondario.

Per quanto riguarda le spese di gestione e manutenzione dell’immobile da “accollare” all’ente comunale, ho specificato come la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 66 dell’aprile 2022 impegna la Regione Calabria a provvedere alle spese di gestione e manutenzione degli immobili e persino alla retribuzione del personale per la custodia e la vigilanza delle strutture. Tale richiesta all’ente comunale, pertanto, è del tutto superflua e probabilmente si tratta di un refuso.

Pieno sostengo e via libera, dunque, all’intera delegazione parlamentare del territorio, per raggiungere l’obiettivo comune della istituzione del tribunale della città di Corigliano-Rossano.

Un sostegno che diventa ancor più convinto alla luce delle notizie degli ultimi giorni del finanziamento per un intervento di ampliamento del tribunale di Castrovillari, non per ragioni campanilistiche in quanto personalmente non sono mai stato dell’idea di aprire il nostro tribunale chiudendone altri, ma perché questo dimostra quanto sbagliata, inadeguata, assurda ed insostenibile economicamente fu quella revisione disastrosa della geografia giudiziaria voluta dal Governo Monti, sostenuto all’epoca dal Popolo delle Libertà, Partito Democratico, Futuro e Libertà, Alleanza per l’Italia ed altri partiti politici di ogni schieramento.  Un finanziamento, per altro, che sembra in totale contraddizione con quanto sostenuto da autorevoli esponenti del Governo proprio rispetto alla rivisitazione della Geografia Giudiziaria.

Ciò che auspico nel ribadire il pieno sostegno a tale azione istituzionale, anche alla luce dei recenti dibattiti su altri grandi temi sui quali l’Amministrazione Comunale ha dimostrato grande serietà ed efficacia, è di essere concreti, evitando quindi inutili battage mediatici o, peggio ancora, polemiche di schieramento di cui la comunità è giustamente nauseata e nel rispetto reciproco dei ruoli.

Sono certo che, con questo spirito e con la bravura della nostra delegazione parlamentare, si potranno ottenere i migliori risultati.

 

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

 

 

AVVISO INDIZIONE DI GARA. COSTRUZIONE DELL’OPERA DI CONTENIMENTO DI VIA GARIBALDI E SISTEMAZIONE /CONSOLIDAMENTO DELLA CORTE DELLA CHIESA DI SAN MARCO (CENTRO STORICO ROSSANO). CIG: 974005647B

Si comunica che con determinazioni dirigenziali del Settore 11 LAVORI PUBBLICI   n. 106 del 28/03/2023 e Reg. Gen n. 657 e n. 35 del 06/04/2023 del Settore 3 AFFARI GENERALI, si è stabilito di procedere mediante RDO APERTA ed accelerata ai sensi dell’art 60 co.3 del D.Lgs. n. 50/2016, per l’individuazione di idoneo operatore economico cui affidare i LAVORI in oggetto.

La gara verrà espletata dal Servizio Gare ed Appalti del Comune di Corigliano Rossano.

 

PROCEDURA E CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: Procedura: RDO APERTA con inversione procedimentale ex art 133 co.8 del Codice. Il Criterio di aggiudicazione è quello del minor prezzo (ex art. 36, comma 9bis, D.Lgs. 50/2016).

 

IMPORTO TOTALE A BASE D’ASTA: € 436.131,96, oltre IVA nella misura di legge;

 

DATA INIZIO PRESENTAZIONE OFFERTE: 11/04/2023;

 

DATA E ORA TERMINE ULTIMO PRESENTAZIONE OFFERTE: 27/04/2023 ore 14.30;

 

La prima seduta pubblica sarà celebrata in data 28/04//2023 alle ore 09:00.

La presente procedura è interamente svolta attraverso una piattaforma telematica  ai sensi dell’art. 58 del Codice, in particolare attraverso il Sistema Informatico MEPA, accessibile dal sito http://www.acquistinretepa.it. Tramite il sito si accede alla procedura nonché alla documentazione di gara.

 

 

Il Responsabile del Servizio                                                                      Il Dirigente

F.to Dott. Giuseppe Calabrò                                                      F.to Dott. Antonio Le Fosse

(Firme autografe apposte a mezzo stampa, ex art.3, comma 2, D. Lgs. n.39 del 12/02/1993 e ss. mm. ed ii.) 

BANDO EVENTI 2023/2024 PROROGATI I TERMINI DI SCADENZA

Bando eventi.  Le domande potranno essere presentate entro le 14 del 17 aprile

Per permettere una maggiore partecipazione, considerando che il vecchio termine di scadenza era fissato per martedì 11 aprile di fatto a cavallo delle vacanze pasquali, è stata stabilita una proroga dell’Avviso per l’acquisizione di domande di cofinanziamento per iniziative, manifestazioni, rassegne da realizzarsi nel comune di Corigliano-Rossano per il periodo che va da marzo 2023 a febbraio 2024. La nuova scadenza è pertanto fissata alle ore 14 di lunedì 17 aprile 2023.

Le organizzazioni interessate a partecipare all’Avviso, in forma singola o associata, possono presentare progetti relativi ad eventi culturali, artistici, musicali, di animazione territoriale, sportivi e di intrattenimento in genere. Possono presentare domanda associazioni, soggetti appartenenti al terzo settore ed altri enti di natura privata (associazioni di promozione sociale, associazioni e società sportive, altre associazioni anche non riconosciute come circoli e comitati senza scopo di lucro) oppure imprese.

 Il cofinanziamento è previsto fino al 70% del costo totale del progetto e non può comunque essere superiore a 8mila euro.

Le domande di partecipazione complete di allegati e documenti richiesti dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo:

protocollo.coriglianorossano@asmepec.it

GESTIONE INTEGRATA RIFIUTI, COMUNE AMMESSO A FINANZIAMENTO DA 1 MLN DI EURO DAL MITE

Stasi: «Stiamo sfruttando al massimo ogni occasione  per migliorare la qualità della vita nella nostra città»

Lo scorso giugno, il Mite aveva varato i decreti per l’adozione di una strategia nazionale per l’economia circolare e l’approvazione del programma nazionale per la gestione dei rifiuti nell’ambito del Pnrr, due le misure adottate, per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e per l’ammodernamento di quelli esistenti, per  progetti relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE e tessili. Il comune di Corigliano-Rossano ha presentato una sua progettualità, risultata tra le proposte ammesse a finanziamento dal Ministero, per una cifra intorno al milione di euro.

Il progetto del Comune di Corigliano-Rossano, diviso in due parti per una prevede un intervento integrato complesso, con la realizzazione di due Centri di raccolta per l’ottimizzazione della raccolta differenziata, infrastrutture attrezzate, recintate e sorvegliate a cui gli utenti possano conferire anche rifiuti non compatibili con i normali circuiti di raccolta (ingombranti, RAEE, pericolosi, etc.). La dislocazione dei centri di raccolta previsti nell’area a nord e nell’area turistica andrà a servire e mitigare il rischio di abbandoni e delle micro-discariche abusive

La seconda parte prevede l’acquisto di strutture (cassonetti stradali o su isole ecologiche interrate) “intelligenti” per l’ottimizzazione della raccolta attraverso utilizzo di contenitori ad accesso controllato, con apertura che permetta l’identificazione del conferitore. Sistemi di verifica del volume impiegato nel contenitore con sistemi di allarme in caso di superamento di una soglia prefissata, da impiegare su contenitori e cestini stradali. Attrezzature per la diversificazione delle filiere di raccolta differenziata con ulteriori flussi per ricavare un maggior valore aggiunto dai corrispettivi dei sistemi collettivi di responsabilità estesa del produttore.

«Con Decreto del Dipartimento Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente, Corigliano-Rossano è stato destinatario di un altro milione di euro finalizzato ad interventi per il miglioramento della gestione dei rifiuti – dichiara il sindaco Flavio Stasi – In particolare, il progetto che avevamo proposto mira a realizzare nuovi centri di raccolta nelle zone maggiormente scoperte, ed in particolare nell’area nord della città, dove era presente solo il centro di raccolta di Contrada Bonifacio. Grazie a questo progetto finanziato potremo realizzare altri due centri di raccolta, belli e moderni, con i quali favorire i cittadini ed aiutarli a farci tenere pulita la città.  Inoltre, il finanziamento prevede l’acquisto di innovativi centri di raccolta mobile che potranno essere usati in zone specifiche e nei periodi critici. Un altro milione di euro di fondi a valere sul PNRR intercettati per la nostra città: stiamo sfruttando al massimo ogni occasione utile per migliorare la qualità della vita nella nostra città».

Il fango è l’unica arma rimasta ad un sistema malato che stiamo sradicando coi fatti

La campagna elettorale è ancora lontana ma la disperazione è già tanta. Non si hanno contenuti, ed allora si passa al caro vecchio fango, note deliranti, lettere anonime: io ringrazio perché certifica da quali “mani” abbiamo tolto e continueremo a togliere la nuova città. Chiedo scusa ai cittadini, si tratta di polemiche sterili che provo a rendere funzionali per fornire qualche informazione utile.

Le fonti sono sempre le stesse e ben note, a partire da chi magari non ha mai pagato un canone al comune, lucrando alle spalle dei cittadini, e sa che è solo questione di tempo affinché la cuccagna finisca per tutti.

Partiamo da Sant’Angelo – Al nostro insediamento i chioschi di Sant’Angelo, concessi con bandi sartoriali dalle giunte di centrodestra, fruttavano al Comune un caffè alla settimana: uno scandalo. Chissà se la Corte dei conti chiederà informazioni anche su questo? Abbiamo messo a bando gli spazi i cui contratti erano scaduti: soltanto due di questi ora fruttano al Comune 40 mila euro all’anno; chi non paga il canone, dovrà lasciarli e saranno rimessi a bando. Tra qualche anno il Comune avrà introitato la cifra necessaria per rifare il look al lungomare. Sarebbe la normalità, ma dalle nostre parti è una rivoluzione. A chi dà fastidio? Alla gente per bene no ed è ciò che importa a noi.

Concessioni del piano spiaggia – Purtroppo, nel corso di questi anni, causa anche i ritardi del Covid, non sono state date nuove concessioni, pertanto tutte le concessioni attuali sono state date dalle amministrazioni precedenti. Per altro chi insinua, finge di non sapere che non ho alcun parente tra i gestori degli spazi, semmai ho omonimi: spero per loro che avere il mio stesso cognome non li stressi troppo.

C’è però qualcosa legata alle attività di Sant’Angelo, di cui non ho mai parlato per eleganza, su cui potremmo ritornare: la questione delle famose aree sociali.

Qualcuno ricorderà la forte opposizione che feci nei confronti della concessione di circa dieci mila metri quadrati di aree pubbliche a privati, non tanto per il principio, ma – come al solito – per la procedura scandalosa e perché era praticamente gratis. Purtroppo, non fui ascoltato. Ebbene non tutti sanno che il 17 marzo 2020 l’ANAC, con delibera n. 263, ha segnalato, rispetto a quella procedura della giunta Mascaro, la “illegittimità nella valutazione dell’offerta tecnica per disparità di trattamento, carenza di istruttoria nonché di motivazione” nonché la illegittimità generale del bando per il mancato rispetto delle disposizioni di cui (solo) agli articoli 71, 72, 77, 79, 95 co. 8. Praticamente un aborto. Questa la differenza tra ieri ed oggi.

Sui concorsi è inutile tornare – Ho ben compreso che per ogni concorso ci sarà sempre una qualche polemica, ma non importa. La cosa importante è che in questi quattro anni, nonostante il Covid, sono state assunte decine e decine di persone, per la prima volta tramite Centro per l’Impiego oppure tramite concorso – con commissioni esterne al Comune e quasi sempre accademiche – che si stanno rivelando preparate, spesso giovani che si sono messi in discussione e che forse danno fastidio a qualche vecchio protettore: se ne dovrà fare una ragione.

Ma andiamo all’argomento di cui mi piace, onestamente, parlare di più: i debiti con l’avvocato Spataro, perché ci offrono la rappresentazione plastica di che tipo di “politici” (parola impropria) stiamo parlando.

Ripassiamo un po’ la storia, con qualche dettaglio inedito. Dal 1997 le amministrazioni rossanesi di centro-destra, che facevano interamente capo alla struttura politico-parentale di oggi, affidano ad un legale decine e decine di incarichi senza una procedura di nessun tipo: una mostruosità amministrativa. Si tratta, dunque, del legale di fiducia della comitiva che oggi, tra ex assessori, ex consiglieri, figli e fratelli, fanno tutti capo a FDI. Come da loro abitudine, non gli hanno pagato nemmeno le spese di viaggio. Del resto, la storia ci ha dimostrato che non pagavano neppure le bollette: l’impegno per rifare le stesse piazze tre volte era troppo faticoso.

Dopo qualche anno, il gentile avvocato porta il conto al Comune.

Sapete chi è stato l’unico che, quanto meno, ha provato a pagare qualcosa, riconoscendo già allora il debito? Con delibera n. 51 del 6 marzo 2014 la giunta Antoniotti approva un accordo transattivo tra Comune di Rossano e lo studio legale, con il quale si pattuiva, in virtù di un debito di 338 mila euro, una sorta di “saldo e stralcio” per un totale di 241 mila euro da pagare con rate semestrali e con una clausola: in caso di ritardato pagamento, l’accordo sarebbe decaduto.

Vennero pagate solo le prime tre rate e poi nulla. L’accordo transattivo è decaduto e gli interessi di un debito contratto, non pagato e già riconosciuto dallo stesso centrodestra sono continuati a maturare.

Quell’epoca finisce, cambia la giunta. A proposito: ho letto di ex amministratori, pronti a candidarsi a qualsiasi cosa con qualsiasi partito esistente, che minimizzano la nostra azione di riconoscimento e pagamenti dei debiti del passato: “ordinaria amministrazione”.

In effetti per quasi 50 milioni di euro di debiti riconosciuti o rateizzati e pagati, la giunta Stasi ha fatto qualche comunicato stampa: esagerati!

Il 27 ottobre 2016, invece, la giunta Mascaro, convoca una conferenza stampa in pompa magna, con tre assessori, tra cui il vicesindaco, un dirigente ed un funzionario (mancava solo un notaio e l’araldo del Re), per annunciare uno scandalo: trovato un milione di euro di debiti! Quella sì che era straordinaria amministrazione. Attenzione: ho scritto “trovati” non “pagati”.

Ma il punto non è questo. Indovinate in quel milione cosa c’è? 

Tra le voci più importanti della massa debitoria individuata, infatti ci sono “le parcelle di un noto professionista. Vi è nei confronti di questo avvocato un debito per lavoro svolto e già in fatturazione di ben 338 mila euro”. Parole loro. Se li hanno individuati, li avranno pagati? No, mica erano fessi. Nel bilancio del 2017, infatti, sono stati riconosciuti e pagati solo 350 mila euro di debiti fuori bilancio, senza i 338 mila euro (nel frattempo incrementati) del “noto professionista”. Soltanto per il mancato pagamento dei rifiuti, nel frattempo, quella amministrazione ci ha mollato 5 milioni di euro di debiti nei confronti della Regione, che abbiamo rateizzato.

Sapete come è stato finanziato il pagamento di questi “pochi” 350 mila euro? L’assessore Candiano spiegò: “anche con minori interessi passivi sull’anticipazione di cassa”. Ci tornerò dopo. 

Ma davvero in quegli anni questi debiti erano nascosti? 

Ho già citato la delibera di giunta del 2014, ma l’ex sindaco Antoniotti, oggi in FDI, proprio in replica a quella conferenza stampa di fine 2016, spiega altri dettagli che fugano ogni dubbio: “Di diversa natura è la vertenza dell’avvocato Spataro, che ha presentato un onorario di 338mila euro, che le precedenti Amministrazioni non avevano mai pagato. Grazie alla mediazione dell’allora assessore agli affari generali, Rodolfo Alfieri, si giunse ad una transazione del debito e la parcella venne decurta a 241mila euro, da pagare in rate semestrali, pena l’annullamento del benefit, che fino alla cessazione del mio mandato sono state puntualmente onorate. Se oggi Spataro, a ragion veduta, pretende l’intero importo del suo onorario è perché il Commissario prefettizio, probabilmente mal suggerito da qualche dirigente tuttofare, non ha rispettato gli impegni”.

In effetti, nel 2018 e nel 2019, visto che nessuno aveva pagato, arrivano i titoli esecutivi.

Al nostro insediamento ho già dimostrato – con date, numeri di atto e cifre – che il tribunale di Cosenza aveva già emesso ben 4 decreti ingiuntivi diventati esecutivi: il n. 1406 in data 5 ottobre 2018; il n. 1725 in data 11 dicembre 2018; il n. 563 in data 15 aprile 2019; l’ultimo, il n. 600, in data 24 aprile 2019.

Quando ci sono titoli esecutivi, nella pubblica amministrazione si può agire in due modi: 1. alla “nazional-paesana”, ovvero facendo finta di nulla, continuando a far maturare interessi da scaricare sulla comunità; 2. fare il proprio dovere, trattare la somma, bloccare la maturazione di interessi, rateizzare e pagare.

Questo è quello che abbiamo fatto per i 10 milioni di euro di debiti fuori bilancio riconosciuti in 4 anni; per i 15 milioni di mancato pagamento delle tariffe di conferimento dal 2013 al 2018; per i 10 milioni di mancato pagamento di energia elettrica, telefonia e gas in tutti gli anni 2000; per i 6,5 milioni di euro di mancato pagamento dei canoni idrici fino al 2004: abbiamo trattato, bloccato gli interessi, rateizzato e stiamo pagando, compreso il debito con questo legale, già riconosciuto nel 2014 e rateizzato fino al 2024.

E tutto questo, udite udite, senza mai aver ricorso alla anticipazione di cassa. A differenza di chi, purtroppo, non conosce nemmeno la differenza tra un atto di indirizzo o di programmazione ed un atto attuativo, la nostra amministrazione non solo non ha mai fatto ricorso a questo strumento, ma non ha mai nemmeno contratto alcun altro debito con le banche, fatta eccezione per il mutuo finalizzato a chiudere la trentennale vicenda della sistemazione idraulica di Vallone Sant’Antonio e per l’anticipazione di qualche finanziamento del GSE.

La cosa bizzarra di tutta questa vicenda, infatti, è che mentre non pagavano le bollette, l’acqua, i rifiuti, le amministrazioni del passato si indebitavano anche con le banche, utilizzando normalmente l’anticipazione di cassa. Una pratica effettivamente ordinaria, ma che noi finora non abbiamo mai attuato e che abbiamo previsto, certo, ma nel caso in cui dovesse essere necessario anticipare delle spese per i progetti del PNRR, che per noi hanno assoluta priorità. Al momento non è stato necessario e questo dimostra effettivamente la qualità complessiva della programmazione amministrativa di questi anni.

Insomma, si possono inventare storie, fare note deliranti, fotomontaggi trash, scrivere lettere anonime, strumentalizzare i vivi ed i morti, tirare in mezzo amici, parenti, dipendenti, imprenditori, preti, ministri, ma non si possono cambiare i fatti ed io ringrazio per ogni occasione che mi viene offerta per ribadirli, anche se ormai sono chiari a tutti.

A questi soggetti mi verrebbe voglia di fare un corso accelerato di “opposizione efficace”, per evitare che facciano figuracce e ricorso a fotomontaggi o lettere anonime. Purtroppo, la prima regola per fare una buona opposizione è “non avere scheletri nell’armadio”, ed in giro vedo più armadi pieni che politici.

Pensare che ad una buona opposizione abbiamo dato lo strumento principale: la trasparenza.

Se oggi tutti i cittadini, compresi i detrattori politici, possono accedere a qualsiasi atto emanato dal nostro comune, dalle delibere di Consiglio alle determine per l’acquisto delle penne bic, comodamente dal loro smartphone è perché l’Amministrazione è una delle poche che ha attivato il canale Telegram dell’Albo Pretorio. Quando facevo opposizione io le delibere di giunta non si trovavano perché erano nascoste negli zaini degli assessori, ed anche questa è storia.

IL SINDACO
FLAVIO STASI

AVVISO PUBBLICO PER CONFERIMENTO INCARICHI DI SERVIZI DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA

La manifestazione di interesse riguarda il recupero di Palazzo Francalanza nell’ambito dei progetti del bando Pinqua

Nell’ambito dei progetti Pinqua, è stato pubblicato l’avviso per acquisire manifestazioni di interesse per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria per la redazione del progetto definitivo  coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, direzione dei lavori, indagini strutturali, indagini geologiche, geofisiche sismiche, con la riserva di affidare anche la progettazione esecutiva ed il relativo coordinamento  della sicurezza  per il  recupero di edilizia residenziale, per gli studenti meno abbienti, con sistemazione di un’area verde a Palazzo Francalanza nel Quartiere di San Domenico nel centro storico di Rossano.

Gli operatori economici interessati a presentare la propria candidatura per accedere alla gara devono inviare l’istanza di manifestazione di interesse, entro il termine delle ore 14 del 7 aprile esclusivamente a mezzo pec all’indirizzo gareappalti.coriglianorossano@asmepec.it.

L’Amministrazione comunale di Corigliano Rossano, la delibera di giunta n.3 del 14 gennaio 2021 ha approvato “l’Atto di Indirizzo per l’individuazione dell’area sulla quale intervenire e degli interventi da attuare, per la partecipazione al PINQuA, individuando le aree sulle quali dovranno concentrarsi le attività di progetto, Schiavonea, i Vasci e San Domenico. Seguendo il bando PINQuA, la proposta di intervento strategico sul Quartiere San Domenico è programmata attraverso un insieme di interventi e misure, tra loro coerenti e funzionalmente connessi. Il progetto mira al ridisegno dei servizi al cittadino così da favorire la residenzialità e qualità della vita del quartiere attraverso il recupero di due polarità, l’Ex Carcere Giudiziario e il Palazzo Francalanza, intorno ai quali è stata creata strategicamente la riorganizzazione del tessuto urbano e edilizio. I due sistemi risulteranno interconnessi tra loro attraverso un sistema di mobilità smart legato alla creazione di una nuova pista ciclabile.

L’intervento sull’edificio è fondamentale per la destinazione finale che è quella di un centro residenziale per studenti in difficoltà e meno abbienti, considerando anche che molti di loro arrivano da comuni lontani. Ci sarà dello spazio verde sociale per il relax, manifestazioni, eventi culturali e tempo libero. La stessa area verde resterà aperto alla scuola e ai residenti durante il giorno.   Tra gli interventi di riqualificazione degli spazi aperti  si prevedono nuove  pavimentazioni e marciapiedi in materiali locali permeabili e drenanti a completamento di quelli esistenti, bonifica delle aree aperte ed egli edifici abbandonati, rete dei sottoservizi (acque bianche e nere), ripristino delle fontane, nuova rete idrica acqua potabile, zone di sosta e relax attrezzate all’aperto arredo urbano, percorsi protetti e sicuri di risalita ed orizzontali compreso piste ciclabili, aree verdi attrezzate, illuminazione pubblica, etc.

 

Info sull’avviso pubblico al link

 

INIZIATA LA DEMOLIZIONE DELL’EX LIDO NETTUNO

Lo scorso 22 febbraio, al termine di un lungo lavoro con la Guardia Costiera e l’Agenzia del Demanio, durato oltre due anni, il sindaco Flavio Stasi aveva firmato 3 ordinanze di demolizione di fabbricati realizzati abusivamente sulla spiaggia. I fabbricati in questione sono quelli precedentemente conosciuti come Lido delle Sirene, Lido Nettuno e Lido Europa, sui quali erano da tempo pendenti numerose procedure in diverse sedi istituzionali e che negli ultimi anni, grazie all’impulso dell’Amministrazione Comunale in grande sinergia con l’Autorità Marittima, si sono progressivamente definite.

Martedì scorso sono iniziate le operazioni di demolizione, partendo dal fabbricato più corposo ovvero ex Sirene, oggi sono iniziati i lavori all’ex lido Nettuno. Aree che da anni erano inutilizzate, insicure, indecorose e diventate ricettacoli di rifiuti o rifugi di fortuna.

«Questi manufatti in cemento insistevano sul demanio marittimo – afferma il sindaco Flavio Stasi – e non erano compatibili con le normative attuali, al punto da risultare inutilizzabili da molti anni. Le aree, una volta finiti i lavori di ripristino dello stato dei luoghi, saranno rese nuovamente fruibili per la comunità, come fatto già per l’ex arca di Noè, per i fabbricati di Gammicella, Zolfara, Fossa etc. Un indirizzo chiaro che, dopo molto lavoro, si concretizza».

I prossimi eventi del Family Fest, edizione primavera

Sono in partenza gli eventi del Family Fest, edizione primavera, che coloreranno di entusiasmo tutto il mese di aprile, all’aria aperta nei parchi cittadini e senza dimenticare i centri storici

Si inizia sabato 8, con una divertentissima Caccia alle Uova, con laboratorio didattico e formativo. La caccia al tesoro con le uova di Pasqua è un’attività ludica che tutti i bambini ameranno fare, tra indovinelli, indizi e rime. Dopo aver trovato le piccole uova, fatte interamente con materiale da riciclo, abilmente nascoste, i bambini potranno colorarle a loro piacimento e tenerle come piccoli trofei. Per bambini dai 5 anni in su a cura dell’Associazione Hydra.
Al mattino dalle ore 11 alle ore 13 al Parco Fabiana Luzzi
Prenotazioni al link

 

Il pomeriggio, dalle 16 alle 18, a Villa De Falco

 

Il 16 aprile, dalle 11 alle 16, al Parco Fabiana Luzzi si aprirà il ciclo Benvenuta primavera!, un ciclo di letture animate e laboratorio didattico a cura della Fondazione Carmine De Luca, per bambini dai 5 ai 10.
Prenotazioni al link di seguito

 

L’appuntamento con Benvenuta primavera! si ripeterà il 22 aprile, dalle 16.30 alla Villa Comunale De Falco.
Per prenotazioni al link di seguito

 

Ci saranno poi una serie di eventi teatrali, sempre per i più piccoli e le loro famiglie, inseriti nel cartellone più vasto legato ai festeggiamenti per San Francesco di Paola e i Fuochi di San Marco.
Il primo il 23 aprile, ore 16, atrio Sassoli Palazzo Bianchi, con uno spettacolo-laboratorio La fabbrica dei Pupazzi, a cura del Teatro della Maruca. Un laboratorio creativo condurrà i partecipanti alla scoperta dell’uso di materiali e delle mille funzioni che possono assumere con un minimo di inventiva. Attraverso giochi semplici e divertenti si cercherà di sensibilizzare i partecipanti sul tema del riciclo, su come tanti rifiuti possano essere riutilizzati in modo creativo per realizzare qualsiasi tipo di oggetto.

 

Il 24 aprile, alle 21 nel Chiostro di Palazzo San Bernardino, andrà in scena “Pulcinella e Zampalesta nella Terra dei fuochi” a cura del Teatro della Maruca, a seguire alle ore 22, Mario Barnaba – Spettacolo in Valigia pensato e ideato in chiave Fuochi di San Marco. Entrambi gli spettacoli sono a ingresso gratuito.